mercoledì
09 Luglio 2025

Marina di Ravenna, torna il festival Beaches Brew. Con artisti da 12 Paesi del mondo

Da lunedì 5 a giovedì 8 giugno sulla spiaggia dell’Hana-Bi l’edizione speciale per i dieci anni. Il programma

Beaches Brew Conferenza Stampa

Da lunedì 5 a giovedì 8 giugno prossimi l’appuntamento è a Marina di Ravenna per la decima edizione di Beaches Brew: nato nel 2012 sulla spiaggia dell’Hana-Bi, stabilimento balneare sul litorale romagnolo, dalla sinergia del team di Bronson con un pool di curatori internazionale, Beaches Brew (info su beachesbrew.com) inaugura ufficialmente l’estate della musica in Italia, ma ha saputo affermarsi in questi dieci anni come uno dei boutique festival più amati e partecipati anche a livello europeo, punto di riferimento per quanto riguarda la sperimentazione e lo scouting di nuovi suoni da tutto il mondo. Sul palco di Beaches Brew si sono esibiti infatti tra gli altri, spesso per la prima volta nel nostro paese, King Gizzard, Courtney Burnett, Big Thief, Khruangbin, Comet is Coming, Neutral Milk Hotel, Ty Segall, The War on Drugs e Elijah Wood.

«Beaches Brew – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – arriva quest’anno al suo decimo anno confermando e rilanciando la sua vocazione internazionale e di forte richiamo per un pubblico sempre ampio e appassionato. Questa edizione cade in un momento molto delicato e doloroso per il nostro territorio ma siamo certi che una piena ripartenza passi anche dal coinvolgimento e dall’impegno del settore culturale. E Beaches Brew rappresenta uno degli appuntamenti più importanti in ambito musicale sul panorama nazionale».

«Siamo profondamente addolorati – dicono dalla direzione artistica di Beaches Brew – per gli eventi che hanno devastato la Romagna in questi ultimi giorni: i danni subiti da molte aree del nostro territorio sono purtroppo incommensurabili. Nonostante tutto, siamo felici che Marina di Ravenna sia uscita pressoché indenne dal disastro e immensamente sollevati dopo molti pensieri, nel condividere la notizia che Beaches Brew 2023 potrà svolgersi come da programma. In questi giorni abbiamo avuto modo di confrontarci con le istituzioni locali, che ci hanno confermato che la manifestazione potrà avere luogo seguendo le normative vigenti. Siamo stati costantemente in contatto con il nostro personale e tutti i fornitori, per assicurarci che siano al sicuro e che si trovino ancora in grado di dare il loro fondamentale contributo alla riuscita di questa edizione. Per fortuna, le aree di Ravenna e Marina di Ravenna sono ora sicure per gli spostamenti e tutti i servizi saranno presto disponibili, compresi i trasporti in autobus e treno».

Beaches Brew devolverà il 25 percento di tutte le vendite di braccialetti e merchandising del festival a favore degli alluvionati, per cui è stata aperta anche una raccolta fondi su Gofundme (a questo link) che proseguirà fino alla fine del festival, quando verrà devoluto tutto all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna. 

Passando al programma, sono in cartellone 19 artisti (molti dei quali in prima italiana), da 12 diversi paesi del mondo, per una line-up che riflette perfettamente l’approccio di ricerca trasversale, inclusivo e boundary crossing del progetto Beaches Brew, mai concentrato su un solo genere o espressione ma sempre aperto all’esplorazione delle diverse direttrici sonore del contemporaneo: dall’R&B intimo e sperimentale della producer losangelina Liv.e, il cui secondo disco Girl in the Half Pearl è Best new album di febbraio per Pitchfork, alle sperimentazioni tra calypso, ed elettronica occidentale dell’angolana Pongo, nuova diva del Kuduro (genere di musica dance elettronica nato negli anni 80 in Angola dal mix tra musica locale e europea); dall’alt-folk rituale contaminato con la drone music degli irlandesi Lankum, prodotti da Rough Trade, all’icona del rap underground dell’East coast Billy Woods. E ancora la miscela di pop, ambient e sperimentazioni della violoncellista guatemalteca Mabe Fratti, che ha saputo valorizzare in maniera straordinaria la lunga esperienza nella scena impro di Città del Messico; l’innovativo progetto Slauson Malone 1, a cavallo tra pop destrutturato, jazz e arte performativa, firmato dall’artista e musicista americano Jasper Marsalis, figlio del grande trombettista jazz Wynton; le folli contaminazioni tra death metal e tropicalismo firmate Chupame El Dedo, progetto collaborativo nato nel 2013 che vede coinvolti membri delle band colombiane Meridian Brothers e Romperayo; il country rock psichedelico della Rose City Band, creatura del visionario chitarrista di Portland Ripley Johnson; gli olandesi Nusantara Beat, nel roster della svizzera Bongo Joe (label di riferimento del settore), con la freschezza del loro approccio psych folk band ispirato alle canzoni tradizionali indonesiane degli anni 60 e 70; il beat propulsivo del trio sudafricano Phelimuncasi e del loro gqom, una potente miscela di house music nata nelle periferie di Durban nei primi anni 2010, magistralmente sintetizzata nel loro ultimo disco Ama Gogela (su NyegeNyege, 2022); il duo londinese O., che dalla sua base-studio di Peckham (sede di una delle comunità artistiche più attive della capitale inglese) ha portato a nuova forma l’accoppiata sax/batteria grazie all’utilizzo di pedali, amplificatori e strumenti digitali; le sperimentazioni tra garage, post-punk e shoegaze del neozelandese Dion Lunadon, chitarrista e cantante dei The D4 e istrionico bassista degli A Place To Bury Strangers, e il songwriting a tinte classiche, tra vene dark e aperture melodiche luminose, della cantautrice di Philadelphia Rosali; l’esplosione di generi (tra avanguardia, hyperpop, e post punk) del duo bolognese So Beast, usciti a marzo su Needn’t/La Tempesta con il terzo album BRILLA; l’originale esplorazione della dualità acustico/elettronico di Archivio Futuro, progetto guidato dal producer Lorenzo BITW insieme a Danilo Menna (drums) e Vittorio Gervasi (sax) a cavallo tra beat house, garage, jazz e prog-rock; infine, il groove di Dj Fitz , che chiude come da tradizione il festival nella notte di giovedì 8 giugno sulla spiaggia dell’Hana-Bi questa decima edizione.

