domenica
24 Agosto 2025

Ambra Angiolini in scena a Faenza (anche) contro il bullismo

Sipario al teatro Masini il 9 marzo sulla nota attrice, protagonista del dramma il Il nodo di Johnna Adams

Angiolini Scommegna Il Nodo
Ambra Angiolini e Arianna Scommegna

Ambra Angiolini e Arianna Scommegna sono protagoniste sul palcoscenico del Teatro Masini di Faenza, mercoledì 9 marzo, alle ore 21, con la pièce di Johnna Adams Il nodo, per la regia di Serena Sinigaglia.

Un’aula di una scuola pubblica. È l’ora di ricevimento per una insegnante di una classe di prima media. È tesa, ha la testa altrove, è in attesa di una telefonata che non arriva mai. Al colloquio si presenta inaspettatamente la madre di un suo allievo. Vuole parlarle, ma non sarà un dialogo facile. Suo figlio alcuni giorni prima è stato sospeso, è tornato a casa pieno di lividi e lei vuole a tutti i costi capire il perché. È stato vittima di bullismo o forse lui stesso è stato un molestatore… Sciogliere questo nodo, cercare la verità è l’unica possibilità a cui aggrapparsi. Perché, come conseguenza del fatto, il figlio ha commesso qualcosa di tremendo, di irreparabile. E solo un confronto durissimo tra le due donne potrà dare un senso al dolore, allo smarrimento e al loro reciproco, soffocante senso di colpa.

Apre a Marina di Ravenna l’Ondina, il bagno che non c’era – FOTO

Dal 26 marzo tornerà attivo l’ex bagno dell’Esercito, rilevato tramite bando pubblico dalla società di Cristiano Ricciardella e Mascia Ferri

Aprirà il 26 marzo (con il ristorante già operativo per la cena) il nuovo bagno Ondina, a Marina di Ravenna, lo stabilimento balneare che – di fatto – non c’era.

Si tratta infatti dell’ex bagno dell’Esercito italiano – tra il Paradiso e il Me Beach – attivo fino a una quindicina di anni fa, poi abbandonato al degrado e ora riqualificato dalla società Rife – acronimo dei cognomi dei noti imprenditori ravennati Cristiano Ricciardella e Mascia Ferri – che se l’era aggiudicato nel 2019 tramite un bando pubblico del Comune, battendo la concorrenza di altri sette progetti.

Lo stabilimento (con tanto di terrazza fruibile) si presenta oggi (le fotografie della galleria qui sopra sono state scattate martedì 8 marzo) con un aspetto decisamente innovativo e allo stesso tempo minimale, quasi totalmente in legno, con grandi vetrate molto d’impatto, grazie al progetto degli architetti di Nuovostudio.

Domenica 20 marzo lo stabilimento verrà inaugurato con una piccola cerimonia a invito, a cui parteciperanno anche le autorità cittadine, mentre aprirà regolarmente al pubblico, come detto, dal 26 marzo.

Ecco il nuovo ponte di Grattacoppa. Le foto

Investimento da quasi 3 milioni di euro del Comune di Ravenna. Sarà pronto in giugno

Sta prendendo forma il nuovo ponte di Grattacoppa, a un anno dalla chiusura e dopo la demolizione del vecchio.

Si tratta di un’opera di ingegneria di portata notevole, frutto di un investimento di 2,8 milioni di euro del Comune di Ravenna.

Il nuovo ponte è composto da tre campate e due piloni e dovrebbe riaprire a fine primavera, con alcuni mesi di ritardo rispetto alle previsioni.

Dopo il posizionamento delle campate, si procederà a rialzare la strada di quasi 2 metri e si procederà a realizzare la nuova sede stradale, che sarà larga 13 metri (dai 9 del vecchio), con percorsi protetti riservati a ciclisti e pedoni.

