lunedì
14 Luglio 2025

Nel quartiere Alberti un punto di raccolta beni di prima necessità per gli sfollati

Aperto sotto i portici di piazza Bernini

Museo Classis Sfollati Alluvione
Il Museo Classis allestito come hub di accoglienza per gli evacuati

Allestito nel quartiere Alberti a Ravenna, sotto i portici di piazza Bernini, un punto di raccolta per i beni di prima necessità da distribuire a chi è stato evacuato o ha subito danni alle abitazioni.

Aperto a partire dalle 11 di oggi, giovedì 18 maggio.

I beni richiesti sono coperte, lenzuola, piatti, sapone per le mani, guanti, prodotti per pulire i bagni, carta igienica, succhi di frutta, omogeneizzati…

L’iniziativa si svolge in collaborazione con l’associazione Cuore e Territorio, i cui volontari provvederanno a distribuire i beni raccolti alle persone evacuate dalle proprie abitazioni, che sono ospiti delle varie aree di accoglienza organizzate dal Comune in diverse parti della città.

Mirabilandia chiude a causa del maltempo

Il parco non aprirà venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 maggio

MirabilandiaA causa del forte maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna negli ultimi giorni, Mirabilandia questa settimana rimarrà chiuso.

Il parco divertimenti non aprirà nei tre giorni di apertura previsti dal calendario primaverile: venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 maggio.

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.mirabilandia.it.

Aggiornamento sulla riapertura di Mirabilandia

Come abbiamo annunciato nell’articolo “L’aiuto di Mirabilandia agli alluvionati con i biglietti venduti online nel weekend“, il parco giochi di Ravenna Mirabilandia riaprirà regolarmente venerdì 26 maggio.

Nuovi allagamenti in Bassa Romagna: cittadini disperati a Sant’Agata sul Santerno

Segnalazioni su “Chi l’ha visto?”. E la foto della ferrovia diventa virale…

Treni Santagata SanternoSituazione sempre più critica in Bassa Romagna, dove nuovi allagamenti si sono registrati dal tardo pomeriggio di mercoledì tra Lavezzola, Cotignola (dove si è allagato anche l’ospedale privato Maria Cecilia) e il Lughese.

Drammatica in particolare la situazione a Sant’Agata sul Santerno dove ci sono persone che hanno aspettando per quasi 20 ore i soccorsi. Altre non sono raggiungibili, con i famigliari che si sono rivolti anche a “Chi l’ha visto?”.

Intanto sta facendo il giro del web, sempre da Sant’Agata sul Santerno, la foto postata su Emilia Romagna Meteo della ferrovia danneggiata.

Via libera dal Governo al blocco dei mutui per i cittadini colpiti dall’alluvione

La Regione chiede provvedimenti di urgenza per famiglie, lavoratori e imprese

Castel Bolognese Alluvione 17 Maggio«Stiamo lavorando con il Governo affinché siano varati i provvedimenti di urgenza che, in tempi brevi, possano venire incontro alle esigenze delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese. Devono essere previste anche specifiche moratorie, come il rinvio dei termini per gli obblighi di natura contributiva, fiscale, previdenziale».

Lo ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel corso dell’incontro con le forze economiche e sociali sulla drammatica situazione maltempo in corso in Emilia-Romagna e le interlocuzioni con il Governo per la ripartenza e per la ricostruzione.

Il contatto con l’Esecutivo nazionale è costante anche per avere nel più breve tempo possibile la decretazione di urgenza indispensabile per popolazioni, imprese e strutture pubbliche colpite.

E una prima misura, ha annunciato il Governo, ha già avuto l’autorizzazione per essere formalizzata: il differimento delle rate dei mutui.

All’incontro hanno partecipato il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, e gli assessori regionali Vincenzo Colla (Sviluppo economico e lavoro), Paolo Calvano (Bilancio), Andrea Corsini (Turismo e infrastrutture), Alessio Mammi (Agricoltura).

«Sulla scorta anche delle esperienze che abbiamo già maturato in passato – ha spiegato il presidente Bonaccini – sappiamo che un piano di ricostruzione ha bisogno di poter contare su una corretta impostazione già in fase di emergenza. Occorre certamente mettere in moto gli strumenti ordinari, ma occorre anche definire quelli straordinari, proprio perché siamo di fronte ad un evento di enorme rilevanza. Perché le risorse messe a disposizione ‘in urgenza’ sono ovviamente insufficienti per far fronte ad una calamità di questa natura. E anche su questo è urgente ragionare con il Governo. Infine, deve essere chiaro che il piano della ricostruzione dovrà comprendere anche le risorse necessarie per la messa in sicurezza del territorio».

