mercoledì
27 Agosto 2025

Spiagge Soul dall’alba al tramonto e il primo agosto arriva Lisa Hunt

Fine luglio con tre appuntamenti sui lidi ravennati e lunedì 1 al Finisterre Beach approda una delle stelle della black music internazionale

Lisa Hunt Vocalist
Lisa Hunt

Domenica 31 luglio, per il festival Spiagge Soul, si comincia a suonare alle prime luci dell’alba (ore 6), al Finisterre Beach di Marina di Ravenna con Banana Boat play Bob Marley, due invece i concerti ora aperitivo (alle 18) affidati al gruppo Rumba De Bodas  (al bagno Kuta di Punta Marina) e al trio  Los Pollos Hermanos (BagnOsteria Tarifa a Porto Corsini).
Lunedì 1 agosto invece, unico concerto, alle 22, sempre al Finisterre Beach di Marina con la vocalist Lisa Hunt e la sua band.

Banana Boat in “play Bob Marley” che ripercorre come il leggendario disco Talkin’ blues, i grandi classici dei primi Wailers alternati ai pensieri sulla musica, la vita e gli aneddoti sul Re del Reggae.

Rumba De Bodas
Rumba de Bodas

Rumba De Bodas è una band di origine bolognese nata nel 2008. Fra partecipazioni a festival in tutta europa e produzioni discografiche, dopo un decennio il suond del gruppo si è assestato intorno a ritmi funk, new soul e incursioni elettroniche. Nel 2021 è uscito il nuovo singolo “Rimini Minivan” per l’etichetta italo tedesca Rubik Media. La formazione attuale comprende Rachel Doe alla voce, Kim Gianesini al sax contralto, Mattia Franceschini alle tastiere e synth, Pietro Posani alle chitarre, Giacomo Vianello Vos al basso e Alessandro Orefice alla batteria.

 Los Pollos Hermanos è un tri che strizza l’occhio al soul viscerale fino ad arrivare al funky più maleducato. Con Ermanno Fabbri alla voce e chitarra, Livio Palotti al basso e Carlo Vallicelli alla batteria.

Lisa Hunt è una delle stelle del soul che più ha brillato sul palcoscenico del festival. Cresciuta artisticamente nella grande tradizione afroamericana della musica gospel, molti dei suoi brani sono stati pubblicati su varie compilation in tutto il mondo e sia come cantante che come compositrice ha venduto più di un milione di copie di dischi. In Italia è stata la vocalist di Zucchero e per molti anni sia in studio che sul palco e ha lavorato con tanti celebri artisti, da Pavarotti a Ray Charles, da Eric Clapton a James Brown, da Joe Cocker a Miles Davis. Nel tour italiano Lisa Hunt è accompagnata da una band di sei musicisti, fra tastiere, basso, chitarra, batteria e sax.

 

Sport e parole, Federico Buffa il 2 agosto al bagno Polka

Federico BuffaIl grande affabulatore sportivo Federico Buffa sarà il 2 agosto (dalle 19) al bagno Polka di Marina Romea per un incontro presentato da Stefano Bon.

In dialogo con il giornalista Stefano Ravaglia, Buffa intraprenderà un viaggio nel mondo della comunicazione sportiva.

Nidi di plastica vegetale per far tornare il Ghiozzo Go nelle valli ravennati

Il progetto per la riproduzione della specie ittica autoctona ormai quasi del tutto scomparsa

Ghiozzo GoSi avvia a conclusione la fase operativa del progetto Go Restocking, dedicato alla riproduzione in ambiente artificiale del Ghiozzo Go, specie ittica autoctona ormai quasi del tutto scomparsa nelle maggiori aree vallive locali.

Il Ghiozzo Go (Zosterisessor ophiocephalus) è un pesce che vive quasi esclusivamente in ambienti di transizione come valli, lagune e foci salmastre e la sua sopravvivenza è legata all’habitat in cui vive che oggi risulta purtroppo fortemente compromesso in quanto caratterizzato dalla presenza di piante fanerogame, ossia piante marine, che stanno scomparendo. Il Go utilizza infatti queste piante nel periodo riproduttivo per la costruzione del nido e la deposizione delle uova.

