mercoledì
24 Dicembre 2025

«La psicoterapia è sdoganata tra i giovani, soffrono d’ansia e disturbi alimentari»

Paola Bianchi del centro Liberamente: «Boom di ansiolitici? L’abuso si può prevenire con un percorso terapeutico»

Bianchi

Paola Bianchi è una psicoterapeuta ravennate, ad orientamento psicocorporeo e psicodinamico. Lavora nell’ambito da oltre trent’anni e nel 2010 ha fondato in città il centro di psicoterapia Liberamente. Con lei parliamo dei diversi approcci all’argomento, tra divari generazionali, nuove problematiche e traumi causati da covid e alluvione.

Per quale tipo di problematiche si tende a richiedere l’aiuto di un professionista?
«Dipende molto dall’età dei pazienti. All’inizio della mia carriera la domanda proveniva soprattutto da adulti sopra i 30 anni con problemi di ansia e depressione, oggi prevalgono i giovani e giovanissimi, presentando “nuovi sintomi”, come attacchi di panico, disturbi alimentari e ritiro sociale»

I giovani hanno un approccio diverso rispetto alle generazioni passate?
«Sì, è venuto sicuramente meno lo stigma legato all’argomento. Da un lato è merito della maggiore informazione e della conseguente rivoluzione culturale, dall’altro anche strumenti come i social hanno fatto la loro parte nello sdoganare tra i più giovani la cura della salute mentale. I genitori sono ancora spaccati a metà: c’è chi ha quasi paura di far intraprendere questo percorso ai figli e chi invece li sprona dal primo momento».

Esiste un limite di età per poter beneficiare pienamente del percorso?
«Nessun limite, è compito del professionista modulare l’approccio in base all’età, alle necessità e al ciclo di vita del paziente. Anche se l’identità psicologica di un adolescente è ancora da formare e quella di un over sessantenne ha già un suo spessore, c’è sempre margine per il cambiamento e il miglioramento»

In quali casi un percorso di psicoterapia si rivela davvero utile, se non addirittura necessario?
«In tutte quelle situazioni in cui emerge un malessere non riconducibile a cause fisiche: stati emotivi negativi che durano nel tempo e creano un vero e proprio impasse psicologico. C’è chi nel corso della vita ha imparato a creare strutture mentali in grado di gestire e metabolizzare sofferenza e chi invece ne rimane schiacciato: è proprio in questi casi che la terapia si rivela un utile strumento».

In quali invece non è la soluzione più indicata?
«L’approccio terapeutico si rivela inefficace principalmente nel caso di compromissioni organiche che non permettono un corretto funzionamento dell’io: quando mancano l’abilità riflessiva di base e la capacità di concludere un ragionamento bisogna fare un passo indietro, preferendo alla terapia un percorso di riabilitazione cognitiva. Questo vale anche nei casi di depressione grave, o addirittura paralizzante, dove diventa fondamentale partire dal supporto rieducativo per passare in seguito a quello terapeutico».

Eventi segnanti come la pandemia e l’alluvione hanno modificato la richiesta e le problematiche dei pazienti?
«Sì, avvenimenti irruenti e improvvisi come quelli citati possono generare addirittura una sindrome da stress post traumatico in alcuni individui. In genere però, episodi come questi si limitano a evidenziare problematiche sommerse ma già esistenti all’interno della psiche».

Qual è la sua opinione in merito al recente boom dell’utilizzo di ansiolitici? La terapia potrebbe sopperire almeno in parte all’utilizzo di medicinali?
«Credo che l’ampia diffusione sia legata alla perenne ricerca di soluzioni semplici e immediate, anche se in questo caso non si può parlare davvero di soluzione. I farmaci trattano i sintomi, senza curare l’origine: possono essere un ausilio durante un percorso di terapia, ma vanno utilizzati con coscienza e scopo, e non come palliativo. Spesso iniziare un percorso terapeutico al comparire dei primi sintomi può prevenire l’utilizzo di medicinali».

