venerdì
12 Settembre 2025

Sbarchi, il sindaco: «Fallimento del Governo. Norme sull’asilo troppo restrittive»

De Pascale: «Sorprendente il silenzio del centrodestra. Noi, l’unica provincia che distribuisce i richiedenti asilo tra tutti i comuni in base ai residenti»

De Pascale Sbarco MigrantiPer il governo Meloni Ravenna è diventata “porto sicuro” per le navi delle Ong che salvano naufraghi nel Mediterraneo, richiedenti asilo che fuggono da Africa e Asia. Nell’arco di un anno sono oltre 800 le persone approdate sulla banchina ravennate, quasi 500 in questo inizio di 2024: 336 il 3 gennaio scorso, 134 il 10 febbraio, arrivati a bordo della nave Geo Barents di Medici senza Frontiere, provenienti da Siria, Pakistan Bangladesh, Marocco, Palestina, Egitto, Etiopia ed Eritrea.

Ad accoglierli c’è sempre stato anche il primo cittadino Michele de Pascale, essendo il Comune sempre direttamente coinvolto nelle operazioni.

Sindaco, lei ha dichiarato che l’ultimo sbarco è stato forse logisticamente il più complesso per l’indisponibilità del Pala De André come primo spazio di accoglienza e visite mediche. Come è andata?
«C’era da parte nostra una certa preoccupazione, è vero, ma la Croce rossa, che sta facendo un lavoro davvero encomiabile, ha allestito una tensostruttura nell’area esterna del circolo canottieri della Standiana e le operazioni si sono svolte senza problemi. Ma il nodo resta: lo Stato decide il porto sicuro, ma poi sta alle città organizzare fattivamente lo sbarco e l’accoglienza. Ravenna si è confermata un modello basato su umanità, professionalità e organizzazione».

Esiste anche un tema di costi a carico del Comune?
«Ovviamente il Comune ha i costi del personale che mette a disposizione per assicurare un’accoglienza degna, tra cui, per esempio, i mediatori culturali, ma il rapporto è diretto con la Prefettura, sempre presente e disponibile, e su questo non ci sono problemi».

Lei è sempre molto polemico contro il governo in queste occasioni, anche se ammette che non lo si può accusare di una scelta politica mirata a penalizzare le città o le regioni governate dal centrosinistra, visto che gli sbarchi avvengono, per esempio, anche a La Spezia.
«Questo è vero, come è vero che invece le navi non vengono inviate in città come Bari o Taranto governate dal centrosinistra, perché ormai è chiaro che l’obiettivo disumano del governo è mandarle in alto Adriatico per tenerle impegnate in giorni di navigazioni lontano dalle zone Sar. In questo modo non solo impediscono alle Ong di salvare altre vite umane, ma aggiungono sofferenze a persone già allo stremo delle forze, allungando il loro viaggio. Forse il governo si aspettava una reazione negativa, una ribellione da parte delle città prescelte, ma noi abbiamo sempre risposto e risponderemo con umanità e organizzazione, quello che manca al governo».

Questo è sicuramente vero per quanto riguarda l’Amministrazione e i volontari coinvolti, ma secondo lei qual è l’atteggiamento prevalente tra i cittadini?
«Si tratta di un tema divisivo. Ci sono tanti ravennati che vorrebbero che il governo bloccasse gli sbarchi come aveva promesso e come chiaramente non sta facendo; si tratta di fatto del fallimento più cocente per loro. Tantissimi altri che invece, con orgoglio, hanno un approccio opposto a questo. Del resto, la nostra amministrazione su questi temi ha sempre preso posizioni ben chiare, non abbiamo mai lisciato il pelo a sentimenti egoistici o alla retorica dei porti chiusi e sono stato eletto due volte. Quindi io penso che i sentimenti razzisti e xenofobi siano assolutamente minoritari. Poi c’è anche chi si rende conto che, al di là di tutto, gli immigrati rispondono a un’esigenza precisa del nostro paese».