Un tempo il Go era molto abbondante nelle zone ravennati, attualmente è quasi completamente venuto meno.

Si tratta di una specie di interesse commerciale, è infatti oggetto di attiva pesca nella Laguna di Venezia e nel Mar Nero ed è componente essenziale di alcuni piatti tipici della cucina veneziana. Costitutiva una risorsa anche per la pesca valliva locale fino alla sua pressoché estinzione.

Obiettivo del progetto è ripopolare le aree vallive ravennati promuovendo un metodo di riproduzione della specie Go alternativo a quello naturale, ma comunque sostenibile. Si è cercato in particolare di ricreare un ambiente artificiale per la deposizione dei Go simile a quello naturale attraverso la progettazione e realizzazione di nidi di plastica di origine vegetale mediante l’uso di stampanti 3D. Sono stati quindi recuperati alcuni esemplari di Go, dove ancora presenti, e messi in vasca in proporzione idonea tra maschi e femmine e tra maschi e nidi, poiché per questa specie è il maschio a occuparsi dei nuovi nati, e ricreate condizioni per l’accoppiamento e la deposizione. Le larve sono quindi state seguite fino allo svezzamento.

In questa attività sono stati coinvolti due istituti scientifici specializzati sulle ricerche marine: Cestha di Marina di Ravenna, che ha seguito prevalentemente le parti di progettazione dei nidi artificiali e la gestione di riproduttori e nuovi nati, e Naturedulis, di Goro, che si è occupata della gestione alimentare delle larve.

Il progetto è coordinato da Cifla, Centro per l’Innovazione di Fondazione Flaminia, e finanziato nell’ambito del Flag Costa dell’Emilia-Romagna, Priorità 4 Feamp 2014-2020, Azione 3° “Diversificazione dei prodotti ittici e delle attività della pesca”.

Il 19enne Casadei, da Milano Marittima, nel mirino del Chelsea

Il club inglese avrebbe offerto 7-8 milioni di euro, ma l’Inter al momento rifiuta

Cesare Casadei Premio Morosini
Cesare Casadei con il Premio Morosini poco dopo la vittoria della finale scudetto Primavera

Il Chelsea avrebbe provato l’affondo per il centrocampista cervese Cesare Casadei, gioello della Primavera dell’Inter.

Il club londinese ha avanzato la prima offerta ufficiale: sul piatto 7-8 milioni per il trasferimento a titolo definitivo. I nerazzurri – spiega la Gazzetta dello Sport – ribatte: servono 20 milioni di euro più opzione di “recompra” che i Blues invece non vogliono concedere.

Resta viva – secondo Sport Mediaset – l’ipotesi che potrebbe portare il giovane centrocampista al Sassuolo.

Nato il 10 gennaio 2003, Casadei è di Milano Marittima, dove è sempre vissuto con la famiglia. Ha iniziato a tirare i primi calci al pallone allo Junior Cervia, per poi passare nel 2011 al Cesena dove è rimasto per 7 anni, fino al fallimento dei bianconeri, quando si è trasferito all’Inter.

Da Cervia a Venezia a nuoto. Ora il ritorno di corsa lungo la “via del sale”

L’impresa del cervese “Pelo” Di Giorgio per sensibilizzare sul rispetto del mare

andrea pelo di giorgio veneziaIl cervese Andrea “Pelo” Di Giorgio ha raggiunto alle 18.20 di ieri (29 luglio) la spiaggia dell’iconico Hotel Excelsior del Lido Di Venezia.

Si conclude così la prima parte dell’impresa di “Pelo” per sensibilizzare l’opinione pubblica sul rispetto del mare e la sostenibilità, dopo circa 160km di nuoto in mare, seguendo la costa adriatica da Cervia a Venezia.

Le criticità sono state molteplici, una su tutte la difficoltà di nuotare contro corrente per oltre il 90 percento del percorso. Il mare grosso dei primi giorni ha creato inoltre numerosi imprevisti alle barche di supporto che hanno dovuto ripararsi a Porto Garibaldi per ben 2 notti tardando così l’arrivo in laguna.