Le cose da fare

Nel corso dell’incontro è stato tracciato il percorso relativo alle azioni da mettere in campo. Il primo punto è rimettere in sicurezza nel più breve tempo possibile le comunità, il territorio e le attività produttive.

Il secondo è quello di definire un piano di ristori economici, sia per le famiglie che per le imprese.

Il terzo punto è affrontare un piano della ricostruzione che tenga conto delle infrastrutture da ripristinare e della messa in sicurezza del territorio.

Per fare questo occorrono risorse straordinarie, dato che si sta affrontando una situazione complessa e gravissima, che ha avuto origine già ai primi di maggio, con danni da maltempo stimabili in quasi un miliardo di euro solo in quella fase. A cui aggiungere i nuovi, ingentissimi.

Per un rapido ripristino della attività produttive la Regione ha già avviato una interlocuzione per verificare la possibilità di derogare alle norme europee sugli ‘aiuti di Stato’: un regime non stringente, è stato sottolineato, sarebbe fondamentale per accelerare il ripristino delle infrastrutture produttive.

In favore dei lavoratori – oltre agli ordinari strumenti e agli ammortizzatori sociali – al Governo è stata chiesta anche una misura specifica per quelli avventizi impiegati nell’agricoltura, sul modello di quelli adottati in occasione dell’influenza aviaria.

Agricoltura, è stato ricordato, che è stata colpita da un evento che ha ripercussioni sul piano nazionale, visto a che è stato colpito il cuore agroalimentare del Paese. A questo proposito, sono state richieste deroghe rispetto agli impegni legati alla Politica agricola comunitaria.

Sul fronte bancario, Abi estenderà anche alla provincia di Rimini il blocco dei mutui riconosciuto nelle scorse settimane per le aziende colpite dal maltempo di inizio maggio (Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna).

Romagna Acque: «Circolano fake news sulla Diga di Ridracoli»

La situazione idropotabile è sotto controllo, secondo il presidente Bernabè

RidracoliIn questa drammatica fase di emergenza, nelle ultime ore sta circolando una falsa notizia secondo la quale la Diga di Ridracoli “è stata aperta” e “arriverà un’onda di un metro e mezzo nei fiumi”.

«Non so da dove sia partita una fake news di questa portata, in una situazione già difficilissima – esordisce il presidente di Romagna Acque Tonino Bernabè -: ma non c’è assolutamente nulla di vero. La diga è da qualche giorno in situazione di sfioro, ma assolutamente controllata. Non aggiungiamo preoccupazioni a quanto già la popolazione romagnola sta già vivendo».

Per quanto riguarda invece la situazione idropotabile delle varie località, Romagna Acque garantisce il totale controllo della qualità della risorsa in termini di potabilità. «Dal punto di vista della consegna, è possibile che sia noi, per effetto di disagi e disservizi legati all’emergenza sugli impianti, sia il gestore del servizio idrico integrato, per quanto riguarda la distribuzione alle utenze, possiamo registrare situazioni localizzate in cui si presentino problemi di distribuzione: stiamo tutti lavorando alacremente per ridurre i disagi e riportare la situazione al livello di normalità, cercando di garantire al più presto la messa in sicurezza di eventuali anomalie».

Per quanto riguarda Ravenna, all’impianto Standiana per prevenire possibili allagamenti sono state effettuate pannellature sugli ingressi dei locali sollevamento, filtri a carbone e cabine elettriche. È chiusa la strada di accesso all’impianto.

Dall’Esp Ravenna a Porto Fuori evacuazioni in corso

Preoccupa il Montone. Punti di accoglienza al Classis e al Cinemacity

Centro Commerciale Esp Ravenna Evacuato 17 maggio

È stato evacuato poco dopo le 13 il centro commerciale Esp, alle porte di Ravenna.

A preoccupare è l’argine del fiume Montone, in zona Viale Alberti.

L’ordine di evacuazione del Comune di Ravenna riguarda anche la popolazione e le aziende di Madonna dell’Albero, Ponte Nuovo e case sparse lungo la Marabina fino a Lido di Dante: le persone si devono recare all’area di accoglienza allestita al museo Classis di Classe, in via Classense 29.

