L’assessore: «Tornano al consueto splendore per un momento di leggerezza»
Venerdì 22 luglio, a partire dalle 23.30, i lidi ravennati verranno illuminati da uno spettacolo pirotecnico dedicato al patrono della città, Sant’Apollinare, la cui festa ricorre sabato 23 luglio.
L’evento, promosso dall’assessorato al Turismo, sarà temporizzato e gestito da centraline di ultima generazione con una coreografia speciale e multicolore.
L’assessore al Turismo Giacomo Costantini, ringraziando la Cooperativa spiagge e il Club del Sole «per il prezioso contributo all’evento», ha sottolineato che «i Fuochi di Sant’Apollinare tornano al consueto splendore sia per i turisti che per i ravennati per un momento di leggerezza lungo la nostra riviera in occasione della ricorrenza del Santo Patrono».
I punti di sparo partono a Marina Romea nel tratto di spiaggia libera, tra la foce e lo stabilimento balneare Boca Barranca; a Marina di Ravenna dalla Diga Foranea sud Zaccagnini; a Punta Marina nel tratto di spiaggia libera posta tra il bagno 4Venti e il bagno Pelo; a Lido di Dante, nel tratto di spiaggia libera a nord della località, adiacente alla foce dei Fiumi Uniti; fino a Lido di Classe nel tratto di spiaggia libera a sud della località, vicino alla foce del Savio.
Il comico ha scelto Faenza. Appuntamento al 30 agosto. La soddisfazione del sindaco Isola
Giacobazzi con il sindaco Isola e gli organizzatori dell’evento di Accademia Perduta
Il celebre comico romagnolo Giuseppe Giacobazzi sarà protagonista di uno speciale televisivo a lui dedicato su Italia Uno in prima serata.
Il Masini di Faenza è la location scelta per l’evento – dal titolo “Giacobazzi Gran Varietà” – che si svolgerà martedì 30 agosto con inizio dalle 20,30.
«Quando mi è stato offerto il teatro Masini per le riprese dello show – ha detto Giuseppe Giacobazzi – non ho avuto dubbi; Faenza è un po’ la mia seconda casa: tante le serate fatte fin dagli inizi della mia carriera, tanti amici, oltre al mio manager e la bellezza del teatro Masini è indubbia e credo meriti una bella vetrina televisiva».
«Il teatro Masini – ha spiegato il sindaco, Massimo Isola – è uno spazio meraviglioso del quale ci prendiamo cura con grande attenzione. È il teatro della comunità che accoglie e racconta storie durante la stagione invernale e che i faentini frequentano con piacere. Ma il Masini è anche il luogo dove ospitare storie di transiti, come quella di cui raccontiamo oggi. Quando ci è stata chiesta la disponibilità a ospitare Giuseppe Giacobazzi non abbiamo avuto dubbi. Il nostro teatro nel corso degli anni ha ospitato tante produzioni e collaborazioni, dai più grandi musicisti ad artisti internazionali che hanno usato molteplici linguaggi culturali. Siamo contenti e orgogliosi di questa opportunità e il Masini sarà ancora una volta palcoscenico giusto per un grande evento. Adesso siamo curiosi di poter vedere in televisione il frutto della collaborazione tra Giacobazzi e il nostro teatro Neoclassico».
La serata, che sarà ripresa dalle telecamere e trasmessa su Italia Uno, con la possibilità di inquadrature verso il pubblico, sarà un vero e proprio show comico, con Giacobazzi che si esibirà in monologhi inediti e in alcuni dei pezzi storici che lo hanno reso celebre. Non mancheranno gli ospiti a sorpresa che lo affiancheranno durante lo spettacolo.
Biglietti: 29 euro + diritti di prevendita (Platea e Palchi); 16 euro + diritti di prevendita (Loggione).
Prevendite online su Vivaticket.
Prenotazioni telefoniche (0546 21306): dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13 (le prenotazioni telefoniche sono sospese dal 10 al 19 agosto compresi).
