mercoledì
27 Agosto 2025

Una legge regionale per attrarre talenti dall’estero e riprendere i cervelli in fuga

L’Emilia-Romagna ha approvato un pacchetto di misure con uno stanziamento di diversi milioni di euro per puntare sull’innovazione e i giovani

Person Holding Laboratory Flask 2280571Agevolazioni alle imprese che assumono giovani che rientrano dall’estero o interessati a lavorare o fare ricerca in Emilia-Romagna; percorsi formativi personalizzati; percorsi di specializzazione e qualificazione attraverso una rete di master in strutture e scuole di alta formazione; pacchetti di servizi di welfare (nidi, scuole, alloggi, conciliazione dei tempi di vita e lavoro) per i giovani e le loro famiglie. Sono queste le misure principali della legge appena approvata nel consiglio regionale dell’Emilia-Romagna per attrarre e trattenere giovani talenti o richiamare in patria i cosiddetti cervelli in fuga.

La legge porta la firma della giunta Bonaccini ed è la prima del genere nel panorama nazionale.

L’obiettivo della legge passa anche per l’offerta che arriva dalle nuove frontiere del supercalcolo, del digitale e della scienza per lo sviluppo umano. Elementi che sempre di più caratterizzano la Data Valley dell’Emilia-Romagna, hub europeo dei Big data grazie alle Reti dei Tecnopoli, dell’Alta Tecnologia e dell’Alta Formazione, con al centro il Tecnopolo di Bologna, dove già si trovano il supercomputer europeo Leonardo e il Data Centre del Centro meteo europeo. Con uno stretto collegamento fra Atenei e sistema delle imprese.

La legge regionale è stata al centro del confronto con le parti sociali e definisce quello che sarà l’impegno condiviso di più soggetti: istituzioni pubbliche ed Enti locali, Università e centri di ricerca, sistema delle imprese, delle professioni e organizzazioni sindacali, Fondazioni e Camere di Commercio. Anche attraverso accordi di collaborazione e di partenariato con altre regioni, nonché con istituzioni e network europei e internazionali.

Le misure previste saranno garantite attraverso Fondi europei, in particolare per formazione, occupazione e residenzialità, e del bilancio regionale: da quest’ultimo, già a partire da quest’anno è previsto un primo stanziamento di 2 milioni di euro per le imprese che assumeranno.
Ma nel complesso le risorse che concorreranno al raggiungimento del traguardo fissato sono molte di più, basti pensare agli oltre 100 milioni di euro che la Regione investe per il diritto allo studio universitario assicurando borse di studio in denaro e servizi al 100% degli studenti idonei, per garantire a tutti le stesse opportunità, al di là di condizione economiche e provenienza.

Sono poi disponibili i 13 milioni di euro previsti sempre nel bilancio 2023 per finanziare i progetti sull’attrazione degli investimenti selezionati nell’ultimo bando della legge regionale 14/2014, con quote previste per assunzioni di personale qualificato o per l’ingresso in impresa di ricercatori. Fondi a cui andranno aggiunti quelli di tutti i soggetti coinvolti, dalle altre istituzioni ai privati.

Gli architetti: «Da superbonus a supermalus, migliaia di imprese a rischio»

L’ordine provinciale critica la decisione del governo che blocca la cessione dei crediti

Man Wearing Blue Hard Hat Using Hammer 544966«La decisione assunta dal governo Meloni di impedire di ricorrere allo sconto in fattura e di vietare alle pubbliche amministrazioni di acquistare i crediti fiscali mette a repentaglio migliaia di imprese e decine di migliaia di posti di lavoro». È il commento dell’Ordine provinciale degli architetti di Ravenna al decreto legge di pochi giorni fa che modifica le regole per usufruire i benefici fiscali connessi alla riqualificazione energetica degli immobili.

