sabato
13 Settembre 2025

Torna la festa del Pd: cinque giorni di stand e incontri

Consegnato il Premio Intercultura alla Capitaneria di porto per le operazioni di soccorso in mare

In occasione della Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno il Comune di Ravenna ha consegnato il Premio Intercultura 2025 della Città di Ravenna alla Capitaneria di porto e alle organizzazioni non governative che svolgono operazioni di soccorso nel Mar Mediterraneo.

Dal 2022 Ravenna è tra le città italiane che hanno svolto un ruolo di primo piano nell’accoglienza dei naufraghi salvati in mare con ventuno sbarchi di migranti avvenuti fino ad ora. Con la consegna del premio si vuole riconoscere l’impegno di tutte le persone coinvolte nella tutela dei diritti umani.

«Dove si nasce non è un merito – commenta il sindaco Alessandro Barattoni – e quello che sta accadendo a livello internazionale, in tante parti del mondo, fra tensioni religiose, conflitti militari e carestie, sta causando un aumento delle migrazioni. Spesso, questo porta a trasformare il Mediterraneo centrale da mare della speranza a mare della morte. Nell’assordante e pericolosa assenza di un sistema europeo di ricerca e soccorso in mare, questo compito è attuato dalla Guardia costiera e dalle Ong che oggi abbiamo premiato».

La cerimonia si è svolta nell’ambito del Festival delle culture ed è stata condotta dai giornalisti Vittorio Longhi, direttore della Carta di Roma, e Maria Cuffaro, volto storico della Rai, collegata da remoto. Hanno raccontato la loro testimonianza alcuni ragazzi e ragazze salvati in mare e ora coinvolti nei progetti Sai (Sistema accoglienza integrazione) di Ravenna.

A consegnare i premi (un mosaico raffigurante una delle stelle del Mausoleo di Galla Placidia), è stato il sindaco Alessandro Barattoni. Per la Capitaneria di porto lo ha ritirato il capitano di vascello Marco Landi, reggente della Capitaneria di porto di Ravenna, ed è stato consegnato alle ong: Emergency (Roberto Maccaroni, responsabile sanitario area migrazione); Open Arms (Cecilia Aldazabal, responsabile dei progetti educativi nelle scuole); ResQ (Luciano Scalettari, presidente), MSF Geo Barents (Giulia Virdis, Legal advisor per le operazioni SAR di Medici senza frontiere); Mediterranea Saving Humans (Vanessa Guidi, vicepresidente); SOS Mediterranee (Francesca Vecchio, volontaria del gruppo territoriale di Bologna); Sea Watch, Solidaire (Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch Italia che ha inviato un messaggio video). Tutte già approdate a Ravenna almeno una volta, ad eccezione di Resq- People saving people.

«Sono orgoglioso di come la città, negli ultimi due anni, abbia reagito ai ventuno sbarchi effettuati nel nostro scalo. Quella dei porti lontani è una scelta del Governo sbagliata, che penalizza in primis le Ong, ma che qui ha sempre visto un’organizzazione di solidarietà impeccabile – continua Barattoni -, Per questo, desidero ringraziare la Prefettura, la Croce Rossa, i volontari e tutti gli operatori coinvolti non solo per gli aspetti formali e organizzativi, ma anche per gli sguardi e le mani tese che hanno saputo offrire una speranza di futuro».

Ogni anno il Festival delle Culture conferisce il Premio Intercultura ad enti e persone che si sono distinti in materia di immigrazione, asilo, politiche di coesione sociale e tutela dei diritti umani. Tra le motivazioni che accompagnano la consegna del riconoscimento alla capitanieria di Ravenna si legge: «Dal 31 dicembre 2022 Ravenna è tra le città che hanno svolto un ruolo di primo piano nell’accoglienza dei naufraghi salvati […]. Si vuole così riconoscere pubblicamente il legame profondo tra il soccorso in mare e la costruzione di una società democratica fondata sui diritti umani. Il vostro lavoro non solo protegge vite, ma afferma con forza i valori della convivenza civile, della giustizia e della solidarietà. Ravenna rende omaggio a chi ogni giorno, nel Mediterraneo, difende il diritto alla speranza e mette al centro della propria azione la vita delle persone, riaffermando la vocazione storica di città di dialogo e accoglienza».

La “nave della pace” approda a Ravenna: attesi 200 giovani da Palestina, Libano, Siria e altri paesi del Mediterraneo

Approderà in Darsena a Ravenna dal 29 agosto al primo settembre la Bel Espoir, nave-scuola della pace che sta solcando il Mediterraneo con a bordo 200 giovani provenienti da Palestina, Libano, Siria, Egitto, Giordania, Italia e altri Paesi. Un viaggio simbolico e concreto, partito il 1° marzo da Barcellona e che, tappa dopo tappa, promuove il dialogo tra culture, religioni e storie differenti.