In concerto il 13 luglio al Ravenna Festival: affascinante, tono confidenziale, tocco raffinato al piano, l’interprete canadese offre un repertorio di pezzi fra jazz, pop e memorabili standards
Bionda, affascinante e sempre elegantissima. Canta con tono confidenziale che non può lasciare indifferenti, accompagnando l’ascoltatore in un viaggio musicale per lo più a ritroso nel tempo alla (ri)scoperta di autentiche gemme della canzone americana. È Diana Krall, canadese di nascita ma newyorkese di adozione, felicemente coniugata con un altro artista che non necessità di molte presentazioni, il rocker-cantautore inglese Elvis Costello.
È cantante ma anche pianista, dal tocco morbido e raffinato. Diana Krall avrà per sé l’intera serata del 13 luglio al Pavaglione di Lugo, accompagnata da partner di grande affidabilità quali il chitarrista Anthony Wilson, il contrabbassista Robert Hurst e il batterista Karriem Riggins. Una serata all’insegna di una musicalità carezzevole, ora romantica ora sospinta da swinganti cadenze ritmiche. Insomma, entertainment allo stato puro e nel senso più nobile della definizione.
Scaletta presumibile: tutti o quasi i brani, o comunque una accorta selezione, da This Dream of You, il suo album più recente (dedicato al compianto produttore Tommy LiPuma) che si apre con “But Beautiful” e si chiude con “Singing In The Rain”, inanellando nel mezzo “Autumn In New York”, “Just You, Just Me”, “How Deep Is The Ocean” e altri evergreen, oltre alla title track proveniente dal songbook di Bob Dylan, dall’album Together Through Life.
Diana Krall con il marito Elvis Costello
Vincitrice di due Grammy Awards e di ben dieci Juno Awards, nonché insignita di un’infinità di altri riconoscimenti, Diana Krall è un’interprete a tutto tondo, capace di piegare a sé melodie di varia provenienza, di area jazz, pop, con una predilezione per i cosiddetti standards. «Queste melodie sono più vicine a me di ogni altra cosa perché le conosco sin da bambina – dichiarava anni fa in un’intervista al “Corriere della Sera” la cantante e pianista –. Mio nonno, minatore nelle cave di carbone della Columbia Britannica, aveva un pianoforte in casa. Nonna era una cantante jazz. Questa era la loro musica, la musica per i tempi difficili». E aggiungeva: «Mentre i miei compagni di scuola perdevano tempo a litigare, io mi rifugiavo in cantina ad ascoltare i dischi di Gene Austin, Louis Armstrong e Bix Beiderbecke collezionati dai miei genitori». In un’altra intervista precisava: «A casa dei miei genitori si ascoltavano sempre Frank Sinatra, Nat King Cole e Billie Holiday. Per molti anni il mio universo musicale era questo. Così ho conosciuti i grandi standards. Certo, il rock non mi dispiaceva, ma ero orientata verso la rock opera, come i Queen. Non trovavo nulla, nel repertorio contemporaneo, che avesse l’eleganza e la raffinatezza delle musiche di Gershwin».
A soli quattro anni la piccola Diana imparò a suonare il piano; a 15 suonava nei ristoranti della sua città, facendosi notare da Ray Brown, colosso del contrabbasso jazz, che la invitò a trasferirsi a Los Angeles. Da lì in poi sarà un successo costante, inarrestabile. Come persona Diana Krall si considera «fondamentalmente una timida; il palco mi aiuta a esorcizzare tutto questo. Amo la vita semplice, nella natura. Certo ora sono in un turbine che devo governare, anche perché non pensavo di diventare nient’altro che una musicista. Il successo è stato un’opportunità che mi è capitata, ma certo una non ci si lancia nel jazz per diventare una star».
E lei una star lo è diventata, magari non cantando solo jazz.
Parla il direttore Roberto Capo: «Sorpresi da affluenza e gradimento dei visitatori. L’hotel? Progetto sul tavolo»
Il cantiere per la nuova “horror house” di Mirabilandia a tema “The Walking Dead”, che aprirà nell’estate 2022
Dopo due stagioni fortemente condizionate – tanto per usare un eufemismo – dalle limitazioni anti Covid, anche a Mirabilandia si è tornati alla normalità, con le mascherine che coprono il volto ormai solo dei dipendenti e la capienza di nuovo al cento per cento. E dopo due stagioni partite in grave ritardo per scelte del Governo, quello che è il parco divertimenti più grande d’Italia – e che quest’anno compie trent’anni – ha potuto nuovamente riaprire come da tradizione in primavera.