In (leggero) aumento il numero di imprese femminili in provincia di Ravenna

Sono 47 in più del 2020. Nel comune di Cervia il più alto tasso di femminilizzazione (23,3%)

Imprese Femminili Covid19Sono 8.065 (il 21% del totale) le imprese femminili in provincia di Ravenna alla fine del 2021: 47 in più rispetto al 2020 (+0,6%, a fronte del +0,2% registrato dal sistema imprenditoriale collettivo) e guadagnano 16 unità rispetto al 2019.

La quota di imprese femminili in provincia rimane elevata, con il valore che si posiziona tra il risultato dell’Emilia-Romagna (20,9%) e quello dell’Italia (22,1%). Il Comune di Cervia registra il più alto tasso di “femminilizzazione”, (23,3%); il più basso, invece, lo si trova nei Comuni di Bagnara di Romagna e di Massa Lombarda (16,4%).

«Le donne rappresentano un patrimonio di competenze – afferma Antonella Bandoli, presidente del Comitato provinciale per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Ravenna – che va promosso e incoraggiato a misurarsi sul mercato attraverso l’impresa. Ma siamo ancora lontani dall’obiettivo di creare una cultura del lavoro e un ambiente professionale amico delle donne, attento alle loro esigenze, capace di accogliere e valorizzare le loro capacità».

«Valorizzare le capacità del fare impresa al femminile – continua Antonella Bandoli – permette di dare uno stimolo e un contributo ancor più autorevole alla crescita culturale, sociale ed economica del nostro territorio».

In provincia di Ravenna, il settore con la maggiore presenza femminile è quello dei servizi alla persona (il 44,5%), seguito da sanità e assistenza sociale (42,1%), attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (33,3%), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (31,6%) e commercio (25,5%).

Nonostante il tessuto produttivo femminile resti comunque mediamente “più giovane” di quello maschile (9,4% contro il 5,7%), le attuali 706 attività di giovani donne sono l’8,8% del totale, a fronte dell’8,9% del 2019 e dell’’8,7% del 2020.

A fine 2021, inoltre, le imprese femminili straniere sono risultate 1.059, pari al 13,1% del totale delle imprese rosa della provincia. In controtendenza, il settore agricolo (-32 unità, pari al -3,1%) ed il commercio, che segna -16 unità, pari al -0,8%.

Positivo l’andamento dei servizi alle imprese e professionali: in aumento di 54 unità (+4,5%) in particolare attività immobiliari (+26 e +5,5%) e di noleggio, agenzie di viaggio ed attività di supporto (+18 unità e +5,6%), a cui fanno seguito quelle del turismo (+16 il saldo e +1,4 la variazione percentuale), delle costruzioni (+10 e +4%), dell’industria manifatturiera (con 10 imprese femminili in più e +2%), dei servizi alla persona (+8 e +0,6%) e del credito (+3 e +1,9%).

Crescono le aziende guidate da donne nei comuni di Alfonsine (+3,7%), Brisighella (+3,4%), Cervia (+0,6%), Conselice (+0,6%), Cotignola (+2,8%), Faenza (+2,5%), Lugo (+1,2%), Ravenna (+0,1%) e Russi (+6,9%). Nel 63,1% dei casi, infine, si tratta di imprese individuali, nel 17,2% di società di persone e nel 17,8% di società di capitali.

Covid, altri 2 morti in provincia. Continuano a calare i ricoveri in Emilia-Romagna

Sono 128 i nuovi positivi al coronavirus registrati in 24 ore in provincia di Ravenna, dove salgono a 2 le persone ricoverate in terapia intensiva. Due anche i morti ravennati registrati nel bollettino regionale, tra cui anche un 58enne.

IL BOLLETTINO REGIONALE DELL’8 MARZO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.202.206 casi di positività, 1.671 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.219 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 67 (-4 rispetto a ieri, l’età media è di 65,1 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.140 (-67 rispetto a ieri, età media 74,3 anni).

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 27.357 (- 443). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 26.150 (-373), il 95,6% del totale dei casi attivi.

Le persone complessivamente guarite sono 2.105 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.158.828.