Adesca una 13enne al bar prima della scuola, condannato a un anno e quattro mesi

Nonostante i suoi 58 anni, aveva tentato di adescare una ragazzina 13enne in un bar, a Russi, prima della scuola. Oggi, quasi quattro anni dopo, l’uomo (un artigiano) è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per adescamento di minore.

A riportare la notizia sono i due quotidiani in edicola oggi, 12 giugno.

A incastrare l’uomo, il bigliettino che aveva deciso di lasciare alla 13enne: «Ciao! Mi chiamo (…) mi piacerebbe diventare tuo amico! Chiamami così ne parliamo e se possibile ci incontriamo. Ciao!», con tanto di numero di cellulare. La ragazzina si è poi confidata con la madre, che ha fatto partire le indagini, dalle quali è emerso come siano stati anche altri gli approcci tentati dall’uomo nel corso delle settimane, sempre al bar. A pesare – sottolinea il Carlino – un precedente specifico a carico dell’uomo, che ha comunque sempre respinto ogni accusa, parlando solo di un’amicizia.

Alluvione, ecco il decreto per i beni mobili: «Al massimo 6mila euro per abitazione»

Passate le elezioni, il Consiglio dei ministri ha approvato l’atteso decreto legge per la ricostruzione post-calamità, per interventi di Protezione civile e lo svolgimento di grandi eventi internazionali.

Il nuovo decreto prevede che “per danni ai beni mobili, distrutti o gravemente danneggiati in conseguenza degli eventi alluvionali verificatisi nel mese di maggio 2023, presenti all’interno di immobili di proprietà di soggetti privati, con destinazione d’uso residenziale, alla data dei medesimi eventi alluvionali, il Commissario straordinario” riconosce, per un limite di spesa di 210 milioni di euro, “un contributo commisurato in maniera forfetaria e sulla base del numero e della tipologia dei vani all’interno dei quali erano ubicati i beni mobili, nel limite di 3.200 euro per il vano adibito a cucina, nonché nel limite di ulteriori 700 euro per ciascuno degli altri vani, fino ad un importo massimo complessivo di 6.000 euro per abitazione, assicurando il rispetto dei limiti di spesa».

Ecco quindi allontanarsi decisamente l’obiettivo del 100 percento dei rimborsi annunciato dal Governo circa un anno fa.

Nuovo consiglio di amministrazione per Cab Massari: «Più giovane e rappresentativo»

Gianluca Tedaldi è il nuovo presidente, eletto all’unaminità. Lorenzo Bassi, classe 1996, alla vicepresidenza
«Si guarda al futuro dopo un anno segnato dalle calamità naturali»

Tedaldi
Il nuovo presidente Gianluca Tedaldi

Cab Massari chiude il bilancio del 2023 con un risultato migliore di quanto sperato, dopo un anno segnato dai tragici strascichi dell’alluvione e dalle forti ripercussioni nel settore agricolo. «Sono numeri che traducono la consapevolezza di poter affrontare grandi difficoltà grazie allo spirito cooperativo, che da sempre contraddistingue la cooperativa agricola Massari» comunicano i braccianti.

Il nuovo anno si apre con un nuovo consiglio di amministrazione, definito dall’azienda «Più giovane e rappresentativo», composto da 13 consiglieri, di cui 4 donne e 5 nuovi ingressi. È stato votato all’unaminità il nuovo presidente Gianluca Tedaldi classe 1983, dal socio di Cab Massari dal 2002 e membro del consiglio dal 2012. Tedaldi succede a Gabriele Tonnini, mentre Lorenzo Bassi, classe 1996 e socio dal 2017, è stato nominato alla vicepresidenza.