Anche la nuotata notturna è stata particolarmente complessa con un’onda incrociata di forte intensità ed una cresta di oltre 70 centimetri.

All’altezza di Marina di Ravenna, Pelo ha incontrato l’associazione Cestha mentre liberava una tartaruga in mare.

andrea pelo di giorgio venezia arrivoL’impresa di Pelo è seguita passo a passo dal team di produzione di Free Event che continuerà a documentare l’impresa fino al rientro via terra a Cervia.

Partito domenica 24 luglio dal bagno CerviAmare, l’atleta cervese ora tornerà a casa via terra lungo il percorso che il sale di Cervia faceva attraverso un tracciato di distribuzione commerciale definito “rotta del sale”. Questo tratto di 240 km sarà fatto di corsa.

“Pelo” unisce sempre alle sue imprese una campagna di sensibilizzazione per cura e rispetto per ambiente ed ecosistema. Con il Cestha e con JPS (Just Pilates Studio Cesena) il progetto Across-Me si è intrecciato in una raccolta fondi realizzata nel 2021 per supportare l’attività di recupero delle tartarughe ed altre specie di animali, feriti spesso a causa dell’inquinamento da plastica.

Tre cuccioli di gatto abbandonati in uno scatolone sotto il sole, lungo la strada

Salvati dall’Enpa, che ora vuole denunciare il responsabile

Una cucciolata abbandonata in uno scatolone sul bordo strada, a Conselice. Lo ha notato una donna nella tarda mattinata di venerdì, davanti all’ingresso di un’abitazione.

«Siamo di fronte a un’ nnesimo atto di crudeltà nei confronti degli animali – dice Tiziana Samperi, volontaria Enpa -: 3 fratellini di circa 3 settimane chiusi dentro ad una scatola sotto al sole, accaldati, affamati e disidratati. Sono stati portati immediatamente in infermeria per poter essere sottoposti alle prime cure e sono già stati affidati a una balia che se li seguirà nelle prossime settimane».

L’Enpa comunica di essere già in azione, con il supporto delle Guardie zoofile, per individuare il responsabile, che dovrà rispondere del reato di abbandono di animali.

Disabilità, è nato il primo parco giochi inclusivo di Ravenna

Investimento da 180mila euro, finanziato grazie anche alla donazione di un cittadino in memoria della moglie

Altalene, scivoli, pannelli ludici, un labirinto, un’area pic nic con tavoli da gioco sono alcuni degli elementi che compongono il colorato quadro di “Ipazia”, il primo parco giochi inclusivo della città di Ravenna. Situato nell’area verde tra le vie Calcagnini e Copernico, consentirà a tutti i bambini di giocare insieme e socializzare, senza nessuna esclusione.

L’intervento, del valore di circa 180.000 euro, è stato finanziato dal Comune di Ravenna con il contributo di Azimut e di un cittadino ravennate, il signor Andrea Frontali, che ha effettuato una donazione in memoria della moglie Anna Brusi, scomparsa quattro anni fa.

Il progetto nasce da una sinergia tra il servizio Ambiente e il servizio Istruzione, con il coinvolgimento delle associazioni che si occupano di diritto al gioco e disabilità che fanno parte del Tavolo Diritto al Gioco, coinvolte fin dalla fase di progettazione e nella scelta dell’area.

Il parco giochi “Ipazia” si sviluppa su una superficie pari a 4.200 metri quadri nell’area verde di via Copernico, pari a 10.100 metri quadri, situata in un quartiere residenziale ad alta densità abitativa vicino alla piscina comunale e ad altre aree sportive, nei pressi del polo scolastico Ricci-Muratori.

L’obiettivo alla base del progetto è stato quello di realizzare aree che potessero essere utilizzate da tutti i bimbi, anche quelli con disabilità, giocando insieme, ma anche spazi di sosta e riposo all’insegna della socializzazione e della condivisione.

La progettazione del parco giochi “Ipazia” è quindi stata orientata totalmente all’inclusività, a partire dall’accessibilità e fino alla fruizione delle unità gioco.