Un’esigenza di forza lavoro? E però chi sbarca dalle navi viene accolto in attesa di capire se potrà o meno restare in Italia con la protezione umanitaria, per il lavoro ci sono i flussi…
«L’esigenza è quella di contrastare la forte denatalità del nostro paese che con i dati attuali, volenti o nolenti, non ci permetterà di mantenere un sistema complesso come il nostro e questo livello di benessere. I flussi previsti dal governo sono assolutamente insufficienti, mentre un sistema assurdo fa sì che un richiedente asilo in attesa di permesso possa trovare lavoro ma poi, in caso di rifiuto della protezione, come avviene per circa una metà delle persone, non possa convertire il permesso e restare qui in regola. E sa cosa succede? Che queste persone perdono il lavoro regolare e magari vengono assunte in nero, diventano quei famosi “clandestini” di cui parla il governo, il quale, d’altro canto, non è in grado di organizzare i rimpatri. A domanda precisa di noi sindaci sul numero di persone rimandate nei paese di provenienza dopo il diniego, il ministro Piantedosi ha evitato di rispondere. Non sarebbe meglio che potessero regolarizzarsi?».

Sindaco, sta parlando forse di una specie di sanatoria per chi non ottiene lo status di rifugiato?
«No, sto parlando di cambiare un sistema che così come è mette insieme disumanità e disorganizzazione, producendo sacche di irregolari che invece potrebbero essere integrati e di cui abbiamo bisogno. Si tratta di uno dei rari casi in cui ragioni etiche e utilitaristiche possono coincidere. Abbiamo norme sull’asilo troppo restrittive e si potrebbe pensare a percorsi premianti per chi lavora, per esempio. Ma è ovvio che i primi strumenti da dare a queste persone sono la lingua italiana e un avviamento al lavoro».

Questo è quello che accade nelle strutture di accoglienza Sai (ex Sprar) gestite direttamente dai Comuni?
«Esatto, ma purtroppo i numeri sono chiari, la maggior parte delle persone sono accolte nei cosiddetti Cas per cui il governo gialloverde allora decise di ridurre i fondi proprio per attività di integrazione e dove l’accoglienza significa solo vitto e alloggio. Per questo come Comune rinunciammo alla gestione e ora è tutto in mano alla Prefettura. Lo Sprar era un modello che avremmo voluto estendere e invece a un certo punto il centrodestra parlò di abolirlo del tutto, poi per fortuna si sono limitati a cambiargli nome in Sai. Qui i percorsi sono più personalizzati e di lungo respiro».

Nel complesso a Ravenna oggi sono accolte 1.500 persone, 800 sono quelle sbarcate in un anno, eppure abbiamo letto che la gran parte degli arrivi viene indirizzata altrove.
«Delle ultime 134 persone, per esempio, solo sette sono rimaste in provincia, mentre di continuo ne arrivano dal Lazio o dal sud Italia, non si capisce davvero per quale motivo, è un paradosso ma non abbiamo un luogo dove poterci confrontare e poterne discutere. Noi qui invece abbiamo cercato di darci un’organizzazione e ci tengo a precisare che Ravenna è un caso forse unico in cui i richiedenti asilo sono distribuiti su tutti i 18 comuni della provincia in base al numero dei residenti per evitare situazioni di eccessiva tensione e pressione sulla popolazione».

Sempre a proposito di organizzazione, il traffico delle crociere a Ravenna è in aumento, preoccupato per possibili problemi in occasione di altri sbarchi?
«Nemmeno questo riescono a fare dal governo, chiedere un calendario con le disponibilità».