Un altro ordine di evacuazione è stato poi emanato per via Galilei e viale Newton nella zona adiacente ai Fiumi Uniti in direzione nord fino allo scolo Lama; zona via Antica Milizia dal canale Lama fino alla rotonda Germania; Borgo Montone; Porto Fuori nella parte compresa fra via Stradone e via Bonifica da una parte e i Fiumi Uniti dall’altra: le persone in questo caso devono andare all’area di accoglienza allestita al Cinemacity in via Secondo Bini 7 a Ravenna.

Chi si trova nelle aree limitrofe a tutte quante le zone elencate, ad esempio a Lido di Dante e nella porzione di Classe tra via Romea Vecchia e via Marabina, e per qualsiasi motivo non si sentisse sicuro può comunque andare nell’area di accoglienza a lui più vicina.

[AGGIORNAMENTO] Disposta anche l’evacuazione dell’abitato di Fosso Ghiaia.

Per chi non dispone di luoghi dove riparare, sono stati istituiti i seguenti punti di accoglienza, presidiati da apposito personale e attrezzati per offrire vitto e alloggio:

–         Istituto tecnico industriale statale Nullo Baldini, Ravenna, via Marconi 2

–         Scuola primaria Campagnoni, San Pietro in Campiano, viale 2 giugno 1946

–         Cinemacity, Ravenna, via Secondo Bini 7

–         Museo Classis, Classe, via Classense 29

–         PalaCosta, Ravenna, piazza Caduti sul Lavoro 13

 

 

 

 

L’appello dei sindaci al ministro: «Inviare in Romagna ogni risorsa disponibile»

De Pascale e Lattuca: «Quello fatto finora non basta. La situazione rischia di essere in ulteriore peggioramento»

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I presidenti delle Province di Ravenna e di Forlì-Cesena, rispettivamente Michele de Pascale ed Enzo Lattuca, lanciano un appello congiunto.

«Grazie allo Stato e alla Regione per quanto fatto fin qui, grazie agli uomini e alle donne venute finora, ma purtroppo al momento non basta – scrivono i due sindaci -. La situazione è tuttora tragica e rischia di essere in ulteriore peggioramento nelle prossime ore. Abbiamo chiesto al Ministro Piantedosi che venga inviata in Romagna ogni risorsa umana disponibile, ogni mezzo, elicottero, natante che possa essere reperito. Indennizzeremo, ricostruiremo ma ora la priorità rimane mettere in sicurezza le persone e la Romagna, che nella sua storia ha sempre aiutato tutti, ora ha davvero bisogno di aiuto».

Maltempo, c’è una vittima anche in provincia. Trovato un corpo in un’auto sommersa

Tra Solarolo e Castel Bolognese. Sono sei i morti complessivi registrati in Romagna

Castel Bolognese 17 Maggio

Aggiornamento del 18 maggio: la prefettura di Ravenna smentisce il decesso citato in questo articolo.

C’è una vittima del maltempo anche in provincia di Ravenna. Si tratta di una persona individuata in una macchina sommersa dall’acqua, ancora non identificata, tra Solarolo e Castel Bolognese.

Lo ha confermato all’Adnkronos il prefetto Castrese De Rosa.

Complessivamente sono sei i morti – citiamo l’agenzia. Nella tarda mattinata di oggi (17 maggio) sono stati ritrovati, dai sommozzatori dei carabinieri, i due corpi senza vita di un uomo e una donna, in via Padulli nel quartiere Cava a Forlì. Come fa sapere la prefettura le due vittime erano tra i dispersi segnalati nelle scorse ore.

Un uomo di circa 70 anni è stato recuperato stamattina presto senza vita dai vigili del fuoco a Ronta di Cesena, in via Masiera. La moglie risulta ancora dispersa.

Già nella notte si era registrata a Forlì un’altra vittima del maltempo. Durante le operazioni di salvataggio di una famiglia, in via Firenze nel quartiere Romiti, colpito dall’esondazione del fiume Montone i carabinieri del Comando provinciale di Forli-Cesena hanno salvato una donna che chiedeva aiuto dal balcone dell’abitazione. I militari hanno poi fatto ingresso nell’edificio per mettere in salvo anche il marito, ma l’uomo era già privo di vita nel piano sottostante dell’abitazione allagato.

Un’altra vittima dell’alluvione, che ha colpito l’Emilia Romagna, si registra a Cesenatico. Il corpo, a quanto si apprende, è stato trovato sulla spiaggia, probabilmente portato dal mare. Dalle prime informazioni, si tratterebbe di una persona di origine tedesca.