Per l’occasione verranno organizzati eventi, convegni e appuntamenti aperti a tutta la città. Il fulcro sarà un grande incontro sul tema “Cristianesimi di Oriente e di Occidente”, con importanti relatori come fra Lorenzo Raniero, preside dell’Istituto San Bernardino di Venezia, Giovanni Gardini, presidente dell’Amei, il priore della comunità di Bose, Sabino Chialà, Adriano dall’Asta di Russia cristiana e Laila Simoncelli, della Papa Giovanni XXIII. Il sabato sera per i giovani verrà organizzata una visita guidata alle piazze e alle opere di street art di Ravenna mentre la domenica è in programma una visita ai nostri monumenti Unesco e, in serata, a Marina, una festa della Pastorale giovanile-vocazionale

«La scelta di Ravenna come uno dei cinque porti italiani del progetto nasce dalla nostra storia di dialogo con l’Oriente – spiega don Pietro Parisi, direttore dell’Ufficio Ecumenismo e Dialogo intereligioso della Diocesi –. Sarà un segno per tutta la città».

Promosso dalla diocesi di Marsiglia, dall’associazione Bel Espoir-Ajd, e da Mar Yam, il progetto Med25 prevede 30 tappe in altrettante città del Mediterraneo, di cui cinque in Italia.

Un’esperienza nata anni fa come momento di incontro in alcune città che si affacciano sul grande mare e che quest’anno, in occasione del Giubileo 2025, ha preso la forma di un pellegrinaggio.

«Purtroppo la tappa numero quattro del nostro percorso, in Libano, è saltata per le bombe che sono cadute in Iran – ha spiegato in collegamento video don Alexis Leproux, vicario episcopale per le relazioni mediterranee della Diocesi di Marsiglia e responsabile del progetto Med 25 -. La nave è dovuta tornare a Cipro e la comunità di Beirut ha dovuto rinunciare ad accogliere i giovani. Ora è diretta a Istanbul. L’obiettivo è fare del Mediterraneo un luogo di fraternità».

Le sculture sonore di Francesco Cavaliere al Mar

Nella Arts & New Media Room del Mar, il Museo d’Arte della città di Ravenna, in occasione dell’acquisizione nella collezione del museo, si espone fino al 13 luglio in forma di installazione Abyssal Creatures, il gruppo di sculture sonore in vetro soffiato realizzate dal poliedrico artista Francesco Cavaliere con la cura e accompagnamento produttivo di Xing, grazie al sostegno di Italian Council (2023).

Abyssal Creatures è un progetto di Francesco Cavaliere che, nel corso di tre anni, ha preso molteplici forme come materializzazione di una saga fantastica immaginata dall’artista, che si affaccia su un universo etereo e fluttuante, sospeso tra alchimia e science-fiction ricollocando il sapere sulla materia e la natura in una dimensione poetica, che eccede un pensiero misurato.

Le tre opere di Francesco Cavaliere sono un ensemble di sculture vitree concave, in vetro soffiato di Murano – verde, arancione, e giallo – che richiamano animali e piante delle profondità marine, creature non bipedi, trasparenti, ibridate con figure archetipiche dell’inconscio umano.

«Sono tre grandi corpi sonori che funzionano come strumenti musicali ambivalenti: idiofoni, come campane, e aerefoni, suscettibili alle vibrazioni dell’aria, per cui sono state usate le due materie trasparenti per eccellenza: il vetro, forma rigida e cristallina, e il suono, elemento intangibile, che per vie aeriformi si muove e organizza – così l’artista descrive l’opera -. Gli elementi floreali delle sculture e le forme curvilinee costituiscono un insieme di risonatori sonori, conico cilindrici, che ospitano dei sistemi di riproduzione e diffusione sonora. Le sculture sembrano essudare rumori, il suono le attraversa come un sistema vascolare astratto».

Federconsumatori: «Serve una legge sugli affitti brevi, ma non scarichi oneri sui turisti»

La Regione Emilia-Romagna ha avviato un percorso per arrivare a una legge che regoli gli affitti brevi a uso turistico e Federconsumatori, associazione di tutela dei consumatori affiliata a Cgil, assicura che riterrà inaccettabile ogni norma volta a scaricare su turiste e turisti ulteriori oneri, anche attraverso una crescite dei prezzi delle prestazioni turistiche.