Continuerà ad andare sulla banchina per accogliere i prossimi arrivi?
«Continuerò a farlo e Ravenna continuerà a dimostrarsi all’altezza della sfida. Devo dire che in quei momenti l’emozione è sempre molto forte e che tutte le persone coinvolte, a cominciare dagli operatori dell’Ausl, mostrano un coinvolgimento e una partecipazione che va ben oltre il dovere professionale. Devo anche dire che ogni volta che mi avvicino a Porto Corsini, mi tornano in mente gli ignobili striscioni di qualche anno fa a Marina Romea, sotto la struttura che ospitava alcuni profughi. E mi meraviglia il fatto che l’opposizione cittadina in questo caso taccia. Sono piuttosto certo che se a mandare le navi Ong qui fosse stato un governo di centrosinistra di striscioni di protesta o bandiere di partito ne avremmo viste parecchi. E invece il centrodestra locale o regionale non si è mai nemmeno preoccupato di spiegare ciò che sta accadendo. Spero almeno che tutto questo porti a una moratoria su future, eventuali, stupidaggini su questo tema».

Evacuazioni a Brisighella per il brillamento di una bomba d’aereo da 500 libbre

Si tratta di un ordigno inesploso di un metro, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, ritrovato a Faenza in novembre

Bomba Faenza Brisighella

Si svolgeranno domenica, 18 febbraio, le operazioni di disinnesco e brillamento della bomba d’aereo da 500 libbre, rinvenuta il 21 novembre scorso a Faenza. L’ordigno ritrovato inesploso ha una lunghezza di circa 1 metro e un diametro di 20 centimetri, modello “NK4” General Purpose Uk, di produzione britannica, risalente al secondo conflitto mondiale.

Le operazioni, coordinate dalla prefettura di Ravenna, saranno condotte dai militari dell’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore” di Legnago. Le attività prevedono la messa in sicurezza in loco dell’ordigno e il successivo brillamento che avverrà alla Cava Soglia, nel comune di Brisighella.

Per limitare il più possibile l’area di evacuazione degli abitanti è stata realizzata dai militari della Folgore un’apposita camera di espansione. Saranno fatti evacuare i residenti nell’area interessata dalle operazioni per consentirne lo svolgimento in piena sicurezza: per questi cittadini, in caso di assenza di soluzioni autonome ed alternative, è stata predisposta dal Comune di Faenza un’apposita area di accoglienza.

Le operazioni di evacuazione avranno inizio dalle ore 6 e la zona dovrà essere interamente evacuata entro le ore 6.45. L’accesso alla rete viaria sarà interdetto dalle ore 6, orario in cui sarà consentito soltanto l’uscita dall’area. Per tutta la durata delle attività, sia di disinnesco che di brillamento, è stata richiesta dalla Prefettura l’attivazione del divieto di sorvolo delle aree interessate dalle operazioni.

Nel 2023 sono stati oltre 200 gli ordigni bellici rinvenuti e fatti brillare in provincia di Ravenna. Dall’inizio del 2024 ad oggi sono 18 le bombe ritrovate ed alcune già fatte brillare.

Il Pd in darsena a Ravenna per ricordare l’ex sindaco Matteucci

A quattro anni dalla morte. Con De Pascale e la parlamentare Bakkali

Il Partito Democratico di Ravenna ha organizzato un ritrovo in memoria dell’ex sindaco Fabrizio Matteucci nel quarto anniversario della sua scomparsa.

L’iniziativa è stata promossa per dedicare un momento di ricordo nei pressi della panchina a lui dedicata nella testata della darsena di Ravenna.

Tra i partecipanti anche la parlamentare Ouidad Bakkali e il sindaco Michele de Pascale, insieme alla vedova di Matteucci e al figlio.

«Sua figlia ha fatto un incidente, ci dia 10mila euro»: truffata una 90enne

Denunciati due ragazzi campani che si sono fatti consegnare 1.800 euro in contanti e monili d’oro da una pensionata di Alfonsine

Carabinieri Truffa Anziana

Ha telefonato a una 90enne di Alfonsine fingendosi un “maresciallo dei carabinieri” per informarla di un incidente stradale (in realtà inesistente) provocato dalla figlia. «Se non paga subito 10mila euro, rischia il ritiro della patente e l’arresto», le avrebbe poi detto, suggerendole di consegnare la somma in contanti a un avvocato di sua fiducia. Poco dopo, a presentarsi alla porta di casa della pensionata è stata una ragazza, spacciatasi per avvocato, che è riuscita a farsi consegnare 1.800 euro in contanti e monili in oro, tra cui la fede nuziale.