Le difficoltà attraversate dalla cooperativa nel 2023 non si legano solo all’alluvione: dalle gelate invernali alla tromba d’aria di luglio, la stima dei danni complessivi supera i 7,5 milioni di euro, con una perdita di produzione agricola di quasi 5 milioni e a danni a scorte, strutture, viabilità aziendale, rete scolante e fertilità dei terreni per più di 2,6 milioni di euro. «Ma si guarda al futuro – dichiara il neopresidente Tedaldi. – Abbiamo lavorato duramente per ripristinare i terreni alluvionati, le semine autunnali sono state completate con successo e altre sono in corso. Sono stati dedicati 75 ettari a colture mellifere, vista l’impossibilità di lavorarli in maniera adeguata, e si sta collaborando con il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale per ottenere compensi economici o indennità di allagamento».

Tra i progetti futuri anche la costruzione, da parte del Consorzio di Bonifica, di una cassa di espansione di circa 100 ettari e l’installazione di due impianti fotovoltaici da 100 kilowatt ciascuno. Saranno anche realizzati 16 ettari di nuovi impianti di pereti biologici (anche grazie ai finanziamenti ricevuti da Ancc Coop Italia) e si metterà a dimora un vigneto di 15 ettari, in sostituzione di vigneti obsoleti e danneggiati dalle calamità.

Un laboratorio di ricamo apre la “chiamata alle arti” di Cristina Mazzavillani Muti

Sono stati chiamati e hanno risposto: sono gli oltre 130 giovani e giovanissimi – dai 25 anni in giù e da tutta la penisola – che hanno accolto l’invito della Chiamata alle arti, l’inedito progetto di Ravenna Festival con cui Cristina Mazzavillani Muti si è ancora una volta messa all’ascolto della nuova generazione di creativi (ne parlavamo a questo link).

Fra loro c’è anche l’artista italo-egiziana Hagar Keshk, che invita a riflettere sugli invisibili legami che ci uniscono e ci rendono comunità attraverso il ricamo, per fissare parole e pensieri sulla stoffa fino alla creazione di un’opera collettiva. Per la profonda affinità con lo spirito della Chiamata, il laboratorio di ricamo a cura di Hagar che si apre sabato 15 giugno rappresenta una significativa anteprima alle quattro giornate dal 17 al 20 giugno, quando il programma ideato da Michele Marco Rossi e Anna Leonardi farà del Museo Classis una “fabbrica delle arti”, fra concerti, incontri, installazioni, mostre e laboratori e tanto spazio per l’immaginazione, le idee e i linguaggi dei giovani partecipanti.

Il laboratorio di ricamo è gratuito su iscrizione e aperto a tutti senza limiti di età e si svolgerà dalle 15 alle 17 di sabato 15 e dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 nei giorni successivi, fino al 20 giugno compreso. Gli iscritti potranno partecipare a tutte le giornate o solo ad alcuni momenti (info e iscrizioni: chiamataallearti2024@gmail.com).

«Ricamare significa fissare le parole e i pensieri che vengono donati e quindi prendersene cura – spiega Hagar Keshk, che è nata e si è formata a Roma e la cui ricerca si sviluppa in opere relazionali e collettive che hanno per protagonisti le stoffe e il ricamo –. Questi laboratori sono momenti di divertimento e di dialogo, durante i quali si impara a ricamare mentre i pensieri passano di mano in mano, finché non vengono fissati con il filo sulla stoffa. Dare una forma visiva ai legami invisibili fra le persone ci aiuta a prenderne consapevolezza e il risultato finale è un’opera collettiva, creata dalla comunità. Dopo aver proposto laboratori attorno al significato che per i partecipanti hanno parole come ‘amore’, ‘paura’ o ‘casa’, a Classis Ravenna chiederò: cos’è per te il perdono? I pensieri così stimolati e raccolti, al contempo personalissimi e universali, saranno fissati nel ricamo e ogni singolo ricamo diventerà parte di un unico grande arazzo che offriremo in dono al museo».