Purtroppo, si registrano 9 decessi: 2 in provincia di Parma (una donna di 84 anni e un uomo di 82 anni); 1 in provincia di Bologna (una donna di 76 anni, il cui decesso è stato registrato all’Ausl di Imola); 1 nel Circondario imolese (un uomo di 71 anni); 2 in provincia di Ferrara (entrambe donne, rispettivamente di 91 e 92 anni); 2 in provincia di Ravenna (una donna di 92 anni e un uomo di 58 anni); 1 in provincia di Rimini (un uomo di 83 anni). Non si registrano decessi in provincia di Piacenza, Reggio Emilia, Modena e Forlì-Cesena.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.021.

Cna: c’è una donna alla guida del 37 percento delle aziende associate in provincia

In occasione della giornata contro le disparità di genere, l’associazione di categoria fa il punto della situazione: «Nonostante i grandi passi avanti, la strada per superare le differenze è ancora lunga»

Festa Della DonnaIn occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, Cna Ravenna rende loro omaggio. Si parte da due dati per inquadrare lo scenario locale: in provincia il 21 percento delle imprese sono a maggioranza femminile nei ruoli dirigenziali e e il 37 percento delle imprese associate a Cna ha una donna alla guida.

Il sistema Cna Ravenna, afferma la stessa associazione di categoria in una nota per la stampa, vede oltre il 70 percento di forza lavoro al femminile «e non c’è mai stato differenziale retributivo tra uomini e donne».

«Occorre sottolineare – ha affermato Marianna Panebarco, vicepresidente di Cna Ravenna e Cna Nazionale – il ruolo che le donne hanno guadagnato negli anni con tenacia, sacrifici e caparbietà». Tuttavia, è ancora molta la strada da percorrere per superare le differenze di genere. «Nonostante i grandi passi avanti fatti, – ha continuato la vicepresidente – se pensiamo alla violenza, sia fisica sia psicologica, sulle donne la situazione resta emergenziale».

«Oggi vogliamo anche ricordare le donne ucraine – ha aggiunto Nicoletta Cirelli, presidente di Cna Impresa Donna Ravenna – che stanno affrontando con coraggio e forza una situazione difficilissima, che auspichiamo si risolva quanto prima».

Il primo intervento è stato quello di Marisa Savorelli, che ha raccontato la sua esperienza personale e il progetto “Associazione 505”, un gruppo di imprenditrici del settore dell’acconciatura di tutta Italia. Queste ultime hanno dato vita al libro “Noi prima di noi”, che raccoglie le storie di vita personale e imprenditoriale delle componenti del gruppo e il ricavato delle vendite è devoluto a Linea Rosa.

Successivamente sono intervenute Alessandra Bagnara e Monica Vodarich, rispettivamente presidente e vicepresidente di Linea Rosa, l’associazione che combatte la violenza di genere. «Grazie alla rete che in trent’anni abbiamo creato sul territorio, al lavoro dei soggetti che collaborano con noi – queste le loro parole – e al supporto dell’intera città, siamo in grado di aiutare efficacemente tutte le donne che si rivolgono a noi. Tutto ciò permette di restituire alle donne vittime di violenza l’indipendenza che era stata loro tolta».

È stata poi la volta di Daniela Toschi, presidente di Alice Ravenna (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), che ha spostato l’attenzione sulle donne caregiver. Spesso sono le donne a prendersi cura dei malati in famiglia. L’associazione opera a sostegno di queste persone, per dare loro un aiuto nella gestione dei pazienti.

In conclusione, è intervenuto Matteo Leoni, presidente Cna Ravenna, che ha sottolineato l’importanza dell’impresa femminile per lo sviluppo del territorio e del Paese. «I ruoli imprenditoriali ricoperti dalle donne in Italia nel 2021 – ha commentato Matteo Leoni – sono 2,8 milioni, ossia più di un quarto del totale (26,8%), le donne operano mediamente in un’impresa su due e le stesse rivestono ruoli apicali (titolare o amministratore) quasi in un’impresa su tre, principalmente nei servizi alla persona. L’impresa femminile è cresciuta in modo più deciso proprio durante i mesi della pandemia, dando un contributo cruciale alla tenuta del nostro sistema economico».