Non appena – insieme ai propri famigliari – la donna si è resa conto di essere stata raggirata, ha allertato i carabinieri di Alfonsine che nel giro di pochi giorni sono riusciti a identificare i due truffatori, che nel frattempo avevano fatto però ritorno in Campania, dove vivono.

Ad architettare il tutto, una 25enne e un 21enne, denunciati per truffa in concorso e sostituzione di persona.

Cambia la viabilità al Borgo Durbecco per i lavori del ponte provvisorio sul fiume

Dal 20 febbraio piazza Lanzoni chiusa al traffico dei veicoli

Aggiornament1 Ponte BaileyI lavori preparatori per la posa del ponte Janson Bridging provvisorio che consentirà il collegamento sul fiume Lamone tra via Renaccio e il Borgo Durbecco a Faenza richiederanno delle modifiche temporanee alla viabilità circostante.

In piazza Lanzoni verrà allestito il cantiere per consentire agli operai della ditta incaricata di realizzare gli elementi di appoggio della struttura. Dalla mattina di martedì 20 febbraio piazza Lanzoni sarà chiusa al traffico veicolare nel tratto tra via Torretta e via Ugo Piazza. L’accesso alle attività e alle abitazioni sarà garantito da un accesso pedonale.

In questa prima fase del cantiere per la posa del ponte, pur con qualche possibile disagio, via Ugo Piazza rimarrà transitabile al traffico. Tutte le modifiche verranno indicate attraverso segnaletica verticale.

La zona logistica semplificata è più vicina: agevolazioni per le imprese

Parere favorevole della Conferenza unificata, la soddisfazione della Camera di Commercio

Una nave porta container in entrata al porto di RavennaÈ arrivato il parere favorevole della Conferenza Unificata, istituto giuridico che si esprime sulle questioni tra Stato e Regioni, allo schema di regolamento che disciplina le procedure, le condizioni e le modalità per l’istituzione delle Zone Logistiche Semplificate (Zls) nel perimetro di compatibilità del regime di aiuti di Stato previsto dall’ordinamento europeo. Regolamento, che mira a creare condizioni positive in termini economici, finanziari e amministrativi per consentire, nelle aree interessate, lo sviluppo delle imprese già operanti e l’insediamento di nuove imprese, rafforzando la loro competitività anche attraverso le misure di agevolazione e semplificazione previste per le Zone Logistiche. È un passo avanti verso la Zls di Ravenna.

Le zone logistiche semplificate sono istituite con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell’economia e delle finanze, su proposta della regione interessata, per una durata massima di sette anni, rinnovabile fino a un massimo di ulteriori sette anni. Si tratta di aree geografiche di dimensioni limitate all’interno delle quali sono previsti particolari agevolazioni e incentivi per le aziende insediate o che decidono di insediarsi. Tra i principali vantaggi, la riduzione di un terzo dei termini procedimentali, la diminuzione dei termini previsti per la conferenza dei servizi decisoria, l’utilizzo del credito d’imposta per l’acquisto di nuovi beni strumentali per le imprese che effettuino investimenti all’interno della Zls, nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato.

«Un passo avanti importante per il quale ringrazio i ministri Fitto, Urso, Giorgetti e Salvini, i prefetti di Ferrara e Ravenna, i Parlamentari regionali, Unioncamere nazionale e regionale, le Istituzioni e le forze economiche e sociali per il sostegno all’appello della Camera di commercio per l’istituzione della Zona Logistica Semplificata Emilia-Romagna. Così come ringrazio l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, gli assessori Corsini e Colla e il presidente, Stefano Bonaccini, per aver dato avvio, nel 2022, nella cornice del Patto per il Lavoro e per il Clima, al Piano di sviluppo strategico della ZLS regionale che ha consentito di portare avanti il percorso di istituzione del progetto”. Così il presidente della Camera di commercio, Giorgio Guberti.

