venerdì
22 Agosto 2025

Un gps su 50 anguille per seguire la migrazione da Marina all’Oceano per riprodursi

La liberazione al largo di Marina di Ravenna nella mattina del 19 dicembre: il pesce percorre migliaia di chilometri per potersi riprodurre e successivamente riprende la strada inversa

Ravenna Liberazione Storioni E Anguille (1)Da Marina di Ravenna al mar dei Sargassi, nell’oceano Atlantico: lunedì 19 dicembre comincerà il viaggio di migliaia di km per andare a riprodursi per un centinaio di anguille, 50 delle quali dotate di gps per essere seguite dagli esperti del Parco del Delta del Po.

La liberazione delle anguille è un rituale antico, che fa ormai parte della tradizione di Comacchio e Ravenna. Un avvenimento annuale necessario per favorire la riproduzione dell’anguilla europea. La liberazione vuole infatti agevolare la migrazione verso il Mar dei Sargassi di questo pesce molto particolare, che percorre migliaia di chilometri per potersi riprodurre e che successivamente riprende la strada inversa, per raggiungere di nuovo le acque interne risalendo fiumi e canali.

Il 29 novembre scorso sono state liberate altre 150 anguille sul litorale di Comacchio, la liberazione di lunedì 19 dicembre si svolgerà invece al largo ed è organizzata in collaborazione con l’Associazione Marinando. Tutte le iniziative rientrano nel progetto europeo Lifeel, il cui obiettivo è quello di mantenere e incrementare lo stock naturale di Anguilla anguilla, rispondendo alle grandi minacce che affliggono la specie.

Le anguille che vengono liberate hanno un’età compresa tra i sei e i nove anni, questi esemplari, ancora forti e vitali per compiere la traversata, hanno infatti molta più probabilità di raggiungere con successo la destinazione del viaggio. Tutti gli esemplari liberati saranno dotati di un tag, di un’etichetta, importante anche per le segnalazioni da parte dei pescatori che, in caso di cattura, potranno farne comunicazione attraverso l’apposita piattaforma. Circa una cinquantina saranno poi dotate anche di un trasmettitore in modo da poter essere monitorati durante il loro lungo e difficile viaggio.

Sostegno allo sport di base: 75mila euro dalla Regione per 5 progetti in provincia

Il contributo copre la metà dei costi. Le attività si svolgeranno nel biennio 2022-2023

Sono 5 i progetti presentati da realtà sportive della provincia di Ravenna per la promozione dell’attività motoria che hanno ottenuto 75mila euro di finanziamenti dalla Regione (pari al 50 percento del costo complessivo) nell’ambito di un bando per il sostegno dello sport di base. Progetti biennali presentati da associazioni e società sportive dilettantistiche o di promozione sociale, oltre che da enti locali, che si svolgeranno tra il 2022 e il 2023. In tutto a livello regionale è stato assegnato un milione di euro (qui il dettaglio di tutti i progetti suddiviso per provincia)

Nel dettaglio, in provincia di Bologna sono stati finanziati 23 progetti per 306.936 euro; in provincia di Piacenza 1 progetto per 12.360 euro; in provincia di Parma 5 progetti per 75 mila euro. Nel Reggiano i progetti finanziati sono 9 per un ammontare complessivo di contributi pari a 118.187 euro; nel Modenese 12 per 149.551 euro; nel Ferrarese 4 per 55.520 euro. Infine, in provincia di Ravenna sono stati finanziati 5 progetti per 74.857 euro, in quella di Forlì-Cesena 7 per 104.650 euro e in quella di Rimini 7 per 87.938 euro.

È stato finanziato con un contributo di 15mila euro anche un progetto presentato dalla Federazione Italiana Sport Invernali che si svolgerà nelle località montane dell’Emilia-Romagna.

Con questa graduatoria, che segue il bando pubblicato lo scorso mese di maggio, salgono a 150 i progetti di promozione dell’attività sportiva finanziati dall’inizio di questa legislatura con oltre 3 milioni di euro.

Mentre sono quasi 300 gli eventi e le manifestazioni sportive sostenute con circa 3,5 milioni di euro.

Risorse che si affiancano agli oltre 13 milioni di euro che la Regione tra 2020 e 2022 ha previsto sotto forma di interventi straordinari per far fronte all’emergenza Covid: bonus una tantum e ristori alle società sportive, ma anche voucher alle famiglie per le spese di iscrizione dei figli.