Sempre da tradizione, l’inaugurazione ufficiale del festival si terrà lunedì 5 giugno all’Harbour Stage del Molo Dalmazia, nel porto di Marina di Ravenna, e vedrà protagonista insieme ai live di giornata il Garage Sale, market etico dal sapore europeo che promuove il consumo consapevole. Sul palco per l’occasione una speciale serata Bronson Recording Presents, con tre realtà italiane tra le più interessanti prodotte negli ultimi anni dall’etichetta fondata da Chris Angiolini: Eugenia Post Meridiem, con l’originale mix di elettronica, psichedelia, jazz, soul e indie del secondo album like I need a tension uscito a novembre; Trust The Mask, duo femminile di experimental elettro-pop, vincitore nel 2022 della Call For Artists del progetto di residenza artistica La Zona D’Ombra curato da Associazione Bronson, che lo ha portato ad incidere il debutto Idiom (in uscita a giugno), e Sleap-e, progetto bolognese tra lo-fi, soul e R&B guidato da Asia Martina Morabito, autore lo scorso anno del sorprendente disco d’esordio Pouty Lips e ora al lavoro sul nuovo album per Bronson Recordings di cui presenterà alcuni brani in anteprima.

Ma ecco il programma completo giorno per giorno (dal 6 giugno al bagno Hana-Bi) come sempre interamente a ingresso gratuito:

LUNEDÌ 5 GIUGNO
[c/o Molo Dalmazia – Bronson Recording Presents]
Eugenia Post Meridiem (IT)
Trust The Mask (IT)
Sleap-e (IT)

MARTEDÌ 6 GIUGNO
Liv.e (US)
Chupame El Dedo (CO)
Billy Woods (US)
Slauson Malone 1 (US)
So Beast (IT)

MERCOLEDÌ 7 GIUGNO
Pongo (AO/PT)
Nusantara Beat (NL)
Phelimuncasi (SA)
O.(UK)
Archivio Futuro (IT)

GIOVEDÌ 8 GIUGNO
Lankum (IR)
Mabe Fratti (GT/MX)
Rose City Band (US)
Rosali (US)
Dion Lunadon (NZ)
Dj Fitz (UK)

Contributi da 400 a 900 euro per gli sfollati: al via le domande in Bassa Romagna

Dovranno essere consegnate a mano entro il 30 giugno

Il Centro Di Lugo Allagato
Lugo sommersa

L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (quindi Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno) dà il via le domande per il contributo di autonoma sistemazione (il cosiddetto Cas, di cui avevamo già parlato qui): chi ha dovuto lasciare la propria casa e ha trovato un alloggio alternativo, potrà richiederlo al Comune di residenza uno specifico contributo, compilando un apposito modulo entro il termine perentorio del 30 giugno 2023.

La domanda può essere fatta dai nuclei famigliari che risiedevano anagraficamente e dimoravano abitualmente in un’abitazione sgomberata con ordinanza sindacale per gli eventi calamitosi di maggio 2023. L’ordinanza di sgombero può essere dipesa da inagibilità dell’abitazione per ragioni strutturali a seguito di dissesto idrogeologico e/o per carenza dei requisiti igienico-sanitari conseguente alle infiltrazioni d’acqua.

Il contributo spetta al nucleo familiare che provvede autonomamente in via temporanea alla propria sistemazione abitativa alternativa, fino a che non si siano realizzate le condizioni di agibilità per il rientro nell’abitazione e non oltre la scadenza dello stato di emergenza. Il contributo non può essere richiesto qualora le spese per la sistemazione temporanea siano a carico della pubblica amministrazione.