Il laboratorio di ricamo è il primo passo di quella pacifica e creativa adunata che dal 17 al 20 giugno, attraverso una varietà di linguaggi (dalla fotografia al video, dalla poesia al rap e alla trap, dalle arti visive tradizionali a quelle più innovative, dalla composizione musicale all’installazione e molto altro…) trasformerà il Museo Classis in una residenza artistica a porte aperte.Quattro giorni di festa tra concerti, incontri, installazioni, mostre e laboratori, grazie all’accoglienza curata dalla direttrice di RavennAntica Francesca Masi e a ospiti e artisti come Valerio Magrelli, la Filarmonica Toscanini, l’Orchestra Cherubini, Teatri 35, Tito Ceccherini, Marco Angius, Michele Marco Rossi, Davide Bardi, Valerio Sannicandro, Nicolò Tuccia, Samuele Telari

L’ingresso è libero, dalle 10 del mattino ai concerti della sera (questi su prenotazione); programma dettagliato su ravennafestival.org

La gioia del Pd: «La coalizione larga di centrosinistra fondamentale»

«Esprimo grande soddisfazione per la vittoria del Partito Democratico e del centrosinistra nei comuni della provincia di Ravenna. Questo risultato conferma la fiducia che i cittadini hanno riposto nelle nostre politiche e nella nostra visione per il futuro del territorio».

Lo dichiara Alessandro Barattoni, alla luce della netta vittoria del centrosinistra in provincia, dove ha confermato 13 comuni su 13, perdendo per una manciata di voti solo Brisighella dove già governava il centrodestra.

«È evidente che una coalizione larga con le altre forze di centrosinistra è fondamentale per ottenere questi successi. Solo lavorando insieme, uniti da valori comuni e obiettivi condivisi, possiamo affrontare e risolvere le sfide che ci aspettano. I nostri elettori non hanno creduto alle promesse vane del centrodestra riguardo l’alluvione. Al contrario, hanno riconosciuto l’impegno e l’efficacia delle nostre amministrazioni locali, che hanno fatto del loro meglio per fronteggiare l’emergenza e supportare la Romagna in un momento così difficile. Queste vittorie non sono solo un riconoscimento del lavoro svolto finora, ma anche uno stimolo per continuare a migliorare e a lavorare al fianco dei cittadini, sempre con la stessa dedizione e passione».

Ravenna si promuove anche con una web serie (e un nuovo sito sui mosaici in città)

Gli episodi saranno pubblicati ogni quindici giorni – TRAILER

Webserie

In linea con il potenziamento della strategia di comunicazione per rafforzare l’identità turistica della città, Ravenna sceglie di raccontarsi con la formula della web serie: 10 episodi video per promuovere la città attraverso gli occhi di cinque ragazze di diverse nazionalità e culture, che per motivi di studio hanno scelto questo territorio come spazio di crescita professionale e umana. «Cinque storie che si incontrano a Ravenna – spiegano dal Comune -, luogo di ispirazione e attrazione culturale, dove storia, arte, natura e innovazione si intrecciano, offrendo un’esperienza di vita unica».

Le cinque protagoniste percorrono 10 itinerari esplorativi (due per ciascuna), immergendosi nel tessuto urbano, interagendo con l’ambiente e le persone e scoprendo così le bellezze della città e dei suoi dintorni, con un unico obiettivo: raccontare Ravenna attraverso le sue “texture”, le sue superfici, dal ciottolato delle vie del centro ai dettagli dei mosaici. E come in un mosaico, attraverso i 10 episodi, le impressioni, le visioni e i racconti delle ragazze danno forma all’immagine della città.

Gli episodi, della durata di circa 4 minuti ciascuno, saranno pubblicati ogni quindici giorni sul canale YouTube di Ravenna Tourism e sul sito turismo.ra.it, dal 12 giugno al 30 ottobre. La web serie sarà inoltre promossa sui canali social e sostenuta da una campagna digitale sulle piattaforme Google e Meta.