Prosegue intanto il piano davvero senza precedenti per riqualificare la rete di impianti sportivi avviato già nel precedente mandato: quasi 180 gli interventi per uno stanziamento complessivo di quasi 52 milioni di euro e un investimento generato sul territorio di oltre 113 milioni di euro.

Cicloturismo, gli itinerari della Bassa Romagna disponibili online in gpx per le app

Si possono scaricare per essere utilizzati con smartphone e dispositivi: i tracciati mostrano il tipo di terreno, i luoghi di interesse e i punti dove dissetarsi

Pedalata Lungo L'itinerario Rocche E Torri (1)Il servizio di promozione turistica dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha pubblicato i tracciati gpx di alcuni degli itinerari di cicloturismo all’interno dei nove comuni.

La traccia gpx è un particolare tipo di mappatura dei percorsi che permette a cicloturisti e appassionati di poter seguire il percorso direttamente dal proprio smartphone o dispositivo, utilizzando una delle tante app presenti nel mercato. I tracciati gpx contengono informazioni sul tipo di terreno (se asfaltato o sterrato), sulla presenza di fonti d’acqua dove dissetarsi e su quali sono i punti di interesse dell’itinerario.

Pedalata Lungo L'itinerario Rocche E Torri (4)Gli ultimi itinerari presenti nel portale turistico che sono stati tracciati sono «Rocche e Torri», «La memoria nel paesaggio» e «Albaco in bici – il percorso del benessere», una ciclovia tra sport e natura che si snoda lungo le vie lente e le piste ciclabili nei Comuni di Alfonsine, Argenta, Bagnacavallo, Conselice, Fusignano e Lugo. Questi percorsi tracciati vanno ad unirsi a quelli già presenti sul sito, «Street Art», «Terra e acqua» e «Dal museo alle case museo».

Tutti gli itinerari sono disponibili in questa sezione del sito della Bassaromagnamia.it.

La mappatura di questi itinerari è stata realizzata grazie alla collaborazione con Cicloguide Lugo, con il contributo di Visit Romagna.

Confermata la chiusura della sala slot in viale Randi: troppo vicina alla scuola

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dell’attività commerciale ribadendo che la legittimità della mappa dei luoghi dove non si può insediare il gioco d’azzardo: il 2,6 percento del comune è utilizzabile

SlotLa mappatura dei luoghi sensibili nel comune di Ravenna dove non si possono insediare attività di gioco d’azzardo, approvata dall’amministrazione nel 2018 in base alla legge regionale contro la ludopatia, è legittima. Lo stabilisce una sentenza del Consiglio di Stato che respinge il ricorso della sala videolottery in viale Randi, a cui Palazzo Merlato aveva imposto la chiusura per l’eccessiva vicinanza alle scuole elementari e medie di via Marconi. La norma dell’Emilia-Romagna stabilisce almeno 500 metri tra le attività di gioco e luoghi sensibili come scuole e chiese. La notizia è resa nota da Agipronews, prima agenzia di stampa che si occupa del mondo del gioco.

La decisione di Palazzo Spada è arrivata dopo una perizia affidata dai giudici al dipartimento di Architettura del Politecnico di Milano, che aveva il compito di stabilire se – come sostenuto dal ricorrente – il distanziometro determinasse un “effetto espulsivo” delle attività di settore. «Le aree disponibili all’interno del territorio comunale per l’insediamento delle attività del gioco di azzardo lecito ammontano a circa 170 ettari e rappresentano il 2,6 percento del territorio urbanizzato», scrivono i giudici. Tale dato «appare significativo in rapporto all’estensione del territorio urbanizzato, ma soprattutto alla sua particolare configurazione insediativa e morfologica».

Il Consiglio di Stato fa poi notare che le richieste di nuove localizzazioni accolte dal Comune «dimostrano che la localizzazione delle attività legate al gioco
d’azzardo lecito è probabile e praticabile, sia dal punto di vista delle potenzialità urbanistiche, sia della realtà del mercato urbano immobiliare locale». Non è dunque possibile sostenere la tesi dell’effetto espulsivo, visto che è confermata «la possibilità di un insediamento stabile e duraturo delle sale gioco» in altri luoghi designati dal Comune. Il distanziometro risulta ragionevole e proporzionato, in quanto «mezzo idoneo al perseguimento degli obiettivi prefissati di contrasto al fenomeno della ludopatia».