Dalla sua introduzione con il decreto legge 34/2020 (decreto Rilancio), il superbonus e il meccanismo di cessione del credito sono stati modificati oltre venti volte a cui si aggiungono ulteriori cambiamenti di rango secondario, circolari applicative, provvedimenti della Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate e centinaia di interpelli. «Una confusione che rischiano di pagare salato le migliaia di imprese ed i professionisti che sono ormai al collasso ed in crisi di liquidità e la cui unica colpa risiede nell’aver utilizzato, in maniera corretta, le regole emanate dallo Stato che improvvisamente, di contro, si è “rimangiato” la parola data rendendo impossibile la cessione dei crediti ed il proseguo dei lavori».

Per i professionisti le ultime decisioni assunte non si occupano di risolvere il vero tema dei crediti bloccati e pongono una pietra tombale sul superbonus favorendo esclusivamente i ceti con maggiore capienza fiscale e mettono a rischio gli impegni assunti dalle famiglie per il miglioramento delle loro abitazioni.

«Ciò che altresì appare incomprensibile è l’atteggiamento ideologicamente orientato e sordo ad ogni appello da parte delle innumerevoli associazioni di categoria. A gran voce, da lungo tempo infatti, da Abi ad Ance, dalle associazioni condominiali alle reti delle professioni tecniche, dagli Ordini professionali a Confedilizia e a Cna, vengono richiesti interventi risolutivi rispetto al blocco nella cessione dei crediti. Il Governo emana quest’ultima norma giustificandola con numeri parziali ma tacendo rispetto a quanto affermato, attraverso analisi e studi approfonditi, da primari Istituti quali fra gli altri Nomisma e la Luiss Guido Carli. Analisi che dimostrano, di fatto, la sostenibilità economica e sociale della misura».

Gli architetti riconoscono che l’applicazione della Legge sul Superbonus necessiti di correttivi sanzionatori in presenza di comportamenti poco virtuosi quali ad esempio sulle speculazioni dei materiali da costruzione: «Gettare però via “il bambino insieme all’acqua sporca” non pare una soluzione accettabile e tantomeno sensata. Queste le valutazioni complessive che dovrebbero far riflettere e che insieme ad un ascolto attento delle categorie interessate possono e debbono condurre ad un quadro di regole chiare e stabili».

Con Sicioldr si chiude – definitivamente – la rassegna “Ascoltare la Bellezza”

Ultimi giorni per visitare l’opera site specific nella Sala del Mosaico della biblioteca Classense. Non sono previste altre esposizioni

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Visitatori nella Sala del Mosaico della Biblioteca Classense. Sullo sfondo l’opera di Sicioldr che ha chiuso definitvamente il ciclo di esposizioni “Ascoltare la Bellezza”

Ultime giornate a Ravenna, nella Sala del Mosaico della Biblioteca Classense, per visitare l’esposizione dell’originale lavoro pittorico di Alessandro Sicioldr, intitolato Solstizio d’inverno/Abluzione, e mai esposto in precedenza e creato in dialogo con il prezioso elemento musivo pavimentale del VI secolo d.c., ospitato per la rassegna “Ascoltare la Bellezza”, che giunge al termine martedi 21 febbraio e, purtroppo, non avrà ulteriori appuntamenti.
L’opera è quindi ancora visitabile il sabato 18 e martedì 21 (dalle 9 alle 18.30) e lunedì 20 (dalle 14.30 alle 18.30) sempre a ingresso libero

La serie di esposizioni site specific “Ascoltare la Bellezza”, curate da Paolo Trioschi, dal 2018 a oggi hanno ospitato, tra gli altri, gli interventi artistici di Nanni Balestrini, Luca Pignatelli, Nicola Samorì, Ericailcane, Giulia Dall’Olio, Luca Zamoc, Daniele Galliano, Massimo Pulini… A ogni solstizio un’opera, concepita appositamente, entrava in dialogo con la preziosa Sala del Mosaico della Classense, in un gioco di contrasti e connessioni tra antico e moderno. Un’iniziativa che ha ampliato la vocazione anche espositiva della storica biblioteca ravennate con un progetto originale che non aveva certamente ancora esaurito la propria spinta creativa.
Insomma, un vero peccato rinunciare a nuove opere d’arte contemporanea per salutare le nuove stagioni in arrivo.