In vacanza a Marina di Ravenna, picchia la compagna davanti alla figlia: arrestato

La vittima era già finita in ospedale con alcune costole incrinate lo scorso 12 luglio

Free Public Domain CC0 Photo.A nemmeno 48 ore dall’arrivo nel residence di Marina di Ravenna, è stato arrestato per maltrattamenti ai danni della compagna, che avrebbe picchiato nel cuore della notte, davanti alla figlia di lei, minorenne.

A finire in manette è stato un 42enne turista modenese, seguito dal Sert per una dipendenza da droghe e con vari precedenti, tra cui un episodio di violenza domestica nei confronti della madre. Nel 2017 è stato anche allontanato dal tribunale dalla figlia e dalla ex moglie.

Con la nuova compagna, che frequenta da circa un anno, le cose non sono andate meglio, tanto che la donna solo lo scorso 12 luglio è finita all’ospedale con alcune costole incrinate a causa – ha dichiarato – delle percosse subite dal compagno. 21 i giorni di prognosi, durante i quali però la coppia è partita comunque – con la figlia di lei – per le vacanze a Marina di Ravenna. Qui l’ultimo episodio, nella notte di pochi giorni fa, con la donna e la figlia che si erano rinchiuse spaventate nella propria stanza, dove però l’uomo è riuscito comunque a entrare, scaraventando a terra il telefono dalla compagna e colpendola, prima che la donna riuscisse a scappare insieme alla figlia fino alla reception, dove è partita la richiesta d’aiuto.

La notizia è riportata nei dettagli sui due quotidiani in edicola oggi, sabato 30 luglio.

Mirabilandia festeggia i 30 anni. Il direttore: «Non ci siamo mai fermati…»

Capo: «Dopo due anni di restrizioni il nostro pubblico è tornato in massa»

Night Show 1
Il Night Show di Mirabilandia

Mirabilandia compie 30 anni e li festeggia oggi, 30 luglio. Dall’apertura alle 10:30, sino all’1 di notte sono previste molte attività che si aggiungono ai tanti appuntamenti già in calendario durante la giornata.

All’interno del parco sono previsti live show e “meet & greet” con i cosplayer di Epicos che impersoneranno le icone degli anni ’90 del mondo della musica, del cinema e dello spettacolo; dalle 19.30 alle 21.30  l’animazione di Rds-Radio Dimensione Suono che poi accompagnerà il pubblico sino alle 0.30 con un dj-set.

Numerosi gli ospiti, anche istituzionali, e gran finale con lo speciale night show “L’ultimo Pan”. Tanti gli effetti speciali tra lago e cielo, videomapping e immagini fiabesche proiettate su enormi muri d’acqua ed evoluzioni di moto d’acqua.

«Il segreto della longevità di Mirabilandia sta tutto nella capacità, costante nel tempo, di offrire ai visitatori un’offerta estremamente ricca ed eterogenea – dichiara Riccardo Capo, direttore generale del Parco – . Da 30 anni a questa parte, non ci siamo mai fermati: abbiamo continuamente rinnovato le nostre aree tematiche e relative attrazioni, bilanciando la nostra proposta di divertimento che è rivolta sia agli amanti dell’esperienze adrenaliniche sia alle famiglie con bambini.  I 3 top coaster mondiali del Parco, Katun, iSpeed e Divertical sono tuttora ai primi tre posti della classifica di gradimento dei nostri visitatori. Si è lavorato molto anche sugli spettacoli come quello storico con gli stuntmen, che ci accompagna da 25 anni; ma anche come il musical “Zorro” quest’anno in cartellone. Non abbiamo mai trascurato alcun target di pubblico e il risultato lo stiamo vedendo proprio in questi giorni: dopo due anni di restrizioni il nostro pubblico è tornato in massa. Festeggiamo i 30 anni ringraziando tutto lo staff e tutte le persone che, in tanti anni, hanno reso possibile il funzionamento di una grande struttura come Mirabilandia. Ora siamo già proiettati verso le prossime 30 stagioni».

Per l’occasione, sabato 30 luglio biglietto d’ingresso al prezzo speciale di 9,90 euro dalle 17.