I giudici, infine, ricordano che la Regione ha dato agli operatori gioco la possibilità di delocalizzare l’attività in aree a norma; tale scelta «costituisce già una misura di salvaguardia degli interessi privati». Nel caso di Ravenna, poi, la ricollocazione degli spazi di gioco «non è né esclusa né resa particolarmente gravosa – tale cioè da rendere in concreto inesigibile la delocalizzazione, dal punto vista materiale e/o economico – dalla tipologia degli ambiti territoriali di destinazione».

Una raccolta fondi per aiutare Angelo, un bambino di 8 anni che soffre di epilessia

Necessari 30mila euro per acquistare una nuova carrozzina e un’auto adeguata. In pochi giorni sono già stati trovati più di 23mila euro

AngelinoAperta una raccolta fondi per aiutare Angelo, chiamato da tutti Angelino, un bambino di otto anni che dal terzo mese di vita soffre di una grave forma di epilessia che non gli permette di camminare, parlare e tenere oggetti con le mani. In pochi giorni sono già stati raccolti più di 23mila euro.

L’obiettivo della raccolta, lanciata dagli Amici della Caritas di Lugo (provincia di Ravenna) con la Parrocchia della Collegiata, è quello di arrivare a 30mila euro: somma necessaria per acquistare ad Angelino una nuova carrozzina e un’auto adeguata che possa trasportarla.

«Angelino si emoziona e ti emoziona. Talmente intensamente – come riporta il Corriere Romagna – che ci è riuscito anche con Papa Francesco nell’incontro di qualche anno fa, nel 2017. Ed è per questo che per aiutarlo è partita una sfida».

«Oggi Angelo va seguito notte e giorno – raccontano i genitori Teresa e Marco -. L’epilessia gli ha portato un ritardo psicomotorio e altre gravi conseguenze. Abbiamo lottato tanto in questi anni per fai vivere Angelino a contatto con altre persone, perché ciò che prova in quei momenti è qualcosa di indescrivibile».

Per contribuire alla raccolta è possibile effettuare un bonifico (Iban IT16J0854223800000000309985 intestato a Amici della Caritas di Lugo-Odv, causale “Per Angelino”) oppure una donazione sul sito web di crowdfunding: https://www.ideaginger.it/progetti/un-auto-per-angelino-un-bambino-speciale.html.

In piazza una lanterna dei desideri per raccogliere idee, racconti e esperienze

Sarà presente dal 23 dicembre al 7 gennaio

Una lanterna dei desideri nel centro di Cotignola (provincia di Ravenna), in piazza Vittorio Emanuele II, da venerdì 23 dicembre a sabato 7 gennaio.

La grande botte in resina, prestata alla comunità da Pasquale e Giovanna Ercolani e decorata dall’artista Antonio Catalano, diventerà un’enorme lanterna di paese, per raccogliere idee, racconti, esperienze culturali, musicali e artistiche dei passanti. Il progetto è realizzato dal Comune di Cotignola e dall’associazione Primola.

Inoltre, il 5, 6 e 7 gennaio attorno alla lanterna torna il trebbo in piazza, con gli stand delle associazioni: tre giorni di iniziative adatte a tutte le età, musica e cibo.

L’associazione Primola aspetta proposte per arricchire il programma dei racconti all’interno della lanterna, scrivendo a info@primolacotignola.it oppure chiamando il 366 3734214.

Al Goldoni uno spettacolo a sostegno dell’associazione per la donazione organi

Realizzato da Entelechia di Lugo. Il progetto ha già ottenuto successo nelle scuole del territorio

Spettacolo Farfalla Senza Ali 1Al teatro Goldoni di Bagnacavallo andrà in scena domenica 18 dicembre, alle 20.45, lo spettacolo “La farfalla senza ali”, realizzato dall’associazione Entelechia di Lugo a sostegno di Aido Bassa Romagna (Associazione Italiana per la Donazione di Organi).

Il progetto è partito con la scrittura del libro anonimo da parte di Renato Gadda, una storia di amicizia, di amore e di speranza sulla sensibilizzazione alla donazione degli organi, trasformato poi da Entelechia in una lettura animata per bambini.

Lo spettacolo, in questi primi mesi del nuovo anno scolastico, è approdato a Bagnara, Massa Lombarda, Conselice e Lavezzola e nel 2023 sarà portato a conoscenza di altre classi del territorio. Ora il progetto arriverà a un pubblico più ampio. L’ingresso è a offerta libera e il ricavato andrà a finanziare le attività di questa associazione. I biglietti possono essere acquistati online su https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-farfalla-senza-ali-485302231037 oppure telefonando al numero 347 8932458.