Crollata una parte di una casa vicino alla rottura dell’argine del fiume Santerno

La breccia nella sponda del corso d’acqua tra Ca’ di Lugo e San Lorenzo è arrivata dopo che il Comune aveva disposto le evacuazioni

Schermata 2023 05 17 Alle 12.27.42La rottura dell’argine destro del fiume Santerno nel comune di Lugo, nel punto in cui costeggia via Fiumazzo tra le frazioni di Ca’ di Lugo e San Lorenzo, ha causato il crollo parziale di una abitazione. Il cedimento della sponda del corso d’acqua è arrivato nella serata di ieri, 16 maggio, il crollo dell’edificio è arrivato nella mattinata odierna.

Non è noto se la casa fosse abitata, anche se un video girato nei pressi mostra la presenza di arredi all’interno. Le autorità locali non segnalano persone ferite. Già prima che l’argine crollasse, il Comune aveva disposto l’evacuazione dei due abitati con l’invio sul posto del personale della protezione civile e l’assessora Veronica Valmori.

Il crollo dell’argine ha formato una sorta di sbarramento nell’alveo del fiume a valle della breccia e ha quasi completamente deviato il corso dell’acqua fuori dall’alveo.

L’elenco delle strade statali e provinciali chiuse per allagamenti in Emilia-Romagna

In provincia di Ravenna le interruzioni riguardano l’Adriatica a Fosso Ghiaia e la Ravegnana a Coccolia

WhatsApp Image 2023 05 16 At 18.50.31Lo straripamento di fiumi e corsi d’acqua per tracimazione o per crollo di argini sta rendendo necessaria la chiusura al traffico di diverse strade in provincia di Ravenna e nel resto della regione Emilia-Romagna per allagamenti. L’Anas ha fatto il punto delle chiusure alle 11 del 17 maggio.

La strada statale 9 “via Emilia” a Castelbolognese (RA), al km 67,700 è chiusa al traffico – in via precauzionale – per rischio esondazione del fiume Senio; il traffico viene deviato sulla viabilità secondaria come da indicazioni in loco. La strada statale 9 è altresì chiusa al traffico a Gambettola (FC), tra il km 20,200 ed il km 19,800 per innalzamento del livello idrometrico del torrente Rigossa; il percorso alternativo prevede la deviazione sulla viabilità locale. E’ inoltre disposta al chiusura nei pressi dal km 128,500 al km 130,300 a Valsamoggia (BO).

Permane la chiusura al traffico, in via precauzionale, della strada statale 253 bis “Trasversale di Pianura” nel territorio di Budrio (BO) tra il km 30,400 ed il km 36,770 per rischio esondazione del fiume Gaiana, con deviazione del traffico come da indicazioni in loco.

Per innalzamento del livello del corso d’acqua Fossatone, nell’omonima frazione in provincia di Bologna, è stata disposta la chiusura al traffico della strada statale 253 “San Vitale” dal km 17 al km 22,360 con deviazione del traffico sulla viabilità secondaria.

La strada statale 16 “Adriatica” è chiusa al traffico, in via precauzionale, per rischio esondazione del fiume Marecchia nei pressi del km 201 a Rimini e nei pressi del km 160,276 dove passa il fiume Fosso Ghiaia a Ravenna. Anche in queste occasioni il traffico viene deviato sulla viabilità secondaria, come da indicazioni in loco.

Per allagamento è stata disposta la chiusura della strada statale 67 “Tosco Romagnola” a Coccolia (Ra) dal km 201 al km 197,400 con percorso alternativo su viabilità secondaria.

Nella città metropolitana di Bologna è altresì attiva la chiusura al traffico, per rischio di esondazione del fiume Savena, la strada statale 65 bis “Fondovalle Savena” a Pianoro tra il km 0,500 ed il km 2,500.

A Cesena per allagamento della sede stradale  è chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, la strada statale 726 “Secante di Cesena” dallo svincolo n.3 (km 26,700) allo svincolo n.5 (km 31,200) ed è inoltre chiuso al traffico lo svincolo n.6, per chi viaggia in direzione Roma.

La strada statale 71 “Umbro Casentinese Romagnola” è chiusa al traffico – per frane e smottamenti – dal km 226,800 al km 233,400 nei comuni di Sarsina e Quarto con deviazione del traffico sulla SS3 bis (E45).