“Un progetto speciale, unitario e strategico, per la movimentazione delle merci in Emilia-Romagna – prosegue Guberti – che, nel coinvolgere i Comuni di Argenta, Bagnacavallo, Bondeno, Codigoro, Conselice, Cotignola, Faenza, Ferrara, Lugo, Ostellato e Ravenna, metterà in relazione infrastrutture viarie e ferroviarie e aree produttive commerciali con il porto di Ravenna, il cuore pulsante della Zona Logistica Semplificata. Un risultato al quale lavoriamo da tempo, che ora apre una prospettiva nuova per i nostri territori. Dopo la firma del decreto istitutivo, che confido giunga nel più breve tempo possibile, si insedierà il Comitato d’indirizzo, l’organo politico ed amministrativo della ZLS. Ad esso spetterà l’importante compito di assicurare gli strumenti che garantiscono l’insediamento e la piena operatività delle aziende presenti nella Zona Logistica, nonché la promozione sistematica dell’area verso i potenziali investitori internazionali. I settori economici coinvolti – conclude il presidente della Camera di commercio – rappresentano il 10% delle imprese insediate nella regione, il 25% degli occupati nonché il 93% delle esportazioni. Siamo di fronte ad una grande opportunità che, proprio per queste ragioni, va colta e supportata con una forte spinta alla semplificazione».

Ricevuto in municipio il cervese Rudy Travagli, maitre dell’anno per 50 Top Italy

Classe ’79, lavora all’Enoteca La Torre di Roma, due Stelle Michelin

Vicesindaco Premia Travagli Maitre

Il vicesindaco Gabriele Armuzzi ha incontrato nei giorni scorsi il cervese Rudy Travagli premio Maître dell’Anno di 50 Top Italy Goeldlin Award.

All’incontro era presente anche la vicepresidente del consiglio comunale di Cervia Daniela Monti, amica di Rudy Travagli.

Il premio è stato conferito lo scorso dicembre in occasione del Gran Galà della Cucina Italiana di 50 Top Italy, cerimonia di premiazione dedicata ai migliori ristoranti italiani dentro e fuori i confini nazionali.

Rudy Travagli classe ’79, maître e sommelier, entra nel 2013 a far parte del team Enoteca La Torre, ristorante romano che vanta Due Stelle Michelin e Tre Forchette del Gambero Rosso.

Inoltre il maître Travagli è stato nominato recentemente presidente di “Noidisala” associazione che raggruppa l’élite dell’accoglienza italiana di sala.

Cliente violento nella sala slot: dovrà stare lontano per due anni

Provvedimento della questura per un 28enne arrestato dai carabinieri dopo aver molestato una barista e dato un pugno a un altro avventore

Ha cominciato importunando la barista, ha proseguito tirando un pugno a un cliente che la stava difendendo e poi se l’è presa con i carabinieri. Un 28enne è stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri in una sala slot a Faenza per resistenza a pubblico ufficiale perché si è scagliato contro i militari che erano intervenuti dopo l’aggressione all’altro cliente.

La divisione Anticrimine della questura di Ravenna ha avviato un’istruttoria al termine della quale il questore Lucio Pennella ha adottato un provvedimento di prevenzione: a partire da oggi, 16 febbraio, e per i prossimi due anni il 28enne non potrà più accedere e stazionare nella sala slot e in tutti i locali pubblici e di pubblico intrattenimento situati nella stessa area cittadina.

Il Conad Galilei cambia volto: casse fai da te e più spazio all’ortofrutta

Inaugurata la ristrutturazione del supermercato Conad in via Newton a Ravenna. L’amministratore delegato di Cia: «È un riferimento storico per la città di Ravenna»

Nuovo volto per il supermercato Conad Galilei di via Newton a Ravenna. I lavori di ristrutturazione hanno riguardato le casse, che ora offrono i percorsi di pagamento fai da te, e la presentazione dell’ortofrutta all’ingresso, che è stata riprogettata. Aggiornati anche l’assortimento dei generi vari e lo spazio dedicato ai prodotti extra alimentari. Il taglio del nastro è avvenuto oggi, 16 febbraio, con il titolare Paolo Delorenzi e l’amministratore delegato di Cia-Conad, Luca Panzavolta. Il superstore ha una superficie di vendita di circa 1.350 metri quadri e la gestione è affidata alla società Dmc.