 

Il livello della falda in provincia è il 35 percento in meno della media storica

Le piogge dell’ultimo periodo hanno migliorato la situazione ma non basta per recuperare nel confronto con il periodo 1997-2019

Siccità CampiLe precipitazioni cadute sui territori dell’Emilia-Romagna nelle ultime settimane hanno ricaricato la falda ipodermica solo in parte, non riuscendo a colmare il deficit nella riserva del medesimo periodo di riferimento (il mese di dicembre) rispetto alla media storica 1997-2019: è quanto emerge dall’ultima indagine targata Cer (Canale emiliano-romagnolo) e Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche Italiane). In provincia di Ravenna il divario è del meno 35 percento.

Basandosi sulle rilevazioni di Acqua Campus, il laboratorio tecnico-scientifico del Cer a Budrio (Bologna), i ricercatori hanno osservato una sensibile risalita dei livelli più marcata nei settori occidentali della regione (in particolare nelle aree di pianura di Parma e Piacenza) e uno stato di carenza più evidente nelle zone di Modena, Reggio Emilia e soprattutto Ferrara;  numeri che determinano dunque un quadro complessivo attuale nettamente deficitario con un divario che, da zona a zona, varia da -14 percento a -52 percento a causa dell’inerzia dei corpi idrici sotterranei che risentono ancora della marcata siccità degli ultimi periodi.

L’azienda ringrazia i dipendenti con uno stipendio in più e un bonus da mille euro

Iniziativa della cooperativa Conase di Conselice. È la quarta realtà della provincia che annuncia premi extra a fine anno

Dji 0263 Post PostokL’anno  2022 si chiude con ottimi risultati per Conase, una delle realtà sementiere più importanti del Paese con sede a Conselice e, per ringraziare i propri dipendenti per aver raggiunto gli obiettivi, la cooperativa ha elargito premi di risultato pari a una mensilità a tutti i 25 dipendenti e fringe benefit per oltre mille euro per dipendente in buoni acquisto e rimborsi bollette.

Conase, essendo una realtà legata al mondo dell’agricoltura, non chiude l’esercizio al 31-12 ma a al 30-4, ma ha comunque deciso di dare un segnale di attenzione verso i lavoratori che «non hanno mai mancato di rimboccarsi le maniche e di porre fiducia nel percorso di cambiamento in atto all’interno dell’azienda».

Luca Bersanetti, direttore Conase, spiega così l’iniziativa: «Vogliamo ringraziare i nostri lavoratori perché ci è perfettamente chiaro che senza il loro aiuto e collaborazione non avremmo potuto traguardare la nostra cooperativa verso i risultati che ora sono sotto gli occhi di tutti».

Nel giro di pochi giorni, la Conase è la quarta azienda della provincia che annuncia bonus extra per i dipendenti. Era già successo alla Cfs, alla Catering Eventi e alla Itway.

L’appello di Più Europa: «Serve una mobilitazione concreta contro il regime in Iran»

La sezione di Ravenna chiede alle altre forze politiche di mettere in campo una iniziativa durante le festività per fare pressione sul Governo italiano affinché non resti a guardare. Al teatro si esibisce il celebre pianista Bahrami: «La politica occidentale tace: è bello tagliarsi i capelli, ma non basta»

316675264 743923777090530 5324532008635012761 NLa sezione ravennate di Più Europa chiede a tutti i partiti e alle altre forze sociali di Ravenna di mobilitarsi nel corso delle prossime feste natalizie – con una veglia, un corteo, un segno unitario di attenzione – per chiedere la sospensione della repressione, della tortura, della violenza e della violazione sistematica dei diritti umani in Iran e per chiedere passi concreti del governo italiano, dell’Unione europa e della comunità internazionale che colpiscano gli interessi economici del regime islamico e non accettino scambi che significhino “chiudo gli occhi perché faccio buoni affari”.

Per lanciare il suo appello, Più Europa ha atteso oggi, 16 dicembre, per cogliere l’occasione nel giorno in cui al teatro Alighieri suonerà il pianista Ramin Bahrami, considerato uno dei più importanti interpreti di Bach con una storia che s’intreccia con le motivazioni di quello che succede oggi in Iran. Bahrami dovette scappare dal Paese a 11 anni, il padre – imprigionato dal regime degli Ayatollah – morì in carcere pochi anni dopo, nel 1991. Il giovane pianista ha recentemente dichiarato: «L’Iran è molto più di un regime criminale, i giovani hanno deciso che è tempo di cambiare (…) I giovani hanno coraggio e dignità. E voglia di cambiamento. Ma la politica occidentale tace: è bello tagliarsi i capelli, ma non basta».