Federconsumatori condivide la necessità di contenere la crescita degli affitti brevi: «In alcuni casi cercandone la riduzione, laddove questa ha contribuito a determinare la forte riduzione degli affitti tradizionali e di quelli rivolti agli studenti, ed ha nel contempo contribuito alla crescita eccessiva del costo degli affitti».

Il principio guida dell’associazione è la tutela dei diritti dei turisti e del consumatore di turismo «La rivoluzione portata da internet in questo ambito ha cambiato in profondità e per sempre l’offerta turistica – si legge in una nota dell’associazione –. Un cambiamento in parte positivo, che ha dato più opportunità agli operatori e maggiori possibilità di scelta e maggiore trasparenza ai consumatori. Allo stesso tempo ne conosciamo bene i difetti: la perdita di competenze e di professionalità e la proliferazione di soggetti più che discutibili».

Il 30 aprile scorso Federconsumatori ha segnalato che il 47 percento degli immobili in affitto breve a Bologna era dotato dell’illegale self check-in, «poi sanato da una discutibile sentenza che ha registrato l’entusiasmo degli operatori del settore».

Airbnb, di cui si cita la posizione dominante nel mercato degli affitti brevi, impone commissioni elevate: «Quelle sostenute dai clienti del portale frequentemente raggiungono il 15 percento, mentre gli host sono chiamati a riconoscere ad Airbnb un più contenuto 3 percento. Tutto il carico sui turisti, ma anche questo sembra scandalizzare pochi».

Federconsumatori condivide quindi la necessità di norme regionali che vadano nel senso di alleviare questo grave problema, facendo le dovute distinzioni, considerando ad esempio una ricchezza la presenza degli affitti brevi nei luoghi dove l’ospitalità tradizionale è assente o molto ridotta. «Vale in primis per le aree interne della nostra regione, dove può essere sviluppato il turismo; vale per l’Appennino, la cui rete alberghiera è sempre più debole. Allo stesso tempo invochiamo tutto il rigore possibile verso i soggetti che non rispettano le regole, che evadono il fisco danneggiando la collettività mettendo a rischio gli ospiti. Non parliamo solo degli affitti brevi, ma di tutto il complesso dell’offerta turistica della nostra regione, che deve presentarsi in modo impeccabile, certamente migliore di oggi».

Dalla Camera di commercio mezzo milione di euro a sostegno delle imprese che puntano sui giovani

Approvata dalla Giunta della Camera di commercio di Ferrara-Ravenna la seconda annualità del piano straordinario a sostegno delle giovani generazioni. Si tratta di 500mila euro per incentivare le assunzioni a tempo indeterminato, il ricambio generazionale, la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. Le risorse si aggiungono a quelle stanziate lo scorso anno che, nel 2024, hanno permesso di finanziare 61 imprese gestite da giovani con meno di 35 anni.

Un obiettivo della Camera di commercio resta quello di accorciare la distanza tra giovani, lavoro e impresa, tanto più in presenza di una crisi demografica che ha ridotto in notevole misura la presenza dei giovani nelle comunità.  «Nel pieno di una grande trasformazione, i giovani intravedono possibilità inesplorate – afferma il presidente della Camera di commercio Giorgio Guberti. Quando è data loro l’occasione di concretizzare una visione, di investire le loro migliori energie, di utilizzare le tecnologie più recenti per intercettare e soddisfare i bisogni emergenti, aprono un’impresa e generano sviluppo».

Il progetto sta mobilitando, sulla base di modelli già consolidati dall’ente camerale, ulteriori risorse provenienti dai Comuni del territorio che permetteranno un maggiore impatto in termini di sviluppo imprenditoriale e di creazione di posti di lavoro. I fondi comunali già destinati, e quelli che arriveranno successivamente, interverranno a finanziare esclusivamente le domande delle imprese localizzate nei rispettivi territori e solo dopo l’esaurimento delle risorse della Camera di commercio. Proseguiranno anche le azioni rivolte al mondo della formazione, alla connessione scuola-lavoro ed alla valorizzazione, in particolare, degli ITS (corsi di specializzazione post diploma). «La cifra di questo intervento vuole essere la qualità – prosegue Guberti –. L’obiettivo è dare gambe ad interventi che favoriscano un’occupazione stabile, una relazione scuola-lavoro di valore, un orientamento mirato alle aspettative dei giovani, nuovi modelli di business, per produrre quel salto culturale necessario al cambiamento, di cui i giovani sono eccezionali acceleratori. Il mio auspicio è che questo piano sappia evolversi con la collaborazione e la disponibilità di chi condivide la nostra visione».