Presentato il catalogo della mostra “Alla Natura” in corso a Palazzo San Giacomo

«Mentre raccontiamo le opere abbiamo inserito dati ufficiali sulle catastrofi ambientali, per sottolineare come i temi trattati non siano affatto questioni effimere»

Borondo Ph Marco Parollo
L’opera di Borondo in mostra a Russi (foto Marco Parollo)

Venerdì 29 luglio l’Amministrazione comunale di Russi – insieme alla curatrice Alessandra Carini (Magazzeno Art Gallery) e l’assistente alla curatela Benedetta Pezzi – ha presentato al pubblico il catalogo della mostra Alla Natura. L’azione artistica come ultimo rito magico e salvifico, edito da Bonobolabo, realizzato da eee studio, con le traduzioni di Gabrielle Warr e le foto di Marco Parollo.

Sono intervenuti inoltre Emilio Macchia per eee studio, Marco Miccoli per Bonobolabo e Antonella Perazza.

Il catalogo si pone come strumento per entrare all’interno dei lavori dei dieci artisti coinvolti – Andreco, Borondo, Daniele Cabri, DEM, Oscar Dominguez, Gola Hundun, Monika Grycko, Chiara Lecca, Margherita Paoletti, Joseph Beuys – tramite i testi di Valentina Palli, Marcella Domenicali e Fabrizio Sermonesi (Comune di Russi), Antonella Perazza (docente e storica dell’arte), Nicola Montalbini (storico dell’arte), Alessandra Carini e Benedetta Pezzi.

«Il commento alle immagini del catalogo che ho scritto insieme a Benedetta Pezzi – spiega la curatrice, Alessandra Carini – è stato impostato come una sorta di ipertesto: mentre raccontiamo le opere abbiamo infatti inserito, in modo discorsivo, dei dati ufficiali sulle catastrofi ambientali avvenute negli ultimi due anni, i peggiori della storia (soprattutto il 2021), per sottolineare l’idea che i temi trattati all’interno della mostra – come il climate change – non siano affatto questioni effimere, lontane da noi, ideologiche, ma vere e proprie emergenze sociali e ambientali». Con l’aiuto dei grafici, Emilio Macchia ed Erica Preli – che hanno diversificato la narrazione testuale a livello cromatico – anche l’impaginazione del catalogo diventa poi uno strumento comunicativo importante, mentre i testi della curatrice e della co-curatrice si dipanano tra dati scientifici e i testi degli altri autori che hanno contribuito al catalogo. «Non si può che definirlo un ipertesto: da alcuni punti prendono vita altri testi, che poi finiscono e tornano al testo precedente. Un po’ complesso ma molto divertente».

Il catalogo viene presentato solo ora, un mese dopo l’inizio della mostra, perché tutte le immagini sono state realizzate dopo l’allestimento: «Volevamo fortemente che le foto, tutte di Marco Parollo, fossero quelle delle opere all’interno del palazzo – dice Alessandra Carini –, perché questa è una mostra che una volta conclusa non potrà essere riallestita da nessun’altra parte, visto che è pensata esclusivamente per gli spazi di San Giacomo. Le fotografie dovevano assolutamente essere quelle delle opere originali e non immagini da studio».

La presentazione del catalogo ha dato anche occasione ad Antonella Perazza (curatrice, docente e storica dell’arte) di ricordare Hyuro – artista argentina a cui la mostra è dedicata – alla quale era molto legata sia personalmente che artisticamente. Protagonista dell’arte urbana internazionale, Tamara Djurovic in arte Hyuro è scomparsa nel 2020 a soli 46 anni, dopo aver incentrato tutta la sua ricerca sul tema del femminismo, con murales presenti anche a Ravenna, Cotignola e Forlì.

I prossimi appuntamenti saranno lo Sleeping concert curato dall’Associazione Mu la notte tra il 14 e il 15 agosto e l’incontro con il grande critico e curatore Antonio d’Avossa il 21 settembre.

I giorni di apertura della mostra sono il giovedì e venerdì (17-21) e sabato (10-13, 17-21). Fino al 25 settembre.