Ravaglia è il coordinatore comunale di Azione a Ravenna

Il partito di Carlo Calenda è rappresentato in municipio da Chiara Francesconi (ex Pri). Prosegue intanto il lavoro per l’unione con Italia Viva

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Stefano Ravaglia

Si è svolta a Ravenna il 16 febbraio l’assemblea provinciale di Azione, il partito di Carlo Calenda. Erano presenti  i coordinatori territoriali e iscritti provenienti da tutta la provincia. Durante la serata alla sala Buzzi è stato nominato Stefano Ravaglia nel ruolo di coordinatore comunale di Ravenna: «Il mio impegno sarà finalizzato a rafforzare il progetto di Azione a Ravenna e supportare il lavoro di Chiara Francesconi in consiglio comunale, portando avanti i temi di chi si riconosce in Renew Europe».

Filippo Govoni è il segretario provinciale ed è lui ad aggiornare sul percorso verso l’integrazione con Italia Viva: «Dopo l’ottimo risultato alle elezioni politiche abbiamo preso un impegno chiaro davanti ai nostri elettori per costituire a livello provinciale un coordinamento assieme a Italia Viva. Abbiamo individuato i nostri rappresentanti che, assieme a quelli di Italia Viva, nei prossimi giorni costituiranno il Coordinamento provinciale del Terzo Polo. L’obiettivo non è fondere due partiti, ma mettere le basi per un nuovo progetto riformista aperto a movimenti e cittadini interessati a costruire una visione di società chiara e identificabile».

L’associazione delle aziende offshore cambia presidente dopo 32 anni

Il fondatore Franco Nanni si è dimesso per motivi personale e al suo posto subentra Renzo Righini

Dopo 32 anni cambia il presidente del Roca, l’associazione che raggruppa le aziende ravennati nel settore offshore. Il fondatore Franco Nanni si è dimesso per motivi personali e il 14 febbraio il consiglio direttivo ha designato i nuovi vertici. A Nanni subentra Renzo Righini, già vicepresidente vicario al quale succede in tale carica Roberto Nicolucci, con riconferma di Giuliano Resca quale vicepresidente.

Il consiglio direttivo del Roca coi suoi nuovi vertici resterà in carica fino alla chiusura dell’esercizio in corso, in cui è già fissato lo svolgimento di Omc (dal 23 al 25 maggio nell’area del Pala De André).

A Nanni il ringraziamento e il riconoscimento dell’associazione per essersi impegnato fin dalla costituzione del Roca nei primi anni ’90 «per lo sviluppo di quelle attività culturali, scientifiche ed imprenditoriali legate all’energia, nate a Ravenna con Eni-Agip circa 70 anni fa con le prime estrazioni di gas metano».

Frontale fra due auto e una si ribalta: due feriti, uno è grave

Incidente di prima mattina in via Taverna. Dinamica da accertare

Un incidente stradale con due vetture coinvolte si è verificato poco dopo le 7 di stamani, 18 febbraio, in via Taverna, una strada di campagna che collega San Pietro in Trento e Coccolia. Lo scontro è stato frontale e molto violento: una delle due auto si è ribaltata. Proprio il conducente dell’auto cappottata, di cui al momento non si hanno le generalità, è il più grave: trasportato all’ospedale Bufalini di Cesena. Di media gravita le ferite della donna al volante dell’altro veicolo.

La dinamica dello scontro non è ancora nota. Cercheranno di fare luce i carabinieri intervenuti sul posto insieme al personale medico del 118 e ai vigili del fuoco per consentire i soccorsi agli automobilisti.

Avis: i nuovi donatori di sangue nel 2022 in provincia sono aumentati del 30%

L’associazione riporta dati in netta crescita dopo le difficoltà attraversate negli ultimi due anni a causa alla pandemia e si prefigge numerosi obiettivi per il 2023, tra uscite sul territorio e sensibilizzazione dei più giovani. Prendono intanto il via le assemblee dei soci nelle varie sezioni locali

Dopo due anni di andamento oscillante a causa delle restrizioni imposte dal Covid, il 2022 sembra rappresentare per Avis, e in generale per il sistema di raccolta sangue, l’inizio del ritorno alla normalità. La conferma viene dall’aumento di nuovi donatori che si sono avvicinati all’associazione nel corso dell’anno appena finito: 1.507, il 30 percento in più rispetto al 2021, grazie ai quali si è potuto compensare il numero dei fuoriusciti, con un saldo positivo di quasi trecento donatori.