È già quindi possibile tracciare un primo bilancio, con quello che è stato nominato solo pochi mesi fa nuovo direttore generale, Riccardo Capo, ingegnere torinese classe ‘65, già alla guida di Mirabilandia tra il 2010 (anno del record di visitatori, secondo i dati ufficiosi, non sempre così facili da ottenere) e il 2014.
Capo, come mai è tornato?
«Avevo lasciato un pezzo di cuore a “Mira”. Quando Parques Reunidos (la multinazionale spagnola che ne detiene la proprietà, insieme ad altre decine di parchi in tutto il mondo, ndr) mi ha proposto questa opportunità è stato naturale per me accettare».
Riccardo Capo, direttore generale di Mirabilandia
E che parco ha ritrovato?
«Molto evoluto. In questi anni si è lavorato molto su come contestualizzare le varie aree, ambito in cui Mirabilandia era un po’ debole. Mi è piaciuto molto poi il legame con il territorio instaurato grazie alla collaborazione con il brand Ducati. Ho ritrovato insomma un parco in salute, con ottimi investimenti, in grado di reggere il confronto con i grandi parchi europei».
Quanti visitatori avete perso nei due anni della pandemia? Quest’anno siete già riusciti a tornare ai livelli del 2019?
«Le due stagioni passate, a causa delle limitazioni e del calendario ridotto, non sono davvero nemmeno paragonabili con gli altri anni. Come sappiamo, Mirabilandia ha toccato i 2 milioni di visitatori nel 2010 e poi c’è stato un calo dovuto a vari fattori, con un trend invece di crescita e consolidamento negli ultimi quattro anni ante Covid. Ecco, diciamo che al momento la primavera, che è un po’ il termometro della stagione, è stata sul trend di quegli ultimi anni prima della pandemia».
Se lo aspettava?
«La stagione è iniziata con mille incognite e quindi abbiamo avuto piacevoli sorprese per quanto riguarda l’affluenza e il gradimento dei visitatori. Non era scontato. Ci si poteva anche essersi dimenticati di come ci si diverte a Mirabilandia…».
Sono in arrivo anche nuove attrazioni?
«Proprio in questi giorni sono in corso lavori importanti per il rinnovamento della nostra “horror house” che prevede una ritematizzazione dell’area, a marchio unico “The Walking Dead“ (la celebre serie tv, ndr), grazie a un accordo quadro firmato dall’azienda. Tra poche settimane, in piena estate, aprirà i battenti agli amanti del brivido…».
E il progetto dell’hotel?
«C’è la volontà di fare un’esplorativa veramente concreta. Perché è un asset che, se ben preogettato, può essere molto importante per lo sviluppo del parco. Certo, arriviamo da due anni terribili a causa della pandemia e quindi una valutazione più approfondita si farà solo a fine stagione, per capire se il progetto potrà entrare nel nostro piano quinquennale».
Quante persone lavorano a Mirabilandia e come si è evoluto questo numero nel tempo?
«In questa stagione abbiamo un migliaio di dipendenti. Il trend è sempre stato legato alla crescita del parco. Quello che mi piace è che Mirabilandia continua a essere un punto di riferimento per molti giovani, che hanno modo così di lavorare e di confrontarsi con una multinazionale, che investe nella loro formazione. Negli anni c’è sempre stata una buona fidelizzazione e ci sono lavoratori che sono con noi da trent’anni, che sono andati in pensione grazie a Mirabilandia».
Tra i destinatari anche le persone dai 12 anni in su con “elevata fragilità”
Emilia-Romagna pronta per la quarta dose, tecnicamente indicata come seconda dose di richiamo o “second booster”: al via già da domani, mercoledì 13 luglio, le prenotazioni. Destinatari sono tutti i cittadini a partire dai 60 anni di età – una platea di circa 850mila persone – e quelli con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti o preesistenti, dai 12 anni compiuti in su (quindi nati a partire dal 2010). Rimangono naturalmente attive le vaccinazioni per gli over 80, aperte ormai da mesi.