La domanda di contributo deve essere consegnata a mano al Comune dove è collocata l’abitazione sgomberata con ordinanza del sindaco.

Il contributo è di 400 euro mensili per il nucleo con un componente, 500 euro per il nucleo con due componenti, 700 euro per il nucleo con tre componenti, 800 euro per il nucleo con quattro componenti, 900 euro per i nuclei con cinque o più componenti. Il contributo è aumentato 200 euro per ogni componente di età superiore a 65 anni, portatore di handicap o disabile con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%.

Focolai di zanzare per allagamenti, disinfestazioni notturne: ecco come comportarsi

Per tre notti consecutive in diverse zone del comune di Cervia trattamenti straordinari contro la proliferazione delle larve: evitare che gli animali escano, chiudere porte e finestre, proteggere gli orti

Sant'Agata sul Santerno (foto Marco Parollo)L’emergenza maltempo e le conseguenti criticità derivanti dalle recenti inondazioni diffuse sui territori comunali di Cervia stanno determinando, come effetto indotto, vasti focolai di sviluppo larvale di zanzare. Per far fronte a tali criticità, l’amministrazione comunale di Cervia e la società pubblica Azimut stanno intensificando gli interventi di trattamento delle zanzare, programmando anche misure straordinarie (come già fatto dal Comune di Ravenna).

Questo il calendario e le zone:

  • il 30 maggio da mezzanotte alle 6 a Savio, Villa Inferno, Castiglione e Montaletto;
  • il 31 maggio da mezzanotte alle 6 a Pisignano, Cannuzzo, Malva nord, Malva sud, Terme;
  • l’1 giugno dalle 2.30 alle 6 a Milano Marittima, Cervia, Pinarella, Tagliata.

Il Comune raccomanda alcune precauzioni da adottare:

  • Evitare che persone o animali vengano a contatto con l’insetticida irrorato durante il trattamento;
  • Tenere in casa gli animali durante l’intervento ed evitare che escano nelle 3 ore successive;
  • Tenere chiuse porte e finestre negli orari indicati;
  • Rimuovere la biancheria lasciata ad asciugare;
  • Coprire con teli le colture pronte per il consumo;
  • Evitare il consumo di frutta e verdura raccolta dai propri campi almeno per tre giorni oppure assicurarsi di lavare accuratamente tali prodotti.

Oltre alle attività straordinarie proseguono le attività ordinarie di contenimento delle zanzare a livello antilarvale su suolo pubblico, per mezzo di trattamenti larvicidi in tutte le pozzettature presenti in ambito pubblico e trattamenti specifici in ambito naturale.

Prosegue altresì il costante monitoraggio e trattamento preventivo delle infestazioni.

Prevedendo una intensa presenza di zanzare a seguito dei fenomeni alluvionali, al fine di coadiuvare e non vanificare gli interventi in ambito pubblico, si raccomanda la cittadinanza di attuare le prescrizioni già vigenti in ambito privato, come da Ordinanze in vigore. In particolare si raccomanda alla cittadinanza di eseguire un costante trattamento periodico delle proprie aree di competenza, ogni 15 giorni circa, utilizzando il prodotto larvicida distribuito gratuitamente al punto Cervia Informa viale Roma 33 e l’Ufficio di Informazione turistica alla Torre San Michele Via Evangelisti 4, adottando comportamenti preventivi e consapevoli per l’eliminazione e il contenimento delle infestazioni di zanzare.

Al via le iscrizioni (solo telefoniche) per una delle 841 magliette gialle

Torna il progetto del Comune di Ravenna dedicato ai ragazzi dai 14 ai 19 anni

17 09 04 Magliette Gialle Turismo(1)

Torna anche questa estate “Lavori in Comune”, il progetto di volontariato e cittadinanza attiva rivolto a ragazzi e ragazze dai 14 ai 19 anni e promosso dall’assessorato al Decentramento del Comune di Ravenna.

L’iscrizione va fatta telefonicamente a partire da oggi, lunedì 29 maggio, e nelle giornate del 30, 31 maggio e 1 giugno, dalle 14 alle 18. L’orario pomeridiano è stato pensato per permettere ai ragazzi ancora impegnati nella frequenza scolastica di effettuare direttamente l’iscrizione chiamando uno dei sei numeri telefonici operativi: 0544 – 482799 / 482818 / 485540 / 485541 / 485586 / 482708.

Dal 5 giugno le iscrizioni proseguiranno al mattino dalle 9 alle 13 ai numeri: 0544 – 485583 / 482269 / 482271.

Sarà possibile iscriversi a una sola giornata di attività.

La tradizionale consegna delle magliette gialle avverrà venerdì 9 giugno alle 10.30 a palazzo Rasponi, in piazza Kennedy, alla presenza dell’assessora al Decentramento Federica Moschini.