La serie è prodotta dal Comune di Ravenna, con il coordinamento del Servizio Turismo, la direzione creativa di Studiowiki – agenzia di comunicazione aderente a Una-Aziende della Comunicazione Unite – e realizzata da Artescienza con la regia di Samuele Wurtz.

«Attraverso questa web serie, sperimentale, ambiziosa e innovativa – ha commentato l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – Ravenna si presenta ancora una volta come destinazione in grado di ispirare, non solo da esplorare, ma con cui connettersi profondamente, perché offre un’esperienza di vita arricchita da uno straordinario patrimonio storico e culturale, dal dinamismo contemporaneo e dall’impegno per la sostenibilità e l’accoglienza. È questo un nuovo tassello di una più ampia strategia di comunicazione e promozione turistica, che mette al centro l’innovazione, la creatività e il digitale, per raggiungere un pubblico sempre più ampio».

«Il nostro corso di laurea – ha dichiarato la professoressa Annalisa Furia, coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale internazionale in International Cooperation on Human Rights and Intercultural Heritage del Dipartimento di Beni Culturali – ha accolto con piacere la richiesta di collaborazione del Servizio Turismo del Comune di Ravenna, che ha dato alle nostre studentesse e ai nostri studenti la possibilità di apprezzare ancora di più il patrimonio della città in cui hanno scelto di studiare e, dall’altro lato, di farsi conoscere dai loro concittadini ravennati. I-Contact è infatti un corso di laurea internazionale che ogni anno attira ragazze e ragazzi che provengono da tutto il mondo e che si ritrovano a Ravenna per continuare la loro formazione. Il loro sguardo sulla città, così come le loro iniziative e le loro istanze, offrono sicuramente a tutti noi uno stimolo e un invito a (ri)pensarci in modo nuovo e inatteso e penso sia molto importante che il Servizio Turismo del Comune abbia voluto dare spazio, voce e visibilità al loro punto di vista».

Per rafforzare ulteriormente la comunicazione alle soglie della stagione estiva è online anche il nuovo portale Ravenna Città del Mosaico, realizzato per il Servizio Turismo del Comune di Ravenna da Craq Desing Studio Srl, sempre grazie al finanziamento straordinario del ministero del Turismo nell’ambito del progetto per la valorizzazione delle città con siti Unesco. Il sito è raggiungibile a questo link: www.ravennacittadelmosaico.it

Passaggio di consegne tra il sindaco uscente Medri e il neo eletto Missiroli

Le dichiarazioni del nuovo primo cittadino: «Ringrazio tutti i cittadini e il candidato di centrodestra per la correttezza con cui si è svolta questa lunga campagna»

Missiroli Medri (2)

È avvenuto questa mattina (martedì 11 giugno), dopo la proclamazione ufficiale, il passaggio di consegne tra il sindaco uscente di Cervia Massimo Medri e il nuovo primo cittadino Mattia Missiroli.
L’architetto 42enne residente a Castiglione ha avuto la meglio sul candidato di centrodestra Massimo Mazzolani, ottenendo il 56,1 percento delle preferenze contro il 43,9.

«Ringrazio tutti i cittadini cervesi – ha dichiarato il nuovo sindaco. – È stato riconosciuto il valore di quello che è stato fatto, al fianco di un progetto innovativo per la città. Colgo l’occasione per ringraziare il centrodestra e in particolare il candidato Mazzolani, per la correttezza e la misura con cui ha affrontato questa lunga campagna elettorale, sempre basata sul dialogo e il confronto reciproco, nell’esclusivo interesse della città. Da oggi ci mettiamo la lavoro, al servizio dell’intera comunità, per continuare a far crescere la nostra Cervia».