In provincia già quasi 200 profughi dall’Ucraina. «Potrebbero arrivarne migliaia»

I dati del nuovo prefetto, a pochi giorni dall’insediamento

Faenza, Primi Arrivi Dei Rifugiati Ucraini

Sono 159 i profughi ucraini già arrivati (a ieri, 7 marzo) in provincia di Ravenna. Altri 25 hanno già fatto richiesta di protezione internazionale.

Lo ha confermato alla stampa il nuovo prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, a pochi giorni dal suo insediamento, spiegando come i numeri siano destinati a crescere in fretta.

La comunità ucraina presente in provincia raggiunge le 2.300 unità e questo significa – ha spiegato il prefetto – che potrebbero arrivare anche migliaia di persone, nel caso in cui ciascun residente venisse raggiunto da uno o più amici o parenti.

La città – ha ricordato il prefetto – dispone di una rete Cas e Sai funzionante, con circa 280 posti liberi per le esigenze attuali.

L’attenzione sarà riservata soprattutto all’inserimento scolastico dei bambini, comprensivo anche di supporto psicologico.

In scena a Marina di Ravenna gli allievi dell’accademia di Marescotti

Domenica 13 marzo lo spettacolo “Ridere e piangere” con gli aspiranti attori di Tam

MarescottiDomenica 13 marzo, alle 20.30, alla Tam di Marina di Ravenna, andrà in scena lo spettacolo “Ridere e piangere”. È il saggio conclusivo dei quindici allievi del Teatro Accademia Marescotti: sarà composto di diciotto brevi scene, tra il drammatico e il comico, per la durata complessiva di due ore intervallo compreso.

Lo spettacolo avrà luogo nell’auditorium di Piazzale Marinai d’Italia 18, trasformato in teatro per l’occasione, grazie anche al contributo di un allievo volontario, Alfredo Maria Rossi di Bologna.

«L’edizione di quest’anno è stata particolarmente stimolante, per la presenza di moltissimi giovani – commenta Marescotti – che intendono intraprendere la carriera di attori e attrici professionali e per il fondamentale contributo degli allievi più adulti. Ciò che il pubblico vedrà domenica è il risultato del lavoro svolto fin qui di cui mi reputo molto soddisfatto. Soprattutto per l’impegno che hanno dimostrato nel mettere in gioco se stessi a favore del personaggio».

In questi ultimi cinque mesi, gli allievi hanno frequentato la scuola ogni weekend. Hanno lavorato con alcuni attori su varie discipline legate alla recitazione: Cristiano Caldironi, che è anche il coordinatore didattico, per le esercitazioni teatrali; Alessandra Frabetti per la dizione. Hanno fatto lezione anche con il videomaker Roberto Morellini. Inoltre, l’edizione di quest’anno è stata arricchita da una lectio magistralis dello scenografo Edoardo Sanchi.

Questi gli allievi in scena domenica: Ludovica Barbarito, Alessandro Bianchi, Niccolò Califano, Stefano Casadei Giunchi, Giorgia De Bastiani, Massimiliano Farina, Marco Garbuglia, Lia, Melissa Mariani, Vanessa Masi Calanna, Mattia Mengozzi , Giacomo Righi, Alfredo Maria Rossi, Luca Santoro, Alexander Pistone.

Dati il numero limitato dei posti a sedere e le numerose prenotazioni il teatro è pressoché al completo, nel rispetto delle norme di sicurezza per i pubblici spettacoli.