Sono disponibili in totale 841 posti, suddivisi in 85 percorsi ed attività differenziate, sia in città che nel forese. I laboratori toccheranno diverse tematiche di interesse: dalla cura dell’ambiente e degli animali, al ripristino di aree verdi e beni comuni, dalla realizzazione di murales e mosaici per abbellire la città, alla riparazione di biciclette da destinare a finalità sociali, dalla realizzazione di piccoli manufatti, quali bugs hotel o free library, alla redazione di guide informative per ragazzi e di reportage giornalistici sugli eventi cittadini, per finire all’assistenza ai minori impegnati in attività estive e all’accoglienza turistica; quest’ultimo oramai un laboratorio “classico” che contraddistingue il progetto e che è sempre molto richiesto dai potenziali volontari.

I laboratori, della durata di norma di una settimana, dal lunedì al venerdì, avranno inizio a partire dal 12 giugno per terminare il 6 settembre, e richiederanno un impegno di circa quattro ore giornaliere. Non mancano tuttavia le eccezioni, con giornate e orari diversificati e opportunamente segnalati.

La finalità del progetto è quella di offrire ai giovani l’opportunità di dedicare parte dell’estate a progetti di volontariato a favore della comunità, di conoscere e di confrontarsi con il variegato mondo del volontariato, di comprenderne la forte passione, l’impegno ed anche le difficoltà che contraddistinguono la nostra comunità.

Il progetto è sostenuto dalle scuole secondarie di secondo grado e realizzato con il fondamentale apporto di numerosi soggetti del mondo dell’associazionismo locale, Pro Loco, comitati cittadini, dei servizi e del volontariato e ai singoli volontari. Inoltre quest’anno è nata una nuova collaborazione con il Comune di Russi, che propone sul proprio territorio un laboratorio.

L’elenco completo dei laboratori attivati e le istruzioni per le iscrizioni sono disponibili sul sito https://www.comune.ra.it/il-comune/decentramento/, mentre per ogni informazione è disponibile l’indirizzo e-mail magliettegialle@comune.ra.it

 

 

 

 

 

Saccheggiato durante l’alluvione, lo studio medico riapre e offre prestazioni gratis

Il poliambulatorio Astrea è in un quartiere non raggiunto dalle acque ma i ladri hanno sfruttato le interruzioni di corrente elettrica nei momenti più critici per rubare i macchinari

6985 E57C0F6E BE1E 7ABF 54D613DF0000A5FFNon è arrivata l’acqua nella zona di via Piero Della Francesca a Faenza, ma sono arrivati gli sciacalli. Approfittando delle interruzioni di energia elettrica per le alluvioni, che ha messo fuori uso sistemi di allarme di comunicazione, i ladri hanno razziato lo studio medico Astrea di Cerba Healthcare Italia in via Malpighi. Ma in pochi giorni il centro ha reperito nuovi macchinari (tre ecografi di ultima generazione oltre alle strumentazioni per la parte cardiologica e terapia fisica) e ora la struttura è regolarmente in funzione. Non solo: «Abbiamo deciso di svolgere gratuitamente fino alla fine di giugno prelievi, esami di laboratorio, di diagnostica per immagini e anche una serie di visite specialistiche per tutti coloro che ne hanno la necessità», racconta Filippo Bertazzini, amministratore delegato regionale del gruppo Cerba.

Per ottenere le prestazioni gratuite non è richiesto alcun adempimento burocratico, per i residenti in difficoltà nei comuni colpiti dall’alluvione basta prenotarsi (0546 623918, poliambulatorioastreamedical@cerbahealthcare.it) e presentarsi al centro medico con documento di identità e tessera sanitaria fino alla fine di giugno.

«Le parole di conforto e condivisione servono a ben poco – dice Stefano Massaro, ceo di Cerba Healthcare Italia -, solo i fatti concreti contano e sono utili in momenti come questi. La nostra struttura di Faenza, pur vittima del saccheggio è stata più fortunata delle centinaia di altre attività che sono state colpite da acqua e fango. Possiamo pertanto continuare a fare ciò che sappiamo fare meglio: occuparci della salute delle persone».

Alla disponibilità delle strutture si è aggiunta quella di tanti medici che operano nel poliambulatorio di Faenza: «Questo ci ha consentito di allargare il ventaglio delle prestazioni gratuite a una serie di specialità mediche».

Cerba HealthCare Italia è parte di un gruppo internazionale dedicato alla diagnostica ambulatoriale e alle analisi cliniche presente in 16 nazioni, Cerba HealthCare Italia è specializzata nei settori dei laboratori analisi, medicina dello sport, medicina del lavoro, radiologia, poliambulatori e service lab. In Italia è presente in 16 regioni con più di 400 tra centri medici e di prelievo e 34 laboratori. Ogni anno esegue più di 25 milioni di esami e offre i suoi servizi a oltre 6 milioni di pazienti.