Lungo la strada statale 67 “Tosco Romagnola” nel comune di Portico e San Benedetto (FC), per frana è disposta la chiusura al traffico nei pressi del km 146,700, del km 148 e nei pressi del km 154,400; la SS67 è inoltre chiusa al traffico nei pressi del km 154,400 e – per presenza di alberi in carreggiata – al km 163,800 a Rocca San Casciano (FC). A Dovadola, per frane, la SS 67 è altresì chiusa nei pressi del km 168,600 e del km 170,400.

La strada statale 65 “della Futa”, nella città metropolitana di Bologna, a causa della presenza di frane e smottamenti è chiusa al traffico dal km 76,400 al km 72,600 nel comune di Loiano, nei pressi del km 84 in comune di Livergnano e al km 86,250 a Pianoro.

Infine, a Marzabotto (BO) è chiusa al traffico, per smottamento, la strada statale 64“Porrettana” nei pressi del km 70,500 con deviazione del traffico sulla viabilità locale.

Per alleggerire il traffico e facilitare le operazioni di soccorso nelle aree colpite dall’emergenza maltempo, su disposizione della Prefettura di Forlì Cesena, Anas ha temporaneamente istituito il divieto di transito ai mezzi pesanti sulla la strada statale 3 bis “Tiberina” (E45) tra Sansepolcro (AR) e Ravenna. In alternativa è possibile utilizzare l’autostrada A1. I mezzi pesanti sulla E45 in direzione nord sono deviati con uscita obbligatoria a Sansepolcro e prosecuzione sulla SS73 in direzione Arezzo/A1.

Allagata anche l’autostrada, chiuse la Dir e l’A14 tra Bologna e Cesena

Traffico nel caos, salvataggi in elicottero

Autostrada A14
L’autostrada sommersa

Gli allagamenti hanno coinvolto anche l’autostrada.

Nella mattinata di oggi le esondazioni dei fiumi hanno reso impercorribile prima la diramazione per Ravenna e poi l’A14, nel tratto da Bologna fino a Cesena Nord, in direzione sud.

Il traffico è andato completamente in tilt e si registrano anche salvataggi con l’elicottero.

«È stata la notte più brutta della storia della provincia di Ravenna»

De Pascale: «Quadro tragico, danni indescrivibili». Il ministro: «Bisogna rivedere tutto il territorio»

WhatsApp Image 2023 05 16 At 18.50.34«Un quadro tragico, è stata la giornata e la notte più brutta della storia della provincia di Ravenna». Lo ha dichiarato il sindaco e presidente della Provincia, Michele de Pascale, a 24 Mattino su Radio 24.

«Tutti i comuni sono stati colpiti – ha continuato -, i danni sono indescrivibili. Stiamo combattendo, la situazione è difficile, parlo per Ravenna, fiume Ronco, Montone, Savio, Lamone. Tutti fiumi con livelli di piena senza precedenti, argini già provati dagli eventi nei giorni scorsi e crolli riarginali in diversi punti. Abbiamo evacuato preventivamente centinaia di persone in tre hub, volontari che si sono uniti nella notte svegliandosi venendo volontariamente in comune a darci una mano. La partita purtroppo è ancora aperta, e si rischia ancora di avere molti danni perché l’evento meteorico andrà avanti per tutta la giornata di oggi (mercoledì 17 maggio, ndr)».

Sempre su 24 Mattino, il ministro Nello Musumeci ha parlato di 5mila persone evacuate in regione. «Tutto quello che andava fatto è stato fatto, 6 colonne mobili regionali sono presenti in Emilia-Romagna, circa 5 mila sono le persone evacuate alcune per prevenzione altre per evacuazione coatta altre volontaria. Ma potrebbero anche essere di più. Siamo pronti a intervenire come governo. Già abbiamo deliberato 10 milioni per le prime spese e le prime urgenze. Poi va fatta una ricognizione attenta sugli argini da ricostruire e il sistema idraulico da modificare».

«Bisogna rivedere tutto il territorio – ha continuato il ministro -, l’antropizzazione ha determinato un concorso di responsabilità. È un lavoro serio, affidato essenzialmente alle Regioni per il quale serviranno diversi milioni di euro, serve un impegno di spesa straordinario. Non esiste in Italia un territorio a rischio zero, gli alvei vanno tenuti costantemente puliti. Spero ci sia una nuova coscienza civica, non abbiamo più alibi».

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