Tam riprenderà con la sesta edizione nel prossimo autunno.
Per candidarsi www.teatroaccademiamarescotti.it

Divario di genere anche nei contratti a tempo indeterminato: alle donne solo 1 su 4

I dati riferiti alla provincia di Ravenna della Cisl dell’Emilia-Romagna

Divario Di Genere

Nel 2021 in provincia di Ravenna sono state assunte solo 740 donne a tempo indeterminato, contro i 2.290 uomini. È quanto emerge dall’elaborazione della Cisl dell’Emilia-Romagna sui dati previsionali Excelsior.

«Inaccettabile – commenta Filippo Pieri, segretario generale della Cisl Emilia-Romagna –, bisogna agire subito: l’impatto della pandemia si sta abbattendo soprattutto sulle donne, con un mercato del lavoro che rischia di ampliare ulteriormente il divario di genere, soprattutto in termini di precarietà».

Dal 2017 al 2021 in Emilia-Romagna, il dato medio delle assunzioni a tempo indeterminato sul totale assunzioni è stato appena del 12,4%. Nel 2021 il tempo indeterminato ha interessato il 14,2% delle assunzioni maschili e appena il 9,6% di quelle femminili.

«Il fronte delle mancate trasformazioni da rapporti di lavoro “altri” – continua Pieri – a rapporti a tempo indeterminato (il 61,65% delle trasformazioni riguarda gli uomini, il 38,35% le donne) mostra come il lavoro non standard per le donne non sia propedeutico alla stabilizzazione occupazionale».

Anche il dato del part-time rimane fortemente sbilanciato. In regione, nel 2021, sono stati circa il 44% i contratti attivati per le donne (50% nel resto d’Italia). Tuttavia, circa il 19% dei part-time sembra essere involontario per queste ultime, contro il 6% degli uomini.

Questi aspetti si riversano anche sulla retribuzione pro capite: il gap di genere in valore assoluto si attesta intorno al 30%, divario che può ampliarsi in certi settori.

La Cisl Emilia-Romagna presenta alcune proposte per colmare il divario di genere. Tra le altre, aumentare le premialità per le aziende che si impegnano a garantire parità di genere; rafforzare l’infrastruttura sociale e l’accessibilità dei servizi di supporto alle famiglie; garantire la trasparenza delle aziende in termini di retribuzioni e percorsi di carriera.

Ampliamento pronto soccorso: partiti i lavori da 7 milioni per altri 22 posti letto

Per fronteggiare i 100mila accessi all’anno (un quinto in più rispetto al 2000) verrà costruita una nuova ala da 800 mq e l’attuale camera calda delle ambulanze da 500 mq sarà trasformata in spazi ospedalieri. Completamento per luglio 2024

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In alto la conformazione attuale, in basso la nuova disposizione completa per luglio 2024

Si è aperto il cantiere per ampliare il pronto soccorso di Ravenna. I lavori sono cominciati ufficialmente oggi, 7 marzo 2022. Un investimento totale da sette milioni di euro per realizzare una nuova ala da 800 mq e l’adeguamento a spazi ospedalieri anche dei 500 mq dell’attuale camera calda dove arrivano le ambulanze. Il reparto aggiungerà almeno 22 letti fra posti Covid, osservazione breve intensiva (Obi) e area per pazienti di media intensità. La conclusione dei lavori è prevista per luglio 2024 ma si procederà per fasi perché l’attività sanitaria non potrà mai interrompersi. Entro settembre 2023 quindi si punta ad avere pronta la nuova struttura (verrà innalzata a ridosso della palazzina che ospita il Ps oggi, sul lato verso il Cmp) per poi dedicarsi alla conversione della camera calda.

L’intervento che inizia oggi, nei piani dell’Ausl, ha l’ambizione di dare una svolta decisiva alla qualità dei servizi. Per tutte le categorie coinvolte: i pazienti, i familiari dei pazienti in attesa e il personale. L’ampliamento dovrà razionalizzare gli aggiustamenti messi in atto nel corso del tempo, definiti “toppe” da Tiziano Carradori, direttore generale dell’azienda sanitaria pubblica della Romagna.