Ecco i primi 10 milioni di euro dal Governo, per enti locali e Protezione civile

Il decreto firmato dal commissario Stefano Bonaccini

Gdf Alluvione 4Dall’attività di soccorso e assistenza alla popolazione, ai contributi per l’autonoma sistemazione, passando per i primi interventi di somma urgenza sui corsi d’acqua.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in qualità di Commissario delegato per l’emergenza, ha approvato un primo stralcio del Piano di interventi urgenti  di protezione civile  che  definisce  la destinazione dei primi 10 milioni di euro,  stanziati dal Consiglio dei ministri con la deliberazione dello stato di emergenza, a favore dei  sette territori provinciali colpiti dagli eventi alluvionali del mese di maggio: Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

Cosa stabilisce il decreto

Il decreto firmato dal Commissario per l’emergenza stabilisce che dei 10 milioni di euro a disposizione, 3,1 serviranno a far fronte alle spese sostenute dagli Enti locali per le attività di soccorso e assistenza alla popolazione; 3 milioni rappresentano un primo stanziamento per i Cas, i Contributi per l’autonoma sistemazione, a copertura dei costi sostenuti dai nuclei famigliari che hanno dovuto lasciare la propria abitazione e hanno provveduto autonomamente a reperire un alloggio (vedi dettagli a questo link); 1,2 milioni  sono destinati a rimborsare le spese sostenute dal volontariato di Protezione civile per le attività di  intervento sul territorio.  Infine 2,7 milioni di euro sono rivolti a primi interventi di somma urgenza, realizzati sui corsi d’acqua a seguito del primo evento alluvionale che all’inizio di maggio ha colpito il territorio regionale.

I Comuni possono già chiedere all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale  e la Protezione civile l’anticipazione del 50% dei costi sostenuti, nell’attesa  che venga realizzata una più complessiva ricognizione delle spese sostenute e dei danneggiamenti pubblici.

Da Elodie alla Pausini, da Ligabue a Zucchero: cast all star per gli alluvionati

Il 24 giugno a Reggio Emilia il concerto per sostenere le popolazioni colpite

Elodie
Elodie

Blanco, Elisa, Elodie, Emma, Giorgia Luciano Ligabue, Madame, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Negramaro, Laura Pausini, Max Pezzali, Salmo, Tananai, Zucchero.

È questo il grande cast del 24 giugno al Rcf arena di Reggio Emilia (Campovolo).

Italia loves Romagna, è il grande concerto-evento per sostenere le popolazioni colpite dall’alluvione.

La musica italiana si unisce per raccogliere fondi a sostegno della Romagna e dei suoi abitanti, 11 anni dopo “Italia loves Emilia”, il concerto realizzato nel 2012 per sostenere i terremotati dell’Emilia-Romagna.

I biglietti per “Italia loves Romagna” saranno disponibili in prevendita dalle ore 11 di martedì 30 maggio sui circuiti Vivaticket, TicketOne e Ticketmaster

Ravenna/Cesena, andata e ritorno

Foto Adriano Zanni
Foto Adriano Zanni

Giovedì mattina mi risveglio a Sant’Alberto, a casa dei genitori della mia fidanzata. Il mio paese è evacuato.

Decido di provare a raggiungere l’ufficio e mi metto in macchina intorno alle sette del mattino per provare quella che, scoprirò poco più avanti, sarà una specie di anabasi. La mia azienda è a Longiano, vuol dire 60 chilometri che all’atto pratico diventeranno 75, percorsi in tre ore circa oltrepassando Ravenna, Cesena e zone adiacenti. Forse è incosciente ma bisogna anche fare cose.

Lo stato del Montone è quello a cui sono più direttamente interessato: visto dall’Adriatica è impressionante. Gira voce che stia tornando sotto il livello di guardia ma sembra scorrere a un metro scarso dall’argine. Il Ronco è ancora peggio: mancano tre fili d’erba e Madonna dell’Albero finisce sott’acqua. Le arterie principali sono bloccate, si va su per il Dismano armati di pazienza. A Sant’Andrea in Bagnolo la gente è già fuori dalle case a pulire, usano badili scope e bestemmie che comprendi leggendo i labiali anche se piove ancora e il finestrino resta chiuso. Attraverso il Savio in via Torino, tra Pievesestina e Ronta. Il fiume ha esondato anche lì, ovviamente: c’è fango per terra sul ponte, e una quantità impressionante di cadaveri di animali – nutrie, credo. Escono dalle tane allagate dalla piena e vengono stirate in strada. Conto vittime ignoto.

Il traffico nella mia direzione si snellisce mentre attraverso la prima zona commerciale di Cesena, a ridosso del centro Coming. E lì trovo ad attendermi qualcosa che non so gestire bene dal punto di vista emotivo, una sorta di blue pill involontaria, il futuro possibile di un’estate che pensavamo avremmo passato in bolgia. Il primo gigantesco cartello è alle porte dell’area urbana di Cesena: il 6 luglio gli Europe suoneranno a Ferrara. Nella foto sono in fila, hanno uno sguardo truce e motivato che sembra compensare in determinazione quello che hanno perso in età anagrafica. Parte in testa la canzoncina. Questi giorni è tutto un final countdown: quanti centimetri all’esondazione, quanti metri cubi fuoriusciti dove, quante persone esodate per quanto tempo.