Dopo il via libera ufficiale di Ministero della Salute, Consiglio superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco e Istituto superiore di sanità, che hanno inviato, nella serata di ieri, una nota congiunta alle Regioni, il Servizio Sanitario Regionale si è organizzato in tempi rapidi per rispondere alla nuova sfida organizzativa.
«Siamo pronti a questo nuovo step della campagna vaccinale, importante per mettere in sicurezza le persone più fragili, considerato l’aumento della circolazione virale e la ripresa della curva epidemica che si registra in Emilia-Romagna come in tutto il Paese – sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Raccomandiamo quindi la vaccinazione, nell’interesse dell’intera comunità. Ringrazio ancora una volta il personale del nostro servizio sanitario, impegnato per garantire il funzionamento di una macchina organizzativa molto complessa».
Come specifica la stessa circolare ministeriale, per la somministrazione della seconda dose di richiamo deve essere trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (fa fede la data del test diagnostico positivo), sia nel caso degli over 60, sia per i fragili dai 12 anni in su, cioè con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti. Per i 12-17enni sarà utilizzato solo il vaccino Comirnaty (BioNTech-Pfizer), per i maggiorenni entrambi i vaccini a mRNA (Comirnaty di Pfizer-BNT e Spikevax di Moderna).
Per le prenotazioni sono aperti tutti i consueti canali: sportelli Cup, Cupweb, FarmaCUP, Cuptel, Fascicolo sanitario elettronico, app ER-Salute. Inoltre, le Aziende sanitarie invieranno un sms alla platea di persone interessate da questa nuova fase vaccinale.
La seconda dose booster – come specifica la circolare – è raccomandata tenendo conto “sia dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale con ripresa della curva epidemica, associata all’aumento dell’occupazione di posti letto nelle aree mediche e, in minor misura, nelle terapie intensive, sia delle evidenze disponibili sull’efficacia della seconda dose di richiamo nel prevenire forme gravi di Covid 19 sostenute dalle varianti maggiormente circolanti”.
Uno dei grandi maestri del fumetto italiano incontrerà il pubblico a Palazzo Rasponi
Altan, uno dei grandi maestri del fumetto italiano, venerdì 15 luglio alle 17 sarà a Ravenna per visitare la mostra “Nella contea di Coconino” e incontrare il pubblico e gli appassionati.
L’appuntamento è in programma a Palazzo Rasponi dalle Teste, dove è in corso l’esposizione promossa dalla casa editrice Coconino Press – Fandango in compartecipazione con l’assessorato alla Cultura del Comune: oltre alle tavole originali di “Ada nella jungla” dello stesso Altan, sono in mostra fino al 31 luglio opere di altri autori di fumetti di primo piano come il ravennate Davide Reviati, Mara Cerri e Chiara Lagani (con l’adattamento a fumetti de “L’amica geniale” di Elena Ferrante), Vincenzo Filosa, Otto Gabos e ZUZU.
In visione anche una serie di cortometraggi realizzati da Mara Cerri e Magda Guidi.
Inoltre, chi avrà visitato la mostra, esibendo il biglietto gratuito ricevuto a palazzo Rasponi potrà entrare al Mar – Museo d’arte della città di Ravenna pagando l’ingresso ridotto (3 euro).
Nell’ambito della mostra, Altan espone una selezione di tavole da Ada nella jungla, rocambolesco romanzo d’avventura a fumetti apparso in origine nel 1978 a puntate su storiche riviste come Linus e Alter e recentemente riproposto in una nuova edizione da Coconino Press.
La mostra resterà aperta con ingresso gratuito fino al 31 luglio con orari 17-22 tutti i giorni tranne il lunedì.
Il 13 e il 14 luglio all’Alighieri. Con Gelmini e Orlano un confronto aperto al pubblico su «una nuova agenda politica»
Mara Carfagna
Dopo oltre 7 anni di interruzione, il 13 e 14 luglio le Province italiane si ritrovano a Ravenna per l’Assemblea Generale, un momento di condivisione e di riflessioni.
L’appuntamento, che si terrà al teatro Alighieri vedrà riuniti Presidenti di Provincia, Sindaci e consiglieri, che si confronteranno con i tanti rappresentanti del Governo che hanno accettato l’invito ad intervenire ai lavori.