L’apporto dei quasi undicimila donatori in provincia ha permesso di raccogliere oltre 19mila unità di sangue e plasma, un dato che però non riesce a raggiungere quello dell’anno precedente a causa del calo delle donazioni di plasma (-417), solo parzialmente compensato dal lieve aumento di donazioni di sangue (+92). Ad incidere è stata anche la costante carenza di personale sanitario, che ha dovuto eliminare 79 giornate dedicate alla raccolta nel corso dell’anno. Infine, il totale trasfusioni di sangue/emocomponenti effettuate dalle strutture sanitarie della provincia è stato 20.410.

Avis

«Il trend delle donazioni – afferma Marco Bellenghi, presidente dell’Avis in provincia di Ravenna – conferma la ripresa, in particolare nell’ultimo trimestre dell’anno, che ci ha visto recuperare fin quasi a raggiungere il risultato del 2021. Ma il dato che più ci soddisfa è quello legato ai nuovi donatori, in crescita nonostante le difficoltà dettate dal contesto, e in particolare dagli strascichi dell’emergenza Covid che, specialmente nella prima parte dell’anno, ci ha sottratto del personale medico, impedendoci di organizzare con l’autoemoteca lo stesso numero di uscite sul territorio degli anni precedenti. Dall’altra parte, invece, la possibilità sempre maggiore di tornare alle iniziative in presenza, da quelle nelle scuole a momenti conviviali come feste e sagre, ha portato nuove persone, anche giovani, ad avvicinarsi al mondo del dono: sono stati quasi 200 i ragazzi tra i 18 e i 20 anni che hanno effettuato la prima donazione e si sono uniti all’AVvis, dopo aver incontrato i nostri volontari nel loro programma annuale nelle scuole della provincia».

Bellenghi sottolinea inoltre come alcune realtà comunali abbiano registrato importanti e lodevoli incrementi di donazioni, come Sant’agata sul Santerno (+18%), Brisighella (+13%), Riolo Terme (+11%), Lugo/Solarolo (+10%) e Casola Valsenio (+5%)

Ad oggi, il donatore medio di Avis Provinciale Ravenna è uomo, di quarantasei anni e gruppo sanguigno zero positivo: una variazione anagrafica lieve, ma positiva se si guarda ai dati di qualche anno fa, quando il profilo corrispondeva ad un uomo di età tra i quarantasei e i cinquantacinque anni, con 1,84 donazioni medie all’anno. Decisamente consolidata la pratica della donazione presso i cittadini stranieri, come dimostrato dai 116 nuovi volontari nati oltreconfine. L’obiettivo principale dell’associazione è quello di mantenere e ampliare questi standard, oltre che soddisfare le richieste dell’Ausl Romagna in termini di raccolta di sangue intero e incrementare la raccolta di plasma al fine di allinearsi al livello di autosufficienza nazionale. Per il 2023 è previsto un numero maggiore di uscite e di iniziative sul territorio per avvicinare nuovi donatori, che spazieranno tra scuole, società sportive, amministrazioni pubbliche e realtà private.

In questi giorni, intanto, prende il via il consueto momento associativo che vedrà riunirsi per le assemblee dei soci tutte le sezioni comunali: dopo Barbiano, Conselice e Sant’Agata sul Santerno, si prosegue con Brisighella, Bagnara e Fusignano, per terminare il 15 aprile con l’assemblea Avis Provinciale Ravenna, in programma quest’anno proprio a Fusignano.