Più avanti altri concerti, tutti sui tabelloni: Articolo 31 e Mr. Rain tra quelli che ricordo, e poi le affissioni commerciali: macchine nuove di zecca (serviranno), palestre per scaricare lo stress (servirà), promozioni sugli elettrodomestici (serviranno). Sui condizionatori c’è una bella occasione.

Intanto sui social sta montando una polemica, ed essendo i social è già diventato un mezzo romanzo di cappa e spada. Stasera Springsteen suonerà a Ferrara, s’è deciso. Stanno tutti a raccogliersi perché è importante in questo momento prendersi un attimo per cantare insieme, o a starnazzare perché l’avidità degli affaristi che pensano solo ai soldi e bla bla bla. Il giorno dopo il livello del dibattito si sarà abbassato ancora, rasentando l’idiozia: Bruce Springsteen non ha detto niente/Bruce Springsteen avrebbe potuto dire qualcosa/Bruce Springsteen non sapeva. Colpevolisti e innocentisti. Era già tutto successo. In questi casi la gente che parla con un briciolo di cognizione di causa preferisce star zitta, e questa di per sé vale come opinione.

Cesena ha già ricominciato ad esistere, intanto. Ci sono bar aperti, parrucchieri aperti, concessionarie con le auto fuori e ditte di trasporti che s’arrabattano per svicolare in mezzo ai blocchi del traffico. I supermercati vendono la roba che è rimasta sugli scaffali, la gente spezza i turni o rimedia mezza giornata di ferie per andare a spalare intorno al Savio.

Il pomeriggio, al ritorno, andrà peggio. Sul Dismano ci sono altre fuoriuscite, roba che al mattino non c’era più; la gente sta ancora spalando e bestemmiando, gli automobilisti procedono a passo d’uomo. Ci sono cartelli scritti a mano dalle aziende agricole che vendono direttamente i loro prodotti, FAVA PISELLI FRAGOLE CILIEGE (nei cartelli è sempre scritto senza i). Poco dopo inizia un lago articiale dove prima c’era un campo, le case sono sommerse. C’è una strana quiete nell’aria, sembra la laguna di Venezia. Arrivo a Ravenna, taglio da Madonna dell’Albero. Gli argini del Ronco e del Montone hanno tenuto per non so quale miracolo, il livello idrometrico è tornato arancione, si può rientrare in casa. Adesso ci sistemiamo e poi ci mettiamo per strada ad aiutare, penso. Ma per Ravenna stanno iniziando i giorni peggiori. Quelli in cui la Guardia Costiera viene a suonarti il campanello e ti dice che devi rievacuare, e che devi farlo in gran fretta. Quelli in cui s’imparano nomi di canali che non sapevi manco esistessero e oggi minacciano di entrare nel soggiorno di casa tua. E poi c’è da fare un giro al PalaCosta per capire come funziona l’ospitalità, e un giro per capire quali vie sono rimaste aperte per andare dove, altri supermercati coi banchi verdura spaccati in due, gelaterie aperte a mezzo chilometro dal disastro, e un amico che ti chiama e dice che sei il benvenuto a casa sua per la notte. Poche macchine in giro, tanti mezzi di soccorso.

Gira voce che il Cinemacity sia sommerso – non è vero, ma il punto d’accoglienza non c’è più. I cartelli dei film sono rimasti appesi, credo. Fa tutto un po’ Nuovo Cinema Paradiso.

Dietro ogni vetrina aperta o chiusa c’è una storia diversa, una scelta o una necessità, qualcosa che magari è successo a trenta chilometri da qui e ridisegna il territorio. Pezzi di strada che continuano a comparire e scomparire dalla mappa – se nessuno la percorre, una strada esiste ancora? Prima o poi passa, immagino.

Il lunedì alla Fornace Zarattini è ancora piena d’acqua, la supercie riflette il sole con un bel tono blu-verdastro (gasolio, credo).

* Francesco Farabegoli, cesenate trapiantato a Ravenna, scrive o ha scritto su riviste culturali come Vice, Rumore, Esquire, Prismo, Il tascabile, Not

A Conselice sempre meno acqua. E a Lavezzola ripartono le attività

La sindaca Pula chiede però ancora la massima attenzione. «Ancora per qualche giorno si potrà accedere alle abitazioni solo di giorno»

Conselice 23 Maggio
Foto da Conselice pubblicata da Emilia Romagna Meteo il 23 maggio

La situazione a Conselice migliora finalmente a vista d’occhio e si riduce sempre di più la zona residenziale e produttiva ancora allagata, oggetto nei giorni scorsi di una nuova ordinanza di evacuazione per ragioni igienico-sanitarie.