A partire da Enrico Giovannini, Ministro per le Infrastrutture della Mobilità Sostenibile, e Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione, che concluderanno – il 13 luglio a partire dalle ore 18 – la prima giornata dell’Assemblea.
Il 14 luglio, nella prima sezione dei lavori, si susseguiranno il Ministro per l’Istruzione, Patrizio Bianchi, la Ministra per la Famiglia e le pari opportunità Elena Bonetti, la Ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, e il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Ivan Scalfarotto.
Nel pomeriggio invece ad aprire i lavori sarà la Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, cui seguirà la Viceministra all’economia Laura Castelli.
Previsti poi gli interventi del Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e del Presidente di Anci Antonio Decaro.
La conclusione dei lavori sarà affidata ad un confronto, aperto al pubblico alle 15.30 al teatro Alighieri, tra la Ministra per gli Affari regionali e le autonomie Maria Stella Gelmini, il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e il Presidente dell’Upi, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale: un momento di riflessione su come costruire una nuova agenda politica che colga e valorizzi le potenzialità dei territori della provincia per la ripresa del Paese.
«Non si tratta di un appuntamento formale – sottolinea Dde Pascale -. A Ravenna si parlerà di futuro, di visioni, di una agenda politica nuova e condivisa tra chi rappresenta il territorio. Aree che sono la storia e la cultura del Paese, in cui affondano le nostre radici, le nostre tradizioni, da cui si muove lo sviluppo economico e in cui trovano riconoscimento e tutela i diritti della persona che la nostra Costituzione definisce come inviolabili. In questo momento di forti fibrillazioni politiche, sotto il peso di una crisi internazionale che sta destabilizzando la nostra economia e quella globale, crediamo che si debba ripartire proprio dalle comunità locali, esaltando le qualità e le potenzialità e puntando su una crescita egualitaria, omogenea, sostenibile dei territori e delle comunità».
I lavori dell’Assemblea, dal titolo “Province, Italia. Visioni e sfide per disegnare la nuova agenda politica della provincia italiana”, potranno essere seguiti in diretta streaming dal sito www.provinceditalia.it
Dopo siccità e grandine, allarme fauna nelle aree della Bassa Romagna a forte produzione frutticola
Dove non hanno fatto danni siccità e grandine, ora ci pensa la fauna. A lanciare l’allarme sono diversi coltivatori di frutta estiva, dalle pesche ai cocomeri, della zona della Bassa Romagna, in particolare nelle aree a forte produzione frutticola, da Bagnacavallo a Lugo, da Cotignola a Massa Lombarda, alle prese con pesanti perdite produttive provocate dagli assalti di gazze, lepri e nutrie.
I danni maggiori si ravvisano nelle cocomeraie con i raccolti in larga parte da buttare per via dei frutti forati e rosicchiati dagli animali che banchettano indisturbati anche durante il giorno.
Ne sa qualcosa Domenico Antonellini, ortofrutticoltore bagnacavallese: «Già durante la semina, in primavera, abbiamo notato un incremento della presenza di corvidi – afferma – è stata dura ma abbiamo difeso con i denti le coltivazioni orticole, purtroppo poco o nulla possiamo fare oggi contro gli assalti di lepri e nutrie che ogni giorno si divorano i nostri cocomeri».
E meglio non va ai produttori di frutta, dalle prugne alle pesche, impegnati quotidianamente a difendere i frutti in maturazione sui rami dei frutteti da gazze e cornacchie e picchi.
«Coldiretti Ravenna – denuncia il Direttore Assuero Zampini – ha avviato un monitoraggio dei danni tra gli associati delle zone interessate dalla proliferazione della fauna al fine di avviare l’iter per segnalare i danni che nonostante puntuali verifiche e regolari domande faticano ad essere poi risarciti in maniera soddisfacente».
I giovani stavano cercando di tornare a Marina di Ravenna in bicicletta, essendo troppo tardi per il traghetto
Un ragazzo di 21 anni è morto nella notte tra lunedì e martedì, investito da un’auto mentre si trovava in sella alla propria bici su via Baiona insieme ad alcuni amici.