Carri, coriandoli e burattini, gli ultimi eventi di Carnevale in provincia

A Ravenna con “Le Arti della Marionetta”, sabato 18 febbraio, all’Almagià. Domenica in maschera anche a Marina di Ravenna, Granarolo Faentino e Casola Valsenio

Maschere Burattini Carnevale

Ultimo fine settimana di carnevale con feste e appuntamenti in tutta la Provincia. A Ravenna, alle Artificierie Almagià, all’interno della rassegna “Le arti della Marionetta” il Teatro del Drago propone l’ultimo appuntamento della stagione per chiudere in bellezza e ringraziare il pubblico dell’affetto mostrato negli ultimi cinque mesi di spettacolo dal vivo.

Sabato 18 febbraio ecco allora la Festa di Carnevale per le famiglie con lo spettacolo di burattini Storie di Arlecchino della Compagnia Barbariccia alle 17. La festa all’insengna delle maschere però inizia già alle 16 con attività e laboratori a tema.
Ancora a Ravenna domenica 19, dalle ore 14.30 alle ore 17.00, al Parco Teodorico è organizzata una Festa di Carnevale con l’animazione di Giuly & Roby di Pirilampo con truccabimbi, bolle di sapone, palloncini e sfilata delle maschere presenti (si invitano tutti i bambini a partecipare in costume!). Nel punto ristoro è disponibile una merenda per i più piccoli e dolci tipici di carnevale per i più grandi.

Per quanto riguarda invece il carnevale in strada, a Marina di Ravenna, domenica 19 dalle 14.30, si replica la sfilata svolta il 12 febbraio per le vie del centro di Ravenna, con tanto di carri allegorici, gruppi mascherati e l’estrazione della lotteria.
Sempre domenica 19 febbraio (ma anche Martedì Grasso 21 febbraio) è in calendario il tradizionale Carnevale dei Ragazzi (la prima edizione risale agli anni Cinquanta) che anima invece Granarolo Faentino con carri, maschere, musica, coriandoli, stelle filanti e leccornie varie.
Formula simile anche a Russi, a partire dalle 14.30 di domenicain piazza Farini, per la festa organizzata dall’Oratorio “Don Bosco” e dalla Parrocchia S. Apollinare con sfilata e relativo concorso delle maschere, stand gastronomico, lotteria e giochi per tutti i bambini.
A Casola Valsenio è l’Avis a organizzare il Carnevale dei Bambini, ricco di giochi, musica e dolcetti, a partire dalle 14, in piazza Sasdelli.

Monopattino rubato e rivenduto: 54enne denunciato, era appena uscito dal carcere

Denuncia per ricettazione per il 51enne che aveva acquistato il veicolo

MonopattinoÈ uscito dal carcere da pochi giorni e si è già preso una denuncia per furto. È la vicenda di un 54enne di Faenza che stato individuato dalla polizia locale per aver rubato un monopattino in strada. Il veicolo poi è stato rivenduto e al 51enne acquirente è toccata una denuncia per ricettazione.

I fatti risalgono ai giorni scorsi in pieno giorno in centro in una zona coperta delle telecamere della videosorveglianza cittadina. Malgrado del ladro non vi fossero immagini per riconoscere il viso, gli agenti del nucleo di polizia giudiziaria di via Baliatico hanno notato alcuni particolari nell’abbigliamento che hanno fatto pensare a una vecchia conoscenza, un uomo già noto alle forze di polizia e che proprio qualche giorno prima era stato controllato durante un normale servizio preventivo.

I vigili hanno quindi si sono appostati nei pressi dell’abitazione del 54enne, uscito qualche giorno prima dal carcere di Ravenna a seguito di una condanna per reati predatori commessi la scorsa estate a Faenza, e hanno notato uscire un uomo con sottobraccio il monopattino rubato. Gli agenti sono intervenuti e hanno accompagnato in comando entrambi. Il mezzo recuperato è poi stato restituito al proprietario.

La polizia locale raccomanda, in caso di acquisti di merce usata, di sottoscrivere un atto privato con il venditore, contenente i suoi dati e una dichiarazione nella quale si attesta la provenienza lecita della merce. In caso di merce rubata, se pur l’acquisto sia stato perfezionato in buona fede, si incorre nel reato di ricettazione.