L’esperienza visionaria dell’artista nei “frammenti” di Maurizio Donzelli

Riflessioni sull’arazzo in mostra fino a settembre alla sala del mosaico della biblioteca Classense e la “sovrapposizione” con il libro di James Hillman dedicato a Ravenna

Fragments Arazzo Maurizio DonzelliIl caso esiste. Ma se così non fosse e potessimo mettere in collegamento avvenimenti, persone e situazioni direi che la conferenza di Silvia Ronchey al Teatro Rasi per la presentazione dell’ultimo libro di James Hillman – dedicato a Ravenna e intitolato L’ultima immagine – e a poca distanza di giorni l’inaugurazione di un’opera di Maurizio Donzelli nella sala del mosaico della biblioteca Classense, per il ciclo “Ascoltare bellezza” a cura di Paolo Trioschi, hanno risuonato molto in comune. Per alcuni aspetti anzi si sono nettamente sovrapposti.

Creato appositamente dall’artista (Brescia, 1958), l’arazzo collocato nel salone della Classense è nato site-specific valutando trama, colori e partitura decorativa dell’antico mosaico pavimentale proveniente dagli scavi di Classe, qui trasferito e ricomposto alla fine del XIX secolo.
Fragments, titolo del lavoro esposto e dell’esposizione, non è un unicum nella produzione dell’artista che già da diversi anni realizza arazzi secondo un preciso procedimento che va dalla progettazione all’esecuzione del manufatto su appositi telai in Belgio. Nonostante l’automatizzazione della manifattura, l’ultima fase di lavoro si basa ancora su una stretta collaborazione fra artista e artigiani. Altrettanto complessa la fase iniziale della progettazione della serie degli arazzi che nascono dallo studio di esemplari medievali fino a quelli del primo Rinascimento.

Fragments Donzelli Arazzo Particolare2Rapito dai particolari ornamentali, dai patterns e dagli sfondi come spazi da cui emergono le figure, il lavoro di Donzelli si basa su rielaborazioni spontanee di immagini. L’artista chiarisce infatti che il metodo di lavoro non si basa sulla logica o analisi razionale dei motivi simbolici e ornamentali, ma da un processo di ripensamento in cui il disegno è inizio e fine di un processo immaginifico. La difficoltà del lavoro sta nel disegnare senza pensare a nulla, lasciare che le immagini invadano lo schermo interiore prendendo corpo. Si tratta di un’esperienza che parte e termina con la coscienza dell’artista ma che si rimette in gioco mediante l’esperienza personale e individuale dello spettatore che ricrea a sua volta il processo.

Le immagini quindi vengono selezionate in base alla loro risultante di vicinanza/lontananza, al loro essere sconosciute all’artista, addirittura alla loro capacità di trasformarsi in ossessioni visive. Questo procedimento richiama la potenza delle icone che il bizantinista Pavel Florenskij considera «finestre aperte sull’invisibile», una considerazione ripresa poi da Kandinskij che ritiene l’arte un atto di rivelazione. Questi sono alcuni fra gli autori amati dal filosofo e psicoanalista James Hillman che nella sua ultima immagine – scritta prima della morte con l’aiuto della Ronchey – decifra le vere immagini interiori come produzioni della psiche e dell’anima, la cui attività primaria è legata all’immaginazione.

Fragments Donzelli Arazzo Particolare1Non a caso Donzelli parla di esperienza visionaria come uno degli atti costitutivi della pratica artistica associandola all’estasi, al sogno, alla fantasia, e afferma come seduzione e bellezza siano elementi connotativi dell’arte. Ma di sogni, estasi, fantasia e bellezza parla Hillman che sottolinea come solo l’immaginazione riesca a restituire senso all’azione del vedere, come l’immagine abbia il potere di creare esperienza e di permettere un’uscita da se stessi: alla lettera una forma di ekstasis. Dispiegare la bellezza: è questa la rivelazione delle vere immagini che permettono la conoscenza della verità.

Il filologo e storico delle religioni Kàroly Kerényi accusava la modernità di aver perso un organo importante, quello del mistero o in generale del simbolo, capace di cogliere la profondità dell’eikon, della vera immagine: molti artisti, e fra questi Donzelli, sembrano costituire oggi l’ultimo fronte alle false immagini, ad un enorme surrogato di senso che dilaga ogni giorno.