Spacciava nel negozio dove lavora: 47enne arrestato dai carabinieri

Trovato con pochi grammi di cocaina già confezionata in dosi

carabinieri lido adriano

Non vendeva solo souvenir, bevande e articoli da mare e per la spiaggia, il quarantasettenne di origini magrebine arrestato sabato sera dai carabinieri.

Nell’esercizio commerciale dove lavorava come commesso, a Lido Adriano, i militari hanno infatti trovato e sequestrato oltre cinque grammi di cocaina, già confezionata in dosi pronte per lo spaccio.

Il blitz è scattato nel tardo pomeriggio di sabato 8 giugno quando i carabinieri, a seguito di una serie di appostamenti che duravano da alcuni giorni, dopo aver notato un frequente andirivieni, sono piombati all’interno dell’emporio.

Alla vista dei carabinieri, l’uomo ha cercato di disfarsi della droga confezionata che aveva con sé, non prima di reagire, spingendo violentemente uno dei militari contro una vetrata che, andando in frantumi, gli ha causato varie lesioni.

Durante la perquisizione sono stati sequestrati anche 40 euro, ritenuti provento dello spaccio avvenuto poco prima a favore di un giovane del posto.

Il cittadino magrebino è stato arrestato e posto ai domiciliari. Il giudice del tribunale di Ravenna successivamente, dopo aver convalidato la misura, ne ha disposto la prosecuzione in attesa del giudizio.

L’omaggio a Nina Simone di Fanny & Alexander

Lo spettacolo al teatro Alighieri nell’ambito del Ravenna Festival

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Immagine di Enrico Fedrigoli

Ogni generazione deve scoprire Nina Simone, sosteneva la femminista Germaine Greer. Con l’appuntamento di oggi (martedì 11 giugno), alle 21 al Teatro Alighieri, il pubblico di Ravenna Festival potrà non solo scoprire o riscoprire la cantante, pianista, scrittrice e attivista per i diritti civili…ma “incontrarla”: in Nina, il pluripremiato soprano americano Claron McFadden compone un ritratto mimetico della grande artista grazie alla tecnica dell’eterodirezione, elemento chiave della poetica di Fanny & Alexander. Partendo dalle registrazioni audio di interviste radiofoniche e televisive e discorsi pubblici, McFadden “abita la voce” di Nina Simone e si fa testimone della forza del suo carattere e del suo spirito creativo, attraversando i momenti più salienti della sua parabola biografica, dalla tensione poetica alla lotta per i diritti delle donne e degli afroamericani, fino a svelarne fragilità e ferite.

Lo spettacolo, ideato da Luigi De Angelis che ne firma regia e luci, si basa sulla drammaturgia di Chiara Lagani (che cura anche i costumi). La creazione musicale è affidata alla stessa McFadden e a Damiano Meacci di Tempo Reale; quest’ultimo cura anche musica elettronica e sound design. Alle percussioni Adama Gueye, mentre Andrea Argentieri ha messo al servizio dello spettacolo l’esperienza di Se questo è Levi.

«Quando Luigi mi ha raccontato di questo progetto, ho pensato “Questo è il mio momento per conoscere davvero Nina Simone”, per immergermi nel suo mondo – spiega Claron McFadden – Penso che ciò che rende questo spettacolo davvero speciale sia il fatto che non memorizziamo una sceneggiatura e non cerchiamo di dare un’interpretazione. Lasciamo che Nina parli attraverso di me. Ovviamente è impossibile essere passivi, ma l’idea è quella di diventare un contenitore puro per il modo in cui Nina si esprimeva vocalmente, linguisticamente e fisicamente. Credo sia importante essere in grado di raccontare la sua storia, includendo ogni cosa – il dolore, la gioia, la rabbia, l’ingiustizia politica, le malattie, il dolore – ma senza aggiungere o interpretare nulla. Come donna di colore, come musicista che ha lasciato il proprio Paese per simili ragioni, anche se non drammatiche quanto le sue, sono stata abbastanza fortunata da poter realizzare i miei sogni pur di fronte a qualche ostacolo…ma so cosa significa».