Bonus edilizia, stop a cessione crediti: il timore delle associazioni del settore

Confindustria, Confartigianato e Cna criticano il decreto legge Meloni che blocca il meccanismo per i nuovi interventi

Pratica EdiliziaPer tutte le agevolazioni fiscali in edilizia, sia superbonus 110 sia altri bonus ordinari, non è più possibile avere lo sconto in fattura o la cessione del credito: da oggi, 17 febbraio, è ammesso solo l’utilizzo diretto della detrazione da parte del beneficiario da esercitare in dichiarazione dei redditi. È l’effetto di un decreto legge approvato dal governo Meloni ieri.

Sono molte le critiche che arriva da più parti, anche a livello locale. Per Confartigianato della provincia di Ravenna è un provvedimento incomprensibile nel merito e nel metodo che metterà in crisi ed in difficoltà tutta la filiera casa. «Siamo allibiti – dice Cna Ravenna –. La situazione è drammatica per molte imprese e cittadini con crediti da cedere: il sistema è da migliorare ma è sbagliato cancellarlo». Il segmento romagnolo dell’associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) che fa capo a Confindustria condivide gli allarmi sugli impatti economici e sociali di un provvedimento improvviso e non concertato.

Per i rappresentanti di imprese e artigiani il rischio è il blocco di centinaia di cantieri, fallimenti di centinaia di imprese, perdita di migliaia di posti di lavoro, avvio di contenziosi con condomini e cittadini.

Ance si augura  che ci possano essere risoluzioni per la cessione dei crediti maturati nel passato e nei cantieri in corso, come emerge dalle dichiarazioni dei rappresentanti del Governo «dopo l’emanazione del decreto più veloce della storia della Repubblica».

Con norma di carattere transitorio, è stato previsto che l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito resta possibile solo nei casi in cui l’intervento sia iniziato prima della data di entrata in vigore del Dl. Nello stesso decreto-legge è stato introdotto il divieto per tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare crediti di imposta scaturiti dalle opzioni di cessione.

«Riteniamo si tratti di un provvedimento incomprensibile nel merito e nel metodo – è la denuncia di Tiziano Samorè, segretario provinciale di Confartigianato – che metterà in crisi ed in difficoltà tutta la filiera casa: imprese edili, impiantisti, serramentisti, professionisti e, ovviamente, anche i cittadini. Il Governo smentisce sé stesso e, soprattutto, smentisce la concertazione con le Parti Sociali e l’interlocuzione con il mondo della rappresentanza d’impresa azzerando, di fatto, buona parte delle commesse sottoscritte, o che stavano per essere sottoscritte».

Per Cna siamo di fronte a una tempesta perfetta che si sta abbattendo sul settore dell’edilizia e relativo indotto: «Nei mesi scorsi la Cna era intervenuta direttamente con un accordo con la banca Bcc in base al quale l’Associazione tramite la propria società di servizi ha acquistato da Bcc un plafond molto significativo di crediti da bonus edilizi già validati, presenti nel cassetto fiscale della Banca da destinare alle proprie imprese associate. Il plafond si era esaurito in brevissimo tempo».

Restano in vigore le sole detrazioni fiscali che però necessitano, visti gli importi degli interventi edilizi, di una grande capienza fiscale che corrisponde normalmente ai ceti più abbienti, escludendo quindi da questa possibilità tantissimi cittadini.

Solo la Cna di Ravenna ha attualmente in gestione circa due milioni di crediti fiscali di privati che hanno in corso interventi edilizi e che faticano a trovare istituti o banche che li acquistino ai quali si aggiungono altri 4 milioni delle aziende che avevano in corso le procedure per nuovi lavori con sconti in fattura o cessione. «A livello nazionale si stima che i crediti fiscali incagliati derivanti da bonus siano 15 miliardi, circa 25mila imprese a rischio fallimento».