Per consultare le informazioni sui bandi: https://www.fera.camcom.it/bandi/piano-giovani-bando-sostegno-della-creazione-di-imprese-giovanili

A Cotignola usano le coccinelle per disinfestare il verde pubblico

Prosegue nel territorio di Cotignola la lotta biologica per la difesa fitosanitaria del verde pubblico. In questi giorni, in particolare, sono in corso trattamenti disinfestanti che si basano sull’utilizzo di insetti utili, precisamente coccinelle della specie Adalia bipunctata e Propylea quatuordecimpunctata.

Gli interventi fitosanitari interessano tigli, acacie, lagerstroemie, pioppi, betulle e altre piante su cui sono stati rilevati gli afidi infestanti, nello specifico in viale Vassura, via Pascoli, via D’Azeglio, via Alighieri, piazza Giovanni Paolo II e ancora nel villaggio Kennedy e in alcuni parchi e giardini pubblici.

Dal Comune di Cotignola affermano che «la scelta di combattere gli agenti infestanti con altri insetti consente di evitare l’utilizzo di sostanze nocive per l’ambiente ed è coerente con il Pan (Piano di azione nazionale) in merito alla lotta biologica, oltre che al protocollo regionale che regolamenta i trattamenti nelle aree frequentate dalla popolazione».

Ancisi (Lpr): «Il mausoleo di Teodorico ha bisogno di essere ripulito da alghe e muffe»

Il consigliere comunale di Ravenna Alvaro Ancisi, reduce dal 6,47 percento alle ultime elezioni che lo ha confermato ancora in municipio, presenta la prima interrogazione al nuovo sindaco sulle condizioni del mausoleo di Teodorico: «Ha bisogno di essere ripulito».

Il decano dell’opposizione mette a confronto una fotografia non recente estratta dal sito internet www.turismo.it, dove il mausoleo appare ancora discretamente lucente nel suo biancore, e una più attuale di Lista per Ravenna, dove prevalgono invece nettamente il grigio/nero e lo sporco: «Sono causati da alghe e muffe, che lo abbruttiscono, riducendone il decoro e l’attrazione. Per ripulire e difendere dagli agenti esterni la pietra d’Aurisina, possono essere applicati, utilizzando detergenti specifici per superficie lapidee, metodi d’intervento soffici e cautelativi, accompagnati da trattamenti protettivi idrorepellenti e antimacchia. Ove fossero necessarie operazioni di risarcitura o restauro, è ancora mirabilmente attiva, nei pressi di Trieste, l’antica Cava Romana del marmo di Aurisina, risalente all’epoca dell’impero romano».

Il mausoleo di Teodorico è tra i monumenti più visitati di Ravenna (66mila visitatori nel 2024). Di proprietà dello Stato, la gestione dei suoi servizi di accoglienza e strumentali è stata concessa in affidamento alla Fondazione di RavennAntica, di cui è fondatore e partecipe anche il Comune di Ravenna.

«Pare dunque auspicabile – prosegue Ancisi – che la Giunta comunale, nella persona del neo assessore delegato dal sindaco alle Politiche Culturali, alla Multiculturalità e al Turismo, assuma l’iniziativa di proporre, nei modi confacenti, la necessità che il Mausoleo di Teodorico sia adeguatamente ripulito, riportato all’originario caratteristico biancore e protetto dagli agenti esterni aggressivi. Al riguardo, potrebbe essere interessata la “Conferenza provinciale permanente”, attiva presso la Prefettura di Ravenna, presieduta dal Prefetto e composta dai responsabili delle strutture periferiche dello Stato e dai rappresentanti degli enti locali. In tal senso interrogo la disponibilità del sindaco».

Violenza e resistenza a pubblico ufficiale: arrestato 42enne in un bar di Alfonsine

Un 42enne è stato arrestato dai carabinieri a Alfonsine con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, oltre ad aver rifiutato di fornire la propria identità. Si tratta di un cittadino extracomunitario, senza fissa dimora, già conosciuto alle forze dell’ordine per episodi simili.

Erano le 19.30 del 18 giugno quando una pattuglia dei carabinieri della stazione di Mezzano è stata inviata ad Alfonsine, in rinforzo ai colleghi di Russi, poiché il titolare di un bar aveva segnalato la presenza di una persona in evidente stato di agitazione. I militari hanno tentato più volte di calmare ed identificare l’uomo che, visibilmente ubriaco, ha inveito pesantemente contro le divise, con un comportamento aggressivo e minaccioso fino a spintonare uno dei carabinieri.

L’arrestato, dopo aver trascorso la notte nella cella di sicurezza della caserma, è stato accompagnato in tribunale per l’udienza direttissima durante la quale il suo arresto è stato convalidato. L’uomo è stato successivamente sottoposto all’obbligo di presentazione alla caserma carabinieri di Alfonsine tre volte alla settimana.