«Il Conad Galilei è un riferimento storico per la città di Ravenna, grazie anche al contributo di soci di comprovata capacità ed esperienza — dichiara Panzavolta —. Questa ristrutturazione, realizzata senza nemmeno un giorno di chiusura e continuando a garantire il servizio quotidiano, riflette il nostro impegno nel soddisfare le esigenze dei nostri clienti, offrendo loro un ambiente moderno e accogliente, insieme a un’ampia gamma di prodotti di qualità e servizi convenienti. Continuiamo a investire nelle nostre strutture, al fine di offrire un’esperienza di acquisto sempre più soddisfacente e all’avanguardia».

All’interno del punto vendita sono presenti tutti i punti di forza del marchio Conad: «Grande attenzione alle referenze del territorio, come ortofrutta, salumeria, carni e  formaggi. I clienti trovano la macelleria servita e con lavorazione tradizionale in osso, la pescheria servita al banco, la panetteria e la gastronomia, con un ricco assortimento di pietanze calde e fredde pronte da consumare, prodotte dalla nuova cucina interna. Non mancano l’articolata proposta dei prodotti a marchio Conad e una cantina di vini ricchissima di etichette».

La Fiera dei bagnini tra l’incognita concessioni e l’attesa per il Parco Marittimo

Al Pala De Andrè di Ravenna torna dopo tre anni l’appuntamento organizzato da Cooperativa Spiagge per preparare la stagione estiva sulla costa

5Da un lato le incognite sulle concessioni demaniali e la difficoltà a trovare personale, dall’altro le tante domande che arrivano alle agenzie immobiliari da chi cerca affitti per l’estate e le attese per gli effetti del nuovo Parco Marittimo. Sono i contorni entro cui si muove il settore balneare ravennate a poche settimane dalla partenza della stagione 2024. Nella giornata di ieri, 15 febbraio, al Pala De Andrè a Ravenna si è aperta la Fiera dei balneari organizzata da Coop Spiagge che riunisce i quasi duecento stabilimenti dei nove lidi nel comune. L’iniziativa è tornata dopo tre anni di stop.

I due quotidiani locali in edicola oggi, Resto del Carlino e Corriere Romagna, riassumono le principali questioni sul tavolo con le parole di Maurizio Rustignoli, presidente della Coop Spiagge.

Il 2024 dovrebbe essere il primo anno in cui si potrà vedere completato il primo stralcio del faraonico progetto di riqualificazione dei nove lidi. Punta Marina e Marina di Ravenna avranno una nuova passeggiata sul retro dei bagni a ridosso della pineta e già a Pasqua questa dovrebbe essere pronta e senza cantieri. I bagnini attendono di beneficiare degli effetti dopo aver sopportato i disagi dei lavori.

C’è poi la questione del personale. Continua la difficoltà a reperire manodopera da impiegare nella stagione turistica. Secondo Rustignoli non c’entrano i salari bassi perché ormai la carenza è tale da dare ai lavoratori il potere di fare il prezzo richiesto. E allora la soluzione starà nel «avvicinare molti più stranieri, dopo un’adeguata formazione professionale e con un minimo di conoscenza linguistica».

Infine la questione concessioni che mina i piani di chi vorrebbe investire. L’ultimo rinvio ha spostato a fine 2024 la scadenza dei titoli che consentono ai bagnini di rimanere sull’arenile. E poi? L’Unione europea vorrebbe le aste pubbliche. I bagnini vorrebbero gare che riconoscano premialità a chi ha lavorato tanti anni. Intanto c’è confusione con il caso Jesolo a spaventare: concessioni messe ad evidenza pubblica dall’amministrazione locale senza particolare attenzione alla piccola e media impresa e agli operatori storici.