Accanto a Se questo è Levi (vincitore di due Premi Ubu), Nina appartiene a una linea di ricerca con cui Fanny & Alexander compongono ritratti mimetici di figure rilevanti della storia recente – scrittori, artisti, filosofi le cui parole e la cui opera continuano ad avere rilevanza per il nostro presente. La scelta del soggetto di questi ritratti è l’ampia disponibilità di interviste, molte delle quali trasmesse su canali televisivi o radiofonici. Queste registrazioni documentano significativamente non solo le opinioni, ma anche la “vita dell’anima” dei soggetti: poiché non esistono due voci identiche, la voce è la nostra inconfondibile impronta sonora – la voce, e non gli occhi, è dunque lo specchio dell’anima, custode della nostra natura e delle nostre esperienze.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org.

Biglietti spettacolo: posto unico numerato 15 euro (ridotto 12); under 18: 5 euro.

Vola fuori strada e si schianta contro un cartellone: muore un giovane sull’A14

Un ventenne ha perso il controllo della sua Polo poco dopo le 5 del mattino

Un giovane automobilista è morto attorno alle 5 di oggi (11 giugno) in un incidente in autostrada, poco dopo il casello di Faenza, in direzione Bologna. Il ragazzo (classe 2004, di cui non si conoscono ancora le generalità) per cause in corso di accertamento ha perso il controllo della sua Volkswagen Polo ed è uscito di strada, andando a schiantarsi violentemente contro il palo di un cartellone.

Allertati da alcuni automobilisti di passaggio, sul posto sono giunti gli uomini del 118, anche con l’elimedica, che non hanno però potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. Sono intervenuti per i rilievi gli uomini della polizia stradale di Forlì, mentre è servito anche l’intervento dei vigili del fuoco per estrarre il corpo dalle lamiere.

Dal record di Palli a Russi all’unica vittoria del centrodestra per 19 voti

La panoramica sui risultati definitivi nei 14 comuni al voto in provincia

Valentina Palli Russi
La festa di Valentina Palli e del centrosinistra di Russi

Si partiva da un 13-1 per il centrosinistra ed è finita 13-1 per il centrosinistra. Ma la tornata elettorale ha rinforzato molto di più le coalizioni a traino Pd, con il centrodestra che si è invece rivelato non all’altezza della sfida. A partire da Cotignola e Casola Valsenio, dove non si è neppure presentato, «non avendo trovato persone adatte» – ha sostanzialmente dichiarato il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – per proseguire con diversi comuni dove il candidato scelto ha fatto molto peggio della somma dei voti dei tre partiti della coalizione di centrodestra nelle concomitanti Europee.

Ecco i risultati definitivi comune per comune, dal più grande al più piccolo tra quelli al voto (ad eccezione appunto di Cotignola e Casola Valsenio dove i nuovi sindaci sono Federico Settembrini e Maurizio Nati del centrosinistra, unici candidati in lizza).

LUGO. La nuova sindaca è Elena Zannoni del centrosinistra, che grazie al 51,4 percento delle preferenze ha sventato l’ipotesi ballottaggio (facendo leggermente meglio in termini percentuali rispetto a Ranalli cinque anni fa, ma perdendo quasi mille voti in termini assoluti). Il candidato del centrodestra Francesco Barone si è fermato al 40,6 percento. Staccatissimi, come prevedibile, Secondo Valgimigli dei Comunisti ed Enrico Randi della lista civica noi, a cavallo del 4 percento, con Valgimigli che è riuscito a raccogliere una decina di voti in più.

CERVIA. Il nuovo sindaco è l’architetto Mattia Missiroli, candidato del centrosinistra che è riuscito a fare leggermente meglio di Medri cinque anni fa grazie al 56,1 percento delle preferenze. Massimo Mazzolani era il candidato del centrodestra, fermo al 43,9.