Maurizio Donzelli. “Fragments”; Biblioteca Classense (Sala del Mosaico) Ravenna; fino al 13 settembre; orari: lun. 14-19, mar-sab 9- 19; chiuso dom, 23 luglio e 10-20 agosto; ingresso gratuito.

L’incubatore di imprese in darsena cerca startup e idee da sviluppare

Sesta edizione del bando per favorire la nascita di nuove aziende giovani e vocate ai trend di sviluppo

Spazio CoLABoRAFormare e far crescere imprenditrici e imprenditori innovativi, legati alle vocazioni tipiche del territorio e ai maggiori trend globali di sviluppo. Con questo obiettivo prende avvio la sesta edizione del progetto Colabora a Ravenna. Il Comune ha pubblicato oggi, 29 luglio, il nuovo bando finalizzato a selezionare i progetti d’impresa che avranno accesso gratuito agli spazi e ai servizi offerti dall’incubatore della Darsena.

Alla call, che resterà aperta fino al 30 settembre (qui il bando), possono partecipare startup già avviate, spin-off universitari ma anche singoli cittadini, gruppi informali o associazioni con idee imprenditoriali più o meno definite. In palio un percorso d’incubazione di 6 mesi e un montepremi complessivo di quattromila euro messo a disposizione dall’amministrazione comunale. Per partecipare, gli interessati possono compilare l’apposito modulo presente sul sito www.colaboravenna.it.

I progetti d’impresa che risponderanno alla call 2022 potranno partecipare alla Startup School organizzata da Fondazione Eni Enrico Mattei e concorrere per arrivare tra i migliori quattro che avranno accesso gratuito al programma d’incubazione, della durata di sei mesi. Il programma sarà coordinato sempre da Feem, in virtù del IX accordo di collaborazione tra Eni e il Comune di Ravenna, in collaborazione con Joule, la scuola di Eni per l’impresa, Camera di Commercio di Ravenna, gli attori della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, e altri partner locali e nazionali

I progetti d’impresa selezionati nel 2021 sono stati Aira, Ancorama, Notum Alpha e Social To App.

Aira ha sviluppato nei mesi d’incubazione il prototipo di un dispositivo intelligente che, grazie a un sistema di computer vision basato sull’intelligenza artificiale, è in grado di riconoscere i rifiuti, differenziarli e comprimerli. In ballo ora, per il giovanissimo team di stanza a Brescia, una possibile collaborazione con un grande gruppo industriale.

Ancorama, neonata cooperativa sociale, ha aperto in Darsena il centro polifunzionale Reef che offre servizi educativi, formativi, psicologici e di sostegno alla genitorialità a tutte le famiglie ravennati.

Notum Alpha rientra invece nel settore dell’agritech, e sperimenterà a breve, nei campi di alcune aziende partner, la tecnologia ideata dal team per favorire il risparmio idrico in agricoltura.

Social To App, progetto portato avanti da un giovanissimo intraprendente ravennate, guarda invece al sempre più florido mondo della Creator Economy. Social To App è una web app, già attiva e funzionante, che offre numerosi servizi a youtuber, influencer, creator, ma più in generale a tutti coloro che lavorano con i social network e il digitale. Durante i mesi a coLABoRA, Social To App ha definito meglio il prodotto, validato diverse funzionalità e ideato il piano di sviluppo dei prossimi anni.

Il progetto Colabora, reso possibile grazie alla volontà del Comune di Ravenna, al sostegno iniziale della Regione Emilia-Romagna, ed all’impegno della Fondazione Eni Enrico Mattei, ha visto negli anni oltre 80 progetti candidati ai 5 bandi per startup pubblicati, 20 realtà imprenditoriali accompagnate, più di 970 ore di formazione e tutoraggio erogate, oltre a diversi workshop, eventi e webinar realizzati per tutta la cittadinanza ravennate e non solo. È, oltre ad un incubatore, uno spazio di coworking che offre postazioni a prezzi calmierati.

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