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, interverrà oggi al convegno tecnico sul tema del rinnovo delle concessioni demaniali marittime. «È purtroppo evidente la gravissima responsabilità della politica nel non aver affrontato e risolto in questi anni le vicende delle concessioni demaniali e dell’applicazione della direttiva Bolkestein, con tutte le incertezze e le conseguenze negative che questo comporta. Gli stabilimenti balneari in questi anni hanno sì, investito, ma se avessero avuto certezze sul proprio futuro avrebbero potuto farlo molto di più. Ad oggi non c’è ancora una norma che tuteli il valore economico delle imprese e non è chiaro nemmeno il meccanismo di riconoscimento degli investimenti».

Il Comune non ha a tutt’oggi una norma chiara da applicare. «La competenza è infatti del Parlamento e del Governo e auspichiamo che ci sia uno spazio di intervento anche per la Regione Emilia-Romagna. È evidente che, come Comune, saremmo chiamati ad attuare un contesto normativo definito anche qualora non lo condividessimo. Ma, in ogni caso, dopo anni e anni di ritardi, non ci si potrebbe chiedere di agire in fretta. Stiamo parlando di un bene preziosissimo, di un comparto e di un distretto di eccellenza con imprese e imprenditori capaci, professionali e innovativi. Le amministrazioni comunali devono però avere il tempo ed essere messe nella condizione di poter costruire procedure che premino il merito, senza lasciare spazio a eventuali speculazioni che possono distruggere il modello romagnolo».

Illuminarsi “di meno” si può: le iniziative della giornata del risparmio energetico

Luci spente nelle piazze, letture a tema, passeggiate notturne

Illumino Meno CandelaAnche quest’anno diversi comuni in provincia aderiscono a “M’illumino di Meno”, la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili che si svolge oggi, venerdì 16 febbraio. Promossa da Rai Radio2 con il programma Caterpillar, la campagna quest’anno è giunta alla ventesima edizione e ha come tema “No Borders: senza confini” perché invita i partecipanti a cercare alleanze internazionali per la propria adesione. Alcune delle iniziative in programma in provincia.

Il Comune di Ravenna il 16 febbraio, oltre allo spegnimento simbolico delle luci di piazza del Popolo dalle 19 alle 20.30, sarà presente in piazza con un laboratorio gratuito per grandi e piccini a tema risparmio energetico e riuso creativo. Sarà possibile anche partecipare attivamente a una dimostrazione di autoproduzione di energia. L’illuminazione della piazza infatti andrà “a pedali” e chiunque potrà contribuire a illuminarla salendo in sella a una bicicletta, messa a disposizione del Comitato cittadino di San Zaccaria, collegata a un generatore.

A Faenza dalle 18 in piazza del Popolo, spegnimento dell’illuminazione pubblica e momento musicale unplugged con gli “alluvionati del Liscio” con tanto di osservazione guidata del cielo a cura Gruppo Astrofili Faenza. Dalle 18.30visite guidate al buio con torce al Museo del Settore Territorio, mentre dalle 20.45 a Castel Raniero torna la tradizionale passeggiata notturna con canti e musica popolare, fiaccole, frontalini o torce, e cibo da condividere (info 338 9179274).

A Cervia, l’appuntamento è in piazza Garibaldi: dalle 17 letture a tema per bambini; dalle 18.30 verrà ridotta l’illuminazione pubblica e accese le candele, con in sottofondo la diretta di “Caterpillar”. Sarà illuminata con le sole candele anche la pista del ghiaccio, che a Cervia resta aperta fino al 25 febbraio. In programma anche incontri in piazza con gli astrofili e la distribuzione gratuita (sino ad esaurimento) di una lampadina a basso consumo e di una lampada al led ricaricabile.

Aderisce anche il Comune di Bagnacavallo: alle 20 partirà dall’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova una passeggiata notturna muniti di torce alla scoperta dei punti di interesse nascosti del paese. Al rientro all’Ecomuseo, nella sala immersiva (nella foto) un momento conviviale e di rilassamento con tisana della notte e biscotti delle stelle e una meditazione guidata al suono delle campane tibetane. Sempre venerdì 16 febbraio l’illuminazione pubblica di piazza della Libertà a Bagnacavallo verrà spenta dalle 19 alle 21.