BAGNACAVALLO. Il presidente uscente del consiglio comunale, Matteo Giacomoni del centrosinistra, è diventato il nuovo sindaco (64,5 percento con circa gli stessi voti di Eleonora Proni cinque anni fa, che si era però dovuta accontenatare del 56,9 percento). Diletta Principale del centrodestra è staccatissima al 29 percento, chiude il terzo candidato, Maurizio Bragonzoni di Area Liberale con il 6,5 percento.

RUSSI. Valentina Palli del centrosinistra si conferma alla guida del comune e fa segnare anche il record di preferenze: 75,2 percento (cinque anni fa si fermò al 46). Sante Samoré del centrodestra non pervenuto con il 19,2 percento, il comunista Giordano Cignani al 5,6.

ALFONSINE. Anche Riccardo Graziani si conferma alla guida del comune, in maniera ancora più salda, grazie al 67,8 percento ottenuto (rispetto al 50,9 del 2019) contro l’imprenditore Germano Mordenti di Area Liberale, al 23,5, che ha sottratto voti a Daniela Alì, che fa segnare il punto più basso del centrodestra in provincia con l’8,8 percento complessivo.

MASSA LOMBARDA. L’assessore Stefano Sangiorgi diventa sindaco con il 58 percento dei voti (in calo rispetto al 70,7 di cinque anni fa di Daniele Bassi), davanti a Gianni Tozzola del centrodestra al 32,6 e ad AntonellaBrini al 9,4.

CONSELICE. Una delle località simbolo dell’alluvione alle urne vota per la continuità: il nuovo sindaco è il giovane Andrea Sangiorgi, assessore uscente, con il 51,7 percento (la sindaca uscente Paola Pula era arrivata al 50). L’ex vicesindaco Gianfranco Fabbri, con la lista civica Con Voi (e le simpatie del centrodestra) si ferma al 36,7 percento, mentre Eliana Panfiglio (ex candidata del centrodestra cinque anni fa) all’11,6.

CASTEL BOLOGNESE. Il sindaco Luca Della Godenza si conferma andando ben oltre il risultato di cinque anni fa (70,6 percento contro il 46 del 2019). Per qualcuno un po’ di merito è anche del viceministro Galeazzo Bignami, che proprio di fianco al candidato del centrodestra Vincenzo Minardi (che ha poi preso solo il 29,5 percento) ha di fatto minacciato gli alluvionati a poche ore dal voto

FUSIGNANO. Nicola Pondi del centrosinistra è il nuovo sindaco, con il 61,7 percento delle preferenze (cinque anni fa Nicola Pasi arrivò al 61,9). Claudio Baldini del centrodestra si è fermato al 31,9, prendendo quasi gli stessi voti in termini assoluti di cinque anni fa, quando venne sconfitto per la prima volta. Chiude Franco Silvagni di Rifondazione con il 6,4 percento.

BRISIGHELLA. L’unico sindaco di centrodestra della provincia, Massimiliano Pederzoli, si riconferma con il 50,2 percento (contro il 52 ottenuto cinque anni fa), che equivale a soli 19 voti in più rispetto allo sfidante di centrosinistra, Loris Naldoni.

SOLAROLO. La nuova sindaca è Maria Diletta Beltrani del centrosinistra (reduce però da una legislatura all’opposizione) che con il 64,1 percento delle preferenze ha ottenuto 12 punti percentuali in più rispetto al sindaco uscente Stefano Briccolani. Segue Elisabetta Vignando al 27 percento (sempre lei, cinque anni fa, ottenne due punti percentuali in più) ed Ermanno Zacchini con l’8,9 percento.

SANT’AGATA SUL SANTERNO. Il nuovo sindaco è Riccardo Sabadini del centrosinistra che con il 59,2 percento delle preferenze ha sconfitto il civico Matteo Parrucci.

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