In biblioteca un jukebox che non suona canzoni ma legge storie per bambini

Alla Trisi fino al 31 marzo, è una iniziativa in occasione della giornata internazionale della lingua madre. Il 21 e 22 febbraio letture per bambini anche in cinese

JukebooxAlla biblioteca Trisi di Lugo c’è un jukebox che legge storie per bambini invece di suonare canzoni. Fino al 31 marzo si possono ascoltare storie provenienti da tutto il mondo tratte da albi illustrati, racconti, fiabe e romanzi, in italiano e altre lingue. È un progetto dell’Associazione Tararì tararera di Cento (Ferrara) e prende spunto dall’installazione del professore Mauro Cappotto che per primo ha avuto l’idea di trasformare un vecchio jukebox degli anni ’90, sostituendo le canzoni con brani tratti da poesie

Il jukebox cantastorie fa parte delle iniziative promosse per festeggiare la giornata internazionale della lingua madre istituita dall’Unesco nel 1999 con l’obiettivo di difendere e preservare le diversità linguistiche.

Martedì 21 febbraio la biblioteca Trisi accoglie un’iniziativa per bambini da 4 a 6 anni, realizzata in collaborazione con i Volontari Nati per Leggere e Mamma Lingua di Lugo e con l’associazione Fatabutega di Ravenna. Appuntamento alle 17 in sala Codazzi dove “Il piccolo Bruco mai sazio” di Eric Carle, un albo illustrato conosciuto da tutti i bambini, verrà letto in cinese, francese, italiano e spagnolo dai volontari. A seguire un laboratorio creativo a cura dell’associazione Fatabutega di Ravenna.

L’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto La Mappa e il Tesoro: letture dei grandi ai bambini e alle bambine, percorsi per leggere in famiglia dell’Associazione Fatabutega di Ravenna, di cui la Biblioteca Trisi è partner insieme alle biblioteche Classense di Ravenna e Manfrediana di Faenza, e verrà proposta, nello stesso giorno e orario, anche a Faenza e Ravenna.

Mercoledì 22 febbraio alle 17.30 in sala Codazzi, il gruppo di Lettura “Libriamoci” propone l’appuntamento del mese con la lettura condivisa del libro “Le città invisibili” di Italo Calvino. Il Gruppo di lettura si è costituito nell’aprile del 2013 ed è formato da lettori adulti disponibili a condividere esperienze di lettura; ci si ritrova per parlare e discutere dei libri che si è letto mettendo in comune difficoltà e piaceri della lettura. Da quest’anno anche il Gruppo di Lettura ha aderito al Patto provinciale per la lettura sottoscritto dai sindaci dei Comuni della Provincia di Ravenna, uno strumento promosso dal Cepell – centro per il libro e la lettura – per lo sviluppo di reti territoriali di promozione della lettura che coinvolge soggetti pubblici e privati.

Una petizione per l’apertura della nuova sede dell’Archivio di Stato

Il primo firmatario è l’ex direttore della pinacoteca comunale: in via Zucchini trovano spazio mille anni di storia della città

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Foto di repertorio

Sauro Casadei, ex direttore della pinacoteca comunale di Faenza, è il primo firmatario di una petizione rivolta al Comune di Faenza e all’Unione della Romagna Faentina per chiedere l’apertura al pubblico della nuova sede del polo archivistico cittadino in via Zucchini 29.

La raccolta firme è stata lanciata nei primi giorni di febbraio e vuole sottolineare quanto un archivio sia un servizio pubblico essenziale per la conoscenza del passato, la comprensione del presente e la crescita civile della comunità. Il nuovo polo archivistico unisce l’Archivio di Stato a quello Comunale e conserva al suo interno la memoria di almeno mille anni della storia di Faenza.

I rallentamenti dell’apertura al pubblico della sede, secondo le informazioni a disposizione dei firmatari, sembrano legati al mancato completamento di alcune pratiche  burocratiche. «Ma già durante ultimi anni di apertura dell’archivio – afferma Casadei – gli utenti sono stati penalizzati da periodi di chiusura più o meno prolungati e da orari molto limitati, restrizione dovuta anche alla carenza di personale, con grave danno per tutti coloro che si dedicano alla ricerca storica e per i tecnici del settore edilizio».

I cittadini che vogliono sottoscrivere la petizione possono farlo alla Bottega Bertaccini in corso Garibaldi 4 negli orari di apertura della libreria.

Aggiornamento del 31 marzo 2023: i promotori incontrano il sindaco con oltre 200 firme raccolte.

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