Occupazione abusiva di una casa inagibile dall’alluvione, 25enne denunciato

Un 25enne è stato denunciato per occupazione abusiva perché viveva in un appartamento a Faenza di proprietà di altri e dichiarato inagibile dopo i danni riportati dalle alluvioni di maggio 2023. Sono in corso accertamenti per capire il motivo per cui il giovane utilizzasse l’abitazione nel quartiere Borgotto pur risultando residente in un altro appartamento in città.

L’inagibilità era stata attestata da un sopralluogo dei vigili del fuoco e la porta d’ingresso era stata chiusa con una catena per impedire l’accesso. Era rimasto un piccolo varco che consentiva l’accesso alla persona, particolarmente esile. La presenza di una persona all’interno dell’abitazione era stata segnalata tramite una denuncia al comando della polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina.

Nella mattinata di lunedì 16 giugno si è svolta un’operazione congiunta tra polizia locale e carabinieri. Gli agenti del comando di via Baliatico, assieme ai militari del nucleo radiomobile, all’alba sono entrati nell’edificio. Il giovane è stato accompagnato in caserma. Contestualmente, la proprietà ha provveduto a sigillare definitivamente l’ingresso per evitare che l’episodio possa ripetersi.

Un gioco da tavolo per gli 80 anni di Cna per scoprire le sfide delle imprese

Quali sfide deve affrontare un imprenditore artigiano e quale aiuto può avere da un’associazione di categoria? Un gioco da tavolo offre una simulazione: chi è già del mestiere può divertirsi con le questioni quotidiana, chi non lo è può scoprire come funziona. L’iniziativa è della Cna di Ravenna in occasione del suo 80esimo anniversario celebrato di recente.

L’idea di “La sfida di Cna – Imprese in gioco” è di Gabriele Mari e Gianluca Santopietro, sviluppata da eNigma.it e Tommaso Bagnoli, illustrata da Panebarco, prodotta da Giacomo Santopietro per Professor Cobblepot.

Da 3 a 6 giocatori vestono i panni di imprenditori artigiani, ognuno in veste di associato Cna. L’obiettivo è ampliare l’azienda nel territorio provinciale attraverso strategie di espansione territoriale e gestione delle risorse. Accanto all’esperienza ludica c’è un veicolo formativo: illustrare in modo pratico l’attività e la missione di Cna.

«Questo gioco da tavolo – si legge sul sito di Cna Ravenna – rappresenta un ponte tra la tradizione e l’innovazione, offrendo ai giocatori un’esperienza che celebra l’eredità di Cna Ravenna e illumina il percorso quotidiano degli imprenditori».

Le scatole del gioco sono state distribuite agli associati e agli invitati all’evento di celebrazione dell’ottantesimo anniversario che si è tenuto al teatro Alighieri.

Tre nuovi commissari in questura per dirigere Digos, Volanti e Immigrazione

La questura di Ravenna ha tre nuovi commissari che andranno a dirigere Digos, Volanti e Immigrazione. Si tratta di Anna Lamacchia, Marco Gattullo e Francesco Papa, assegnati dal dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno a seguito del corso di formazione per commissari svolto alla scuola superiore di polizia di Roma dove hanno conseguito il master di secondo livello in “Organizzazione e politiche di pubblica sicurezza” all’università Luiss Guido Carli di Roma.

La commissaria Lamacchia, assegnata alla Digos, 29 anni, è originaria di Bari: si è laureata con lode in Giurisprudenza, ha poi svolto il tirocinio giudiziario al tribunale di Bari e ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

L’Ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico, da cui dipende la squadra volanti, dà il benvenuto al commissario Papa, originario di Benevento, 30 anni, laureato con lode in Giurisprudenza, ha svolto il tirocinio giudiziario alla procura generale di Milano.

Il commissario Gattullo guiderà l’Ufficio Immigrazione: originario di Barletta, classe 1995, si è laureato in Giurisprudenza; ha svolto il tirocinio al tribunale di Bari ed è abilitato all’esercizio della professione forense.

Il questore Lucio Pennella ha espresso ai nuovi funzionari i migliori auguri di buon lavoro dicendosi certo che sapranno contribuire efficacemente alla sicurezza della provincia. I ringraziamenti del questore vanno ai funzionari che sono stati trasferiti ad altra sede i commissari capo Francesco Ricciardelli, Giuseppe Davide Farina e Giovanni Foresio assumeranno incarichi rispettivamente nelle questure di Avellino, Ferrara e Barletta Andria Trani.

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