Insieme all’acqua per le prossime ore è prevista una riduzione anche delle misure restrittive che ad oggi non permettono l’accesso alle aree urbane, per consentire a coloro che hanno lasciato le abitazioni, ora in zone asciutte, di iniziare le operazioni di sgombero e pulizia.

«Ancora con la massima attenzione – specifica la sindaca Paola Pula – ricordo che le ultime misure messe in atto insieme ad Ausl sottolineavano un rischio potenziale di carattere sanitario, a causa dell’acqua stagnante da molti giorni e ovviamente sporca. Comprensibilmente c’è molta voglia di iniziare a pulire e asciugare le abitazioni e le attività che ora sono asciutte, ma bisogna continuare a prestare attenzione e utilizzare sistemi Dpi adeguati quali guanti e stivali. Per questo motivo ancora per qualche giorno sarà possibile accedere alle abitazioni solo di giorno per iniziare il ripristino (pulizia, sanificazione…) e si rimanda anche alle indicazioni diffuse da Ausl e Regione Emilia-Romagna contenenti le prime indicazioni e norme di comportamento per i cittadini residenti nelle zone alluvionate e per i volontari coinvolti».

Sono in corso di analisi e ripristino anche le criticità derivate dalla rete fognaria, anch’essa danneggiata dall’alluvione, che permetterà di avviare progressivamente gli svuotamenti di cantine e piani interrati che ora non è ancora possibile svuotare.

Prosegue inoltre il piano di raccolta dei rifiuti da parte di Hera che oggi ha ulteriormente potenziato il servizio per liberare il più velocemente possibile le strade dai rifiuti ingombranti già pronti per essere portati via. A questo proposito si ricorda di esporre i rifiuti lontano dai muri e dalle auto per consentire ai mezzi di raccolta di operare in sicurezza.

Buone notizie anche per Lavezzola che, se pur ancora con la massima cautela, potrà riavviare progressivamente le attività già a partire da domani. «Si allenta infatti il pericolo derivato da una potenziale compromissione del Destra Reno, che resta un sorvegliato speciale, ma che ha ormai raggiunto livelli tali che in caso di necessità produrrebbe un allagamento statico, lento e progressivo, tale da permettere un allontanamento delle persone – prosegue la sindaca – ieri ho incontrato gli imprenditori di Lavezzola e abbiamo condiviso la possibilità di aprire le attività già a partire da domani, 29 maggio, prevedendo piano speditivo di evacuazione in caso di necessità. La collaborazione tra la comunità, il Comune, il Consorzio di Bonifica è massima per garantire che tutto il territorio conselicese inizi al più presto una fase due, che sarà anch’essa difficile e faticosa, ma che porta con sé la prospettiva di superare questa lunga fase di stallo che ci siamo trovati ad affrontare».

«Tantissime anche le dimostrazioni di solidarietà che stanno arrivando da tutta Italia e oltre – conclude – volontari, associazioni, Comuni vicini e lontani si stanno stringendo attorno alla nostra comunità e ci aiuteranno a rimetterci in piedi. Solo in questi ultimi due giorni ci hanno raggiunto il sindaco di Coriano (Rimini), una delegazione di Santena (Torino) e dei Comuni di Govone e Guarene (Cuneo) con materiali, prodotti per la pulizia e la sanificazione, aiuto e sostegno. A loro e alle numerose persone che sono venute e verranno ad aiutarci».

Mare, il primo controllo delle acque sarà effettuato il 30 maggio

Sono 98 i punti di monitoraggio. La stagione inzia ufficialmente il 2 giugno

Foce Lamone Marina Romea

Come ogni anno, al via i controlli della qualità delle acque di balneazione sul litorale emiliano-romagnolo.

Per la stagione balneare 2023 – che inizia ufficialmente il 2 giugno in corrispondenza dell’avvio dell’attività di salvamento –  il primo campionamento sarà effettuato il 30 maggio, ne seguiranno altri due entro il mese di settembre.

Il monitoraggio delle acque di balneazione è affidato ad Arpae Emilia-Romagna, che effettua il  prelievo dei campioni e le analisi microbiologiche al Laboratorio della Struttura Oceanografica Daphne di Cesenatico.

I campionamenti sono effettuati secondo il programma di monitoraggio stabilito dalla Regione Emilia-Romagna e trasmesso al Ministero della Salute e alla Commissione Ue, prima dell’inizio della stagione balneare.

I 98 punti di monitoraggio per le acque di balneazione lungo il litorale dell’Emilia-Romagna, sono fissati dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento.

Un contributo da 400 a 900 euro al mese per chi ha dovuto abbandonare casa

Arriva il Cas. Domande entro il 30 giugno al Comune di riferimento

Gdf Alluvione 5

I cittadini che hanno dovuto abbandonare le proprie case per gli eventi che hanno colpito l’Emilia-Romagna da inizio maggio e che hanno trovato un alloggio alternativo (ad esempio presso parenti o amici, oppure in roulotte e camper) possono chiedere il contributo di autonoma sistemazione (Cas).