Il nuovo pronto soccorso quindi presenterà tre principali flussi. Uno dedicato al percorso Covid (o comunque percorso infettivi) o da utilizzare quale polmone per i periodi dei picchi a cui è storicamente e periodicamente soggetto il pronto soccorso di Ravenna (stagionalità, influenza, etc.), uno alla media e all’alta intensità e uno alla bassa intensità e fast-track ortopedico. Infine, si è ritenuto necessario prevedere di ricavare anche una zona dedicata alla diagnostica per la sola attività del Ps, essendo oggi presente solo una piccola sala di radiologia.

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La pianta dall’alto: con i contorni rossi le aree interessate dai lavori. Sulla destra quella nuova da costruire

Il nuovo assetto prevede quindi un’area di accoglienza dedicata con monitor dove reperire informazioni sui ricoverati; un’area bassa intensità posizionata in adiacenza all’ingresso e separata dunque dal resto dell’attività, dotata di tre ambulatori, di cui uno dedicato alla pediatria, area attesa barellati dedicata oltre che ambulatorio per piccola chirurgia; l’aumento significativo dei posti dedicati alla media complessità (da 14 si passa a 32); l’aumento dell’area codici rossi (da 3 a 4 ).

Il reparto così come lo conoscono oggi i ravennati è stato inaugurato nel 2012, a conclusione di una progettazione iniziata un decennio prima. In buona sostanza la conformazione attuale è stata pensata  vent’anni fa. Che anche senza citare la pandemia, sono un lasso di tempo enorme. I numeri parlano chiaro. Così si legge in un comunicato dell’Ausl: “Vi è stato negli anni un incremento percentuale degli accessi pari a circa il 20 percento rispetto all’inizio degli anni 2000, oltre 20mila accessi/anno in più, sin ad arrivare a quelli attuali che sono circa 100mila all’anno». Ma quello che colpisce di più del numero assoluto, è una percentuale fornita da Tiziano Carradori, direttore generale dell’Ausl Romagna: «Il 30-40 percento dovrebbe essere intercettato da un altro tipo di assistenza sanitaria sul territorio».

Inoltre, le caratteristiche dei pazienti che vi accedono sono mutate nel corso degli ultimi decenni: agli inizi degli anni 2000 gli accessi erano caratterizzati infatti prevalentemente da eventi acuti, traumatologici; oggi siamo di fronte a un progressivo invecchiamento della popolazione che si caratterizza per la cronicità, fragilità sociosanitaria e polipatologia, che comporta tempi di processazione del caso più lunghi, oltre che una maggiore complessità assistenziale.

Covid, in provincia di Ravenna resta una sola persona in terapia intensiva

Sono 145 i nuovi casi di positività al Covid registrati in un giorno in provincia di Ravenna, dove non si registrano nuovi decessi e dove resta solo una persona in terapia intensiva.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 7 MARZO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.200.538 casi di positività, 1.853 in più rispetto a ieri, su un totale di 9.794 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 4.842 molecolari e 4.952 test antigenici rapidi.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 71 (+3 rispetto a ieri), di cui 1 in provincia di Ravenna, l’età media è di 65,1 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid sono 1.207 (+31 rispetto a ieri, +2,6%), età media 74,1 anni.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 27.802 (-1.082). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 26.524 (-1.116), il 95,4% del totale dei casi attivi.

Le persone complessivamente guarite sono 2.922 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.156.724.

Ladri in fuga a bordo di un’auto presa a noleggio, finiscono fuori strada: fermati

Dopo un furto in un cantiere edile

WhatsApp Image 2022 03 07 At 16.18.27Hanno rubato materiale edile in un cantiere per poi scappare a bordo di un’auto presa a noleggio (una Fiat 500), tirando dritto anche all’alt della polizia.

I due ladri sono stati fermati dalle forze dell’ordine solo dopo un rocambolesco inseguimento, tra Faenza (dove tutto è partito, attorno alle 13.30) e Russi, passando per Granarolo Faentino e poi all’altezza di Bagnacavallo, con tanto di deviazione a U.