Sabato 17, alle 15, nel parco di via Senio a Bagnacavallo è previsto l’appuntamento “Un parco senza confini”, con la piantumazione di giovani alberi salvati dallo sfalcio nell’Oasi Podere Pantaleone e l’inaugurazione delle “aree a sfalcio limitato” per la tutela della biodiversità dei prati nei parchi pubblici di Bagnacavallo. Domenica 18, alle 10, nell’area verde del Centro civico di Glorie gli appuntamenti si concluderanno con “Glorie sempre più verde”, piantumazione di alberi nell’area verde nei pressi del centro civico e della piastra polivalente.

A Cotignola, venerdì 16 febbraio ore 17, la biblioteca organizza “La notte dei pupazzi” per i bimbi dai 3 ai 5 anni: dopo le letture a lume di torcia, i bimbi affideranno i loro amici peluche alle bibliotecarie per un pigiama-party, aspettando la mattina seguente i bambini con un piccolo omaggio green.

Ad Alfonsine, in biblioteca, dalle 16.45 letture a lume di torcia a cura delle lettrici volontarie Nati per Leggere e a seguire un laboratorio.

Il Comune di Fusignano organizza una camminata con uso di torce, dalle 20 da piazza Corelli, e il concerto “Se io fossi Gaber”, percorso tra monologhi e canzoni dello storico cantautore, alle ore 21 all’Auditorium Corelli.

IL DECALOGO DI AZIONI PER ADERIRE ALLA GIORNATA

– Spegni e fai spegnere le luci (di casa tua, del tuo ufficio, del tuo condominio e del tuo comune).
– Cena a lume di candela (prepara una cena antispreco con ricette svuota-frigo e alimenti a basso impatto ambientale).
– Rinuncia all’auto: cammina, pedala, usa i mezzi pubblici o la mobilità condivisa. 
– Organizza un’attività di sensibilizzazione sui temi dell’efficienza energetica e della crisi climatica: parlane con gli studenti, con i colleghi, con i clienti.
– Pianta alberi, piantine, fiori.
– Fai economia circolare: metti in circolo gli oggetti che non usi più, per esempio con uno swap party.
– Condividi il viaggio in auto, il wi-fi, per ridurre i consumi e ottimizzare le risorse.
– Organizza un evento non energivoro (un concerto unplugged, una sessione di allenamento a luci ridotte, una serata di osservazione astronomica).
– Fai efficientamento energetico: rendi più sostenibile l’ambiente in cui vivi: sbrina il frigorifero, applica il rompigetto ai rubinetti…
– Abbassa il riscaldamento: indossa un maglione pesante.

“Banksy a Cervia”: una mostra con le serigrafie del celebre artista britannico

Ai Magazzini del Sale dal 1° marzo al 2 giugno

Banksy Girl With Baloon

“Banksy a Cervia”: l’artista inglese forse più conosciuto al mondo, il talento più rappresentativo della street art internazionale sarà il protagonista della mostra in programma ai Magazzini del Sale dal 1° marzo al 2 giugno.

A cura di Roberto Mastroianni, promossa dal Comune di Cervia e prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi, la mostra proporrà al pubblico una ricca selezione di serigrafie in esposizione per tre mesi. Tra le opere alcune vere e proprie immagini simbolo della produzione dell’artista britannico: tra queste una particolarissima versione di Love is in the Air (Flower Thrower), l’ormai famosissimo “lanciatore di fiori”; Girl with Balloon, la “bambina con il palloncino”, forse l’immagine più̀ popolare di Banksy.

Orari apertura: dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 20; venerdì dalle 15 alle 23; sabato dalle 10 alle 23; domenica dalle 10 alle 21.

Tariffe: biglietto intero 12 euro, ridotto 10, gruppi 5 (i gruppi e le scuole potranno prenotarsi anche per il mattino).

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