Secondo una prima ricostruzione, i quattro amici, dopo aver fatto serata a Porto Corsini, di fronte all’impossibilità di prendere il traghetto (il servizio chiude alle 2 di notte) hanno deciso di tornare nella propria abitazione di Marina di Ravenna in bicicletta, passando per la pericolosa (e poco illuminata) Baiona.
A poche centinaia di metri da Porto Corsini, però, uno dei quattro, in sella a una Graziella, è stato falciato da un’auto guidata da una 24enne ravennate. Per il 21enne – che risulta nato a Imola – non c’è stato nulla da fare.
Inutili i soccorsi del 118, intervenuto con ambulanza e auto medicalizzata.
Ma solo normale routine. «Nessuno per ubriachezza o molestie»
Anche la Pubblica Assistenza snocciola i numeri del Jova Beach Party, dal punto di vista sanitario.
Per ognuna delle due giornate – sotto la responsabilità di Mirna Buccinnà, coordinatore 118 Ausl Romagna, e di Giorgio Randi, responsabile operativo Pubblica Assistenza città di Ravenna – è stato coordinato operativamente il lavoro di circa 130 persone, «con 1 Posto Medico Avanzato con medici e infermieri del 118; 22 equipaggi a piedi (in ogni giornata) in postazioni dislocate su tutto il teatro del concerto, composti da volontari soccorritori con barella a sacco; 6 ambulanze Pubblica Assistenza di cui 4 dislocate presso punti esterni; 2 ambulanze 118; 2 quad 118».
Sono stati effettuati complessivamente – si legge in una nota inviata alla stampa – 119 interventi di normale routine, «ma nessuno per ubriachezza, per molestie o altri eventi riconducibili a violenza».
Aveva installato una pompa nel Senio, che sfruttava nella propria azienda agricola
Attingeva abusivamente dal fiume Senio, nel comune di Faenza, per irrigare i terreni della propria azienda agricola. Un illecito particolarmente grave alla luce, soprattutto, della preoccupante condizione di siccità in cui versa da mesi il territorio e che ha portato i sindaci della provincia a emettere ordinanze volte a razionalizzare l’utilizzo dell’acqua pubblica, vietandone l’uso in alcune fasce orarie.
A scoprirlo sono stati i carabinieri forestali della Stazione di Brisighella, allertati dal rumore di una pompa idraulica durante un servizio di controllo. I militari hanno quindi trovato la pompa immersa e funzionante nel fiume senza alcun cartello identificativo che riportasse gli estremi della concessione e i dati del titolare. Pertanto i carabinieri non hanno fatto altro che percorrere il tratto del fiume seguendo la tubazione e constatando che il prelievo abusivo serviva a riempire un invaso artificiale a servizio di un’azienda agricola limitrofa.
Al titolare dell’azienda è stata immediatamente intimata la sospensione dell’attingimento in quanto effettuato in violazione al divieto di prelievo imposto dalla Determinazione Dirigenziale di Arpae del 27 maggio 2022.
Da successivi accertamenti, i carabinieri forestali di Brisighella hanno appurato che il titolare dell’azienda agricola non possedeva alcuna autorizzazione al prelievo di acque superficiali dal fiume Senio, risultando invece concessionario di un solo pozzo sotterraneo in tutt’altra località.
Alla luce di tali fatti, al trasgressore sono state contestate le violazioni del Testo Unico delle Disposizioni Sulle Acque, del Regolamento sulle concessioni e la Determina di Arpae che prevedono una sanzione amministrativi pecuniaria da 4.000 a 40.000 euro.
La vittima aveva 45 anni. Nessun altro mezzo coinvolto
L’incrocio dove è avvenuto l’incidente
Un motociclista è morto nella tarda mattinata di oggi (11 luglio) in seguito a una sbandata, in via Volturno, a Cervia.
L’incidente è avvenuto all’altezza dell’incrocio con via Belfiore.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo (un riminese di circa 45 anni, Matteo Buscarini, a Cervia per motivi di lavoro) sarebbe finito contro un albero dopo un sorpasso, in sella a uno scooter Honda 150, senza che siano stati comunque coinvolti altri mezzi.
Inutili i tentativi di rianimarlo da parte degli operatori del 118.