È quanto prevede il decreto firmato dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, in qualità di Commissario delegato per l’emergenza.

«Parte con questo provvedimento il sostegno attivo alla popolazione, dopo le misure d’emergenza messe in capo nei giorni scorsi per la prima assistenza. In considerazione della vastità e complessità dell’evento, in accordo coi sindaci e il Dipartimento nazionale di Protezione civile, abbiamo lavorato per sburocratizzare al massimo le procedure, contenere i tempi di istruttoria e pagamenti, cadenzare trimestralmente le erogazioni (anziché su base semestrale, come da prassi) – sottolinea Bonaccini –. Chiunque abbia suo malgrado dovuto lasciare la propria abitazione sarà sostenuto per tutto il tempo necessario. In queste ore, poi, stiamo lavorando per avviare, già entro la metà della settimana, la ricognizione puntuale dei danni, sempre a partire dalle abitazioni: è prioritario non solo garantire a tutte le famiglie gli strumenti per una rapida e completa quantificazione dei danni subiti, ma al tempo stesso attivare prime misure di ristoro, in attesa che il Governo condivida con noi un piano organico e soddisfacente di indennizzi per famiglie e imprese. Già nella giornata di lunedì ci confronteremo con i sindaci anche su questo e attiveremo uno strumento che vogliamo il più semplice e veloce possibile».

Per presentare domanda è necessario avere la residenza anagrafica e la dimora abituale nell’abitazione sgomberata alla data di inizio degli eventi calamitosi (1° maggio) come risulta dal certificato storico dello stato di famiglia (non domicilio).

La domanda va presentata entro il 30 giugno su un apposito modulo presso il Comune dove si trova la casa sgomberata e può essere consegnata a mano o spedita tramite raccomandata.

Gli importi previsti al mese sono di 400 euro per nuclei famigliari composti da una sola persona, 500 euro per 2 persone, 700 per 3, 800 per 4 e 900 per nuclei di 5 o più persone.

Contributo che viene aumentato di 200 euro per ogni componente del nucleo familiare che, sempre a far data dal 1° maggio, sia di età superiore a 65 anni, oppure sia una persona con disabilità o con invalidità non inferiore al 67%.

Il contributo è ridotto per il periodo inferiore al mese (dividendo l’importo mensile per il numero dei giorni del mese di riferimento moltiplicato per i giorni di mancata fruibilità dall’abitazione). Ed è concesso a partire dalla data di ordinanza di sgombero o, se antecedente, dalla data di effettiva evacuazione dichiarata da chi fa richiesta e confermata dall’amministrazione comunale con un’apposita attestazione.

I soldi vengono erogati fino alla revoca dell’ordinanza di sgombero, oppure fino a che non si siano realizzate le condizioni di agibilità per il rientro in casa o, infine, fino a che si sia provveduto ad altra sistemazione stabile e comunque non oltre la scadenza dello stato di emergenza.

I Comuni o loro Unioni trasmettono all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile l’elenco riepilogativo delle domande arrivate insieme alla richiesta di trasferimento delle risorse in base a questo calendario: entro il 5 agosto per il periodo maggio-luglio; entro il 5 novembre per il periodo agosto-ottobre; entro il 5 febbraio 2024, per il periodo novembre-gennaio; entro il 5 maggio 2024 per il periodo febbraio-aprile. Comuni o Unioni provvederanno trimestralmente ad erogare il contributo ai nuclei famigliari.

Ravenna torna a vincere uno scudetto di pallavolo

La Consar Under 19 è campione d’Italia. Battuta Trento in finale. Bovolenta Mvp

Consar Ravenna Campione Italia 2023 Under 19

Ravenna torna a vincere uno scudetto di pallavolo. I ragazzi della Consar, infatti, si sono laureati campioni italiani Under 19 al termine delle fasi nazionali che si sono svolte nel weekend nel Cilento.

Ravenna ha battuto 3-1 il Trentino Volley, con Alessandro Bovolenta che è stato premiato come Mvp della manifestazione. Il premio per il miglior libero è andato invece al ravennate Orto.

L’allenatore della Consar Francesco Guarnieri ha ricordato le difficoltà di questi giorni: «Voglio fare i complimenti a questi ragazzi che hanno giocato un torneo fantastico. Nell’ultimo periodo per le note vicende legate all’alluvione è stata dura per noi. Per diversi giorni siamo stati costretti a fare anche un’ora di macchina per trovare una palestra disponibile».

Era dal 2000 che Ravenna non vinceva un titolo italiano di categoria: all’epoca fu l’Under 16. Per i più grandi, il titolo tricolore era ancora più datato: l’Under 18 della stagione 1993/94. Quello di oggi è lo scudetto numero 12 in un albo d’oro aperto nel ‘63/64 con la Robur.

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