317231623 10160046195389821 1180406716418701992 NSecondo il partito la comunità internazionale non può limitarsi a semplici dichiarazioni, «deve aumentare la pressione per il rispetto dei diritti umani e contro la repressione e i colpevoli dei crimini compiuti». Sono passati 90 giorni dall’uccisione di Mahsa Amini, continuano le condanne a morte, le torture e le brutalità da parte del regime; eppure non si spegne la protesta popolare.

«Questa sera tanti ravennati applaudiranno il genio musicale di Bahrami, nelle stesse ore sarà probabilmente eseguita la condanna a morte di Mehdi Karami, costretto a confessare dopo torture crimini che non può aver commesso. È sempre di oggi la notizia della liberazione, grazie anche al sostegno internazionale, di Sonia Sharifi. La situazione è in movimento e ore le persone devono farsi sentire».

Ravenna, partono le video proiezioni sulla facciata della basilica di San Francesco

Tutte le sere dalle 18.30 alle 22, fino all’8 gennaio. La proposta sarà dedicata a Dante

Videomapping San FrancescoA partire da domani, sabato 17 dicembre, la video proiezione “La luce delle Parole” sarà visibile sulla facciata della basilica di San Francesco a Ravenna: tutte le sere dalle 18.30 alle 22, fino all’8 gennaio.

Per il secondo anno consecutivo la proposta sarà dedicata a Dante, nell’anno delle celebrazioni del settecentenario dalla morte. Gli stessi sedici endecasillabi che illuminano le vie Ricci e Mazzini diventeranno i protagonisti delle video proiezioni architetturali sulla basilica.

“Ravenna in luce” è promossa dall’assessorato al turismo e con la collaborazione dell’Archidiocesi di Ravenna-Cervia. Concept and director del progetto Andrea Bernabini e visual artist Matteo Bevilacqua.

Morto in ospedale dopo la caduta, la famiglia: «Medici hanno deciso di farlo morire»

I parenti della vittima hanno chiesto alla procura di procedere con ulteriori e più gravi contestazioni nei confronti di sei tra i 15 sanitari già indagati

Ospedale Corsia 680x365 CCon un breve periodo di ventilazione assistita, temporanea e mirata, la situazione si sarebbe risolta e il paziente si sarebbe potuto salvare.
Ma pur sapendo questo, i medici non sono intervenuti: «hanno deciso di farlo morire», denunciano i familiari di un 81enne deceduto il 20 dicembre 2020 all’ospedale di Lugo.

Sulla base di quanto emerso dalle valutazioni dei periti medico legali nominati dal Gip Janos Barlotti, i parenti dell’anziano, assistiti dall’avvocato Chiara Rinaldi, hanno chiesto alla Procura di Ravenna di procedere con ulteriori e più gravi contestazioni nei confronti di sei tra i 15 sanitari già indagati per omicidio colposo: per quattro di loro il legale della famiglia ipotizza addirittura l’omicidio volontario, per due di questi quattro medici e per altri due anche il falso sulle informazioni cliniche.

L’anziano venne ricoverato per una caduta e l’ipotesi è che gli siano state somministrate, senza i dovuti controlli, molteplici dosi di farmaci calmanti che lo portarono in coma, con una gravissima depressione respiratoria. Che poteva però essere risolta, secondo i periti Donatella Fedeli e Alberto Pedone, con una intubazione.

Per l’avvocato Rinaldi i sanitari operanti, quindi, si trovavano di fronte ad un paziente che si sarebbe potuto riprendere con un breve periodo di ventilazione assistita «e, ciò nonostante, hanno scientemente deciso di non praticarla».

«La scelta di non praticare la terapia necessaria in un paziente con la chiara consapevolezza che da ciò sarebbe derivata morte (certa) del paziente è un comportamento criminale, lucido e volontario», denuncia il legale dei familiari.

I 15 medici indagati sono difesi dagli avvocati Ermanno Cicognani, Giovanni Scudellari, Claudio Cardia, Antonella Monteleone, Alessandro Vasi. (ANSA.it).

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