domenica
21 Dicembre 2025

Juventus Next Gen sul cammino del Ravenna. Marchionni: «Sentiremo la mancanza dei tifosi, spero cambino idea»

Trasferta in terra piemontese per il Ravenna. Domenica 5 ottobre scenderà in campo all’insolito orario delle 12.30 contro la Juventus Next Gen, ad Alessandria. La co-capolista viaggerà in treno fino a Milano e successivamente in pullman, per raggiungere uno stadio Giuseppe Moccaggata quasi deserto per via della protesta della Curva Mero contro le squadre B. Su questo si è soffermato l’allenatore del Ravenna Marco Marchionni in conferenza stampa: «I ragazzi sperano fino alla fine che i tifosi cambino idea. Da quando sono qui, sono venuti ovunque e la squadra lo ha sempre avvertito. Ci dispiace la mancanza di sostegno in questo momento positivo, perché festeggiare con loro a fine partita è sempre bello. Siamo consapevoli che ognuno ha la propria idea e li rispettiamo per questo».

I tifosi del Ravenna diserteranno la trasferta in virtù delle cosiddette “seconde squadre” dei grandi club, accusate di «togliere spazio a città e tifoserie vere» nel panorama professionistico. In particolare, la Juventus è stata la prima squadra italiana ad iscrivere la propria under 23 al campionato di serie C. Lo ha fatto dal campionato 2018-2019, ottenendo il miglior piazzamento nel 2023-2024 (settimo posto e sconfitta nel secondo turno playoff). Da sottolineare anche le due finali di Coppa Italia serie C raggiunte nel 2020 (vinta contro la Ternana) e nel 2023 (persa contro il Vicenza). Al di là dei risultati sportivi, sono tanti i giocatori che sono passati in tenera età tra le fila della Juventus Next Gen per poi spiccare il volo nel calcio internazionale. Yildiz, Soulè, Hujsen e Fagioli sono solo alcuni dei talenti fatti sbocciare dalla squadra B bianconera. «La protesta penso sia più contro il sistema calcio che contro l’under 23 stessa – commenta Marchionni, riportando la propria esperienza da calciatore -. Secondo me quello delle seconde squadre è un sistema utile per far confrontare giovani con giocatori esperti. Sono realtà che servono e aiutano i ragazzi nel processo di crescita. Non a caso gli altri paesi, che calcisticamente sono più avanti di noi, hanno allestito queste formazioni anni fa».

Tornando alle questioni inerenti al rettangolo verde, la Juve Next Gen sembra una squadra più matura rispetto alla passata stagione: i ragazzi di Brambilla hanno totalizzato 11 punti in 7 partite (contro i 6 di un anno fa alla stessa giornata) e in casa hanno perso solo contro l’Arezzo in rimonta. Sono reduci da una sconfitta pesante per 4-2 sul campo della Sambenedettese, in cui ha segnato l’esperto Guerra e Deme. Proprio il classe 2005 senegalese è uno dei prospetti più interessanti della squadra. Nella prima metà della scorsa stagione vestiva la maglia del Sasso Marconi e uscì tra gli applausi del Benelli dopo una super prestazione condita dal gol vittoria. «La Juve ha giocatori forti con talento – dichiara Marchionni in conferenza stampa -. Hanno un “complesso” che fa la differenza grazie a giovani che se fanno la giocata giusta ci possono mettere in difficoltà. Come sempre dobbiamo portare la partita dalla nostra parte tramite gli episodi».

Scatta così il mese thriller in cui i giallorossi scenderanno in campo 6 volte in 28 giorni. In questo fitto calendario sono inclusi i big match casalinghi contro Arezzo (19 ottobre) e Ascoli (2 novembre): «Sono due squadre molto ben attrezzate – commenta Marchionni- . Noi dobbiamo esser bravi a sfruttare l’entusiasmo che si è creato per restare lì in vetta. Tutto quello che si sta generando intorno ci sta dando una mano, ma sappiamo che andremo incontro a momenti difficili. Questo mese è determinante».

Fira: oltre 33mila pasti serviti, evitati 650 kg di rifiuti in plastica con il progetto green

L’edizione 2025 della Fira di Sett Dulur, la celebra sagra di Russi, ha evitato la produzione di 650 kg di rifiuti in plastica. La stima è del Comune e sarebbe l’effetto del progetto chiamato “Eco Fira”, novità di quest’anno. L’iniziativa ha l’obiettivo di ridurre l’uso di plastica monouso grazie all’introduzione di erogatori di acqua di rete, bicchieri e caraffe riutilizzabili, più lavabicchieri negli stand gastronomici delle associazioni e grazie all’incentivazione all’uso delle borracce.

I dati
Durante l’edizione 2025 della Fira, i sette stand che hanno partecipato al progetto (Amici di Padre Giorgio, Baseball Godo, Basket Club, Futsal Russi, Italia-Cuba Ravenna, Nucleo volontari Protezione Civile Russi, Parrocchia Sant’Apollinare Oratorio Don Bosco) hanno registrato 33.390 coperti. Stimando almeno un bicchiere monouso per coperto, sono stati quindi risparmiati 33.390 bicchieri e circa undicimila bottigliette da mezzo litro. Nel 2024, invece, gli stand avevano acquistato per la Fira 39.500 bicchieri in plastica e 10.127 bottigliette.

In collaborazione con Hera, partner dell’iniziativa, durante la Fira è stato anche installato in piazza Farini un distributore di acqua gratuita per incoraggiare cittadini e visitatori a utilizzare acqua di rete al posto delle bottigliette in plastica. Nei sei giorni dell’evento sono stati erogati 2.157 litri di acqua, pari a circa 4.300 bottigliette risparmiate.

Considerando il peso medio stimato di un bicchiere di plastica (6 grammi) e quello di una bottiglietta da 0,5 litri (30 grammi) l’iniziativa ha quindi comportato una consistente riduzione del PET da smaltire, equivalente a circa 650 kg.

«Con Ecofira – sottolinea l’assessore all’Ambiente Filippo Plazzi – abbiamo dimostrato che anche durante i grandi eventi è possibile adottare pratiche sostenibili e ottenere risultati concreti. Già al primo anno, abbiamo raggiunto un volume in linea con le stime attese, con un risparmio concreto di plastica monouso. Le associazioni hanno adottato positivamente le nuove pratiche e hanno riferito un buon riscontro da parte dei cittadini. Il nostro obiettivo non era eliminare completamente l’uso della plastica alla Fira, ma di compiere un primo passo verso una sempre maggiore riduzione di rifiuti. Alcuni stand hanno affiancato bottiglie di vetro alle caraffe in policarbonato, per dare un’alternativa all’acqua del rubinetto e per evitare inconvenienti nel caso ci fosse stato durante il servizio qualche problema con l’erogatore, cosa che comunque non si è verificata. Crediamo infine che la visibilità del progetto abbia contribuito con efficacia a sensibilizzare i cittadini e gli avventori della nostra Fira, trasmettendo il messaggio che è possibile adottare pratiche volte a ridurre la produzione di rifiuti e l’utilizzo di prodotti monouso».

Il progetto Eco Fira è stato co-finanziato dal bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di progetti comunali di riduzione della produzione dei rifiuti, emanato dall’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna (Atersir), a cui il Comune ha aggiunto risorse proprie.

Il bilancio dell’attività estiva della polizia locale: 8.500 richieste di intervento in 4 mesi

La polizia locale di Cervia ha divulgato un riepilogo dell’attività svolta nel periodo estivo (giugno-settembre).

Nessun incidente mortale sulle strade comunali. In totale sono stati rilevati 138 incidenti, di cui 73 con feriti e 65 con soli danni materiali.

L’attività di controllo della circolazione ha portato all’accertamento di oltre 26.000 violazioni al Codice della Strada. Particolare attenzione è stata riservata ai comportamenti più pericolosi: dieci i casi di guida in stato di ebbrezza, 79 i veicoli trovati privi di assicurazione, 87 quelli con revisione scaduta e 23 le patenti ritirate.

La Centrale Operativa ha gestito 8.487 richieste di intervento, coordinando la presenza delle pattuglie sul territorio. Nel periodo considerato sono stati effettuati 121 posti di controllo fissi e 358 pattugliamenti lungo la spiaggia. Nelle località di Pinarella e Tagliata è stato attivato il servizio dell’ufficio mobile, operativo in 32 serate; le pattuglie in bicicletta hanno svolto 76 servizi, assicurando un presidio agile e capillare anche nelle aree più frequentate.

Per quanto riguarda i controlli sulle attività economiche, sono state effettuate 299 verifiche negli stabilimenti balneari, 185 nei pubblici esercizi, 225 nei negozi di vicinato e 174 nei confronti di ambulanti nei mercati.

Per quanto riguarda le violazioni amministrative, sono state accertate numerose irregolarità. Tra le principali, 69 violazioni al Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana, 31 sanzioni per consumo di alcolici in aree pubbliche, 8 per problematiche legate al decoro urbano e 51 per occupazione abusiva di suolo pubblico. Sono state inoltre contestate 48 violazioni per inquinamento acustico. Nel contrasto all’abusivismo commerciale sono stati eseguiti 18 sequestri amministrativi.

Nel corso della stagione, il personale della Polizia Locale ha garantito una presenza costante sul territorio, coprendo complessivamente 10.481 turni: 9.094 diurni, 1.166 serali e 221 notturni.

Un ruolo importante hanno avuto anche le collaborazioni attive anche quest’anno. In primo piano quella con la Polizia Locale di Ravenna per i servizi notturni congiunti nei fine settimana; quella con gli Ausiliari della Sosta, impegnati nel controllo delle aree di parcheggio a pagamento e quella con gli Street Tutor, operativi con 4 unità a Milano Marittima e al centro commerciale di Pinarella.

Corteo pro Gaza e Flotilla: una parte dei manifestanti blocca via Darsena e il ponte mobile

Una parte dei manifestanti che partecipano al corteo pro Gaza e Flotilla in corso a Ravenna stamani, 3 ottobre, ha deciso di bloccare via Darsena, la strada che divide la stazione ferroviaria dalla testa del canale Candiano. I partecipanti alla manifestazione occupano la sede stradale in maniera pacifica, tenuti sotto osservazione da un consistente dispiegamento di forze dell’ordine.

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Nel frattempo sulle banchine del canale si stavano svolgendo gli interventi pubblici promossi dalla Cgil, uno dei due sindacati che hanno organizzato la manifestazione e che si dissocia dall’azione. Gli altri sono i sindacati di base, in particolare Usb e Sgb.

Pesanti le ripercussioni sul traffico, con lunghe code sia in via darsena che in via Trieste, essendo stato impedito alle auto di proseguire in via Candiano.

I manifestanti si sono poi mossi verso via Trieste, finendo con l’occupare nuovamente (come già accaduto durante lo scorso sciopero) il ponte mobile, impedendo il transito delle auto.

Ponte Mobile Gaza

Bonitta: «Mondiali? Il volley può insegnare qualcosa al calcio…»

Fino al 7 settembre scorso l’unico allenatore ad aver vinto un Mondiale con la nazionale italiana femminile, in 19 edizioni della competizione iridata in 73 anni, era un ravennate. Marco Bonitta, oggi 62enne, era a capo della spedizione vittoriosa nel 2002 in Germania. «Non sono più l’unico, ma resterò per sempre il primo ad esserci riuscito», scherza il coach.

«Noi iniziammo il torneo da outsider – ricorda Bonitta – e dimostrammo di avere forza di volontà e un gruppo tecnicamente forte. Da quel successo è nato un periodo importante per la pallavolo femminile italiana. Anche la nazionale che ha appena vinto è fatta da giocatrici di primo livello come Orro, Egonu, Danesi, Silla, De Gennaro. Molte di loro erano nel gruppo di cui ero commissario tecnico alle Olimpiadi di Rio».

Artefice dell’oro mondiale è sicuramente il coach Julio Velasco. «Lo conosco bene, non ci frequentiamo fuori dalla pallavolo, ma lui e Silvano Prandi sono stati i maestri della mia generazione. Ricordo che andavo a fare corsi di aggiornamenti da loro. La qualità principale di Julio è comunicare con estrema chiarezza e sintesi cose che magari risultano difficili da capire anche a noi professionisti. E poi è un grandissimo studioso: per esempio so che ha dedicato molto tempo alla neuroscienza per capire i meccanismi che portano un atleta a consolidare un gesto tecnico da ripetere molte volte».

Il movimento pallavolistico azzurro può ora godersi il momento del doppio successo mondiale, maschile e femminile: «La squadra femminile è stata brava a dimenticarsi di come aveva vinto le ultime Olimpiadi perché c’era il rischio di sentirsi invincibili e farsi sorprendere di fronte a un tiebreak, che è la norma in un Mondiale dove le differenze di livello sono più sottili. La squadra maschile invece aveva bisogno di trovare la forza per una rivincita dopo essere arrivata solo vicino a grandi vittorie nelle competizioni recenti. È stato molto bello vedere la dedica a Daniele Lavia, che in passato ha giocato anche a Ravenna, che non ha potuto partecipare per un infortunio».

Insomma, è sempre l’approccio psicologico a fare la differenza: «Non può che essere così in uno sport in cui la circolazione delle conoscenze è sempre più facile e quindi le distanze tecniche si riducono. Oggi ci sono tantissimi tutorial professionali online per apprendere tecniche nuove e i professionisti si spostano per lavorare in altre nazioni. Questo fa la differenza».

Bonitta spende parole di plauso per la federazione: «Ha investito molto, non solo sulle prime nazionali ma anche nei settori giovanili». La pallavolo sul tetto del mondo negli uomini e nelle donne può insegnare qualcosa al calcio che non va ai mondiali maschili da due edizioni? «Direi di sì. Forse la prima cosa da prendere come esempio sarebbe un limite alla presenza di stranieri: in A1 tre giocatori su sette devono essere italiani, in A2 quattro su sette e in A3 un solo straniero ammesso. Nel calcio c’è un po’ troppa esterofilia».

Bonitta ha preso parte al mondiale maschile come commissario tecnico della nazionale egiziana: «Il mio incarico è già finito, era previsto che facessi solo il Mondiale. È stata un’esperienza interessante anche a livello personale, ho vissuto per un periodo al Cairo dove le distrazioni nel tempo libero non sono tantissime e a volte subentrava quasi la noia per i giocatori quando finivano gli allenamenti». L’ultima esperienza di club, invece, è stata in America a Austin dove stanno mettendo in piedi un campionato di livello: «Attualmente sono senza incarichi e non ho trattative. Aspetterò cosa si presenterà».

Striscione sulla facciata del municipio: “Palestina libera, stop al genocidio”

Sulla facciata del municipio di Castel Bolognese, da ieri 2 ottobre, è esposto uno striscione con la scritta “Palestina libera, stop al genocidio”.

L’iniziativa è conseguente all’approvazione, lo scorso 29 aprile, di un ordine del giorno del consiglio comunale che impegna il sindaco a farsi promotore di azioni concrete e a sollecitare il governo italiano al riconoscimento dello Stato di Palestina, al sostegno per la sua ammissione alle Nazioni Unite e alla promozione del diritto internazionale.

«L’amministrazione comunale – si legge in una nota alla stampa – ha deciso di dare forma visibile a tale indirizzo per trasformare in un segno pubblico e condiviso la posizione assunta dall’assemblea cittadina, riaffermando che Castel Bolognese non vuole restare indifferente di fronte a una tragedia umanitaria che interpella la coscienza collettiva».

L’amministrazione invita anche, chi può, a sostenere chi porta aiuto sul campo: Emergency.

Sciopero per Gaza e Flotilla: migliaia di persone al corteo dal centro alla darsena

Migliaia di persone a Ravenna stanno partecipando stamani, 3 ottobre, al corteo dello sciopero generale per Gaza e la Sumud Flotilla organizzato dai sindacati Cgil e Usb. Il ritrovo è stato in piazza del Popolo con la partenza alle 9.30 verso la darsena di città dove sono in programma interventi dei rappresentanti delle sigle sindacali e delle associazioni che hanno aderito alla giornata di mobilitazione. Lungo il percorso cori e striscioni a sostegno della Palestina.

Anche a Faenza è in corso un corteo per le vie del centro nell’ambito della stessa iniziativa di protesta dei sindacati.

Così la Cgil ha motivato l’iniziativa di protesta in corso tutta Italia: «L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali».

Lo sciopero generale è stato indetto per l’intera giornata di venerdì 3 ottobre, ai sensi dell’art. 2, comma 7, della legge n. 146/90. La Cgil rende noto che “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

Notizia in aggiornamento.

Il tennis arriva in piazza Kennedy: tornei, prove gratuite e divertimento per tutte le età

Sabato 4 ottobre 2025, dalle ore 15 alle 19, la piazza Kennedy di Ravenna accoglierà l’iniziativa “Tennis in Piazza”, organizzata dal Circolo Tennis Zavaglia (che inizierà domenica la propria avventura in A1) con il patrocinio del Comune di Ravenna e in collaborazione con il noto marchio tennistico Head.

L’evento offrirà a cittadini e visitatori la possibilità di scoprire il tennis nel cuore della città, con campi da gioco allestiti direttamente in piazza e tante attività dedicate a bambini, ragazzi e adulti. Sono previsti mini tornei, prove gratuite e momenti di puro divertimento per tutti.

Non occorre portare nulla: racchette e palline saranno messe a disposizione dall’organizzazione. L’iniziativa è completamente gratuita.

Flotilla, il padre del ravennate fermato da Israele: «Grande ansia. Mio figlio, se può, aiuta tutti»

«Sono in preda all’ansia, la situazione è angosciante». A parlare, sulle pagine del Resto del Carlino in edicola oggi, 3 ottobre, è Alberto Biasioli, padre di Carlo Alberto, il 39enne ravennate a bordo della Morgana, tra le barche della Global Sumud Flotilla intercettate e fermate nei giorni scorsi dalla marina militare di Israele (qui la nostra intervista prima della partenza).

Secondo quanto trapela dalla Farnesina (Biasioli non è raggiungibile da martedì, anche perché, come racconta il padre, ha lanciato il cellulare in mare, per evitare ogni possibile ripercussione ai suoi contatti) gli italiani sarebbero stati trasferiti al centro detentivo di Ketziot. Le persone fermate non saranno interrogate né saranno sottoposte a particolari procedure giudiziarie; sarà solo chiesto loro se sono disponibili ad accettare l’espulsione volontaria entro 24/48 ore oppure se intendono rifiutarla. Per quanti rifiuteranno si aprirà un breve procedimento giudiziario al termine del quale un giudice dovrebbe decretarne l’espulsione coatta. In ogni caso, in Israele è iniziata la festa dello Yom Kippur e tutto potrebbe restare bloccato fino a lunedì.

«Spero che mio figlio firmi – ha detto il padre di Biasioli a Lucia Bonatesta del Carlino -, crede molto nell’importanza della missione e firmare significherebbe dire al mondo una falsità (ossia che ha violato le acque israeliane, ndr), ma spero prevalga la stanchezza e la voglia di tornare a casa, da cui manca da agosto. Speravo anche scendesse quando hanno abbandonato la missione altri italiani, ma conoscendo mio figlio sapevo che avrebbe continuato».

Che tipo è Carlo Alberto, gli chiede la giornalista: «È una persona buonissima e alla mano – sono le parole del padre -, se può aiuta tutti. Ha preso due lauree, in Economia e Commercio e Relazioni internazionali. È una persona semplice, ma che si informa e studia».

Raccolta rifiuti e compravendita dell’usato a Lugo

Sabato 4 ottobre, due iniziative legate alla cura per l’ambiente e la sostenibilità a Lugo.  La prima è promossa dall’associazione “Plasticfree” e consisterà in una raccolta rifiuti in determinate zone della città. I partecipanti avranno si incontreranno (alle ore 15) presso il Centro Civico Lugo Sud di via Rivali San Bartolomeo 2 (ex palazzina Cepal).

Sempre durante la giornata di sabato ci sarà “Riuso o riciclo”, un’iniziativa di economia circolare organizzata da “Il Melograno” che dà la possibilità di rendere disponibili i propri oggetti o vestiti usati ed acquistarne altri. L’evento, che si terrà in via Provinciale Felisio 3, dalle ore 10 alle 18. Durante “Riuso o Riciclo”, Andrea Castorini sarà il protagonista del laboratorio di collage “Frammenti”, accessibile su prenotazione a info@ilmelograno.it o 3713862480.

Oltre al Melograno, l’evento è organizzato dalla Consulta Lugo Sud e la Pro Loco Lugo.

 

Piazza del Popolo piena, cori per la «Palestina libera»

Piazza del Popolo è piena, soprattutto di ragazzi, per il corteo dello sciopero generale di venerdì 3 ottobre. Nel video di Massimo Argnani alcuni momenti del ritrovo – prima della partenza per la darsena – con gli studenti che intonano cori per la “Palestina libera”.

Il cardinale Zuppi a Ravenna per inaugurare i nuovi spazi della Casa della Carità

Dopo due anni di lavori e un investimento da quasi un milione di euro, la Casa della Carità di Santa Teresa si arricchisce di un dormitorio e 30 nuovi posti letto destinati a fragili e indigenti, per un totale di 70 sistemazioni. Le porte del nuovo dormitorio intitolato a Ersilio Tonini e della nuova Casa della Carità Don Angelo Lolli aprono oggi, giovedì 2 ottobre, in occasione della seconda delle giornate di Santa Teresa. Ospite d’eccezione dell’inaugurazione, il cardinale Matteo Maria Zuppi, che ha celebrato la messa delle 18.30 con l’arcivescovo della diocesi di Ravenna-Cervia Monsignor Lorenzo Ghizzoni.

«Nel vangelo c’è scritto i poveri saranno sempre con voi, molte volte però non ce ne accorgiamo e non li vediamo, oppure passiamo oltre – commenta il cardinale prima dell’inizio della funzione – questa Casa invece è nata proprio dal vedere e dal volere trovare risposte. Il Monsignor Lolli vide, e iniziò a trovare risposte coinvolgendo tanti altri. Ringrazio il vescovo, la diocesi e i collaboratori perchè la carità non smette di trovare la risposta, nello stesso spirito di Don Lolli. Qui la sofferenza diventa speranza, consolazione, guarigione».

I nuovi spazi del civico 8 di via Santa Teresa sono stati resi possibili dall’adeguamento dello stabile alle normative antincendio: già dal 2021, infatti, la “cittadella della carità” ospita utenti bisognosi con un massimo di 25 posti letto, oggi più che raddoppiati grazie all’inserimento di porte tagliafuoco, pavimenti ignifughi e scale di emergenza. Le stanze della Casa della Carità offrono un servizio di co-housing suddiviso in stanze singole o doppie (con bagno in comune ogni due) e spazi condivisi come cucina, sala da pranzo e soggiorno attrezzato per bambini. Il servizio permette di abitare gli ambienti anche in orario diurno, adattandosi più facilmente alle esigenze degli ospiti lavoratori. Il tempo di permanenza massimo è di 3 mesi, con possibilità di proroga per le casistiche più delicate. Il dormitorio è composto invece da stanze con letto a castello e può ospitare fino a 16 persone, equamente divise tra donne e uomini, per al massimo una settimana. Tra i progetti futuri dell’opera di carità però, quello di rivolgere almeno un’area del dormitorio a un’utenza esclusivamente femminile, per fornire un luogo sicuro di protezione.

Per accedere agli alloggi è necessario rivolgersi allo sportello servizi a bassa soglia, al centro di ascolto diocesano di Piazza Duomo, o direttamente alla responsabile della progettazione e del coordinamento dei servizi di carità Linda Giuditta Bari. «In settembre abbiamo registrato almeno un ingresso nuovo al giorno – commenta Bari -. questo significa almeno una persona al giorno non nota ai volontari da incontrare, colloquiare e conoscere». Per la maggior parte si tratta di extracomunitari con permesso di soggiorno e protezione internazionale, aventi diritto all’alloggio ai Cas ma impossibilitati ad accedervi per limiti di capienza.

Oltre al servizio di pernottamento, l’Opera di Santa Teresa offre anche una mensa (10.746 i pasti serviti nell’ultimo anno), un servizio di colazioni, docce e guardaroba (utilizzati rispettivamente, sempre nel corso del 2024, da 6443 e 3257 persone e con oltre 6400 abiti donati), oltre all’erogazione di servizi indiretti come la presa a carico per cure mediche, erogazioni di farmaci e prestazioni dello sportello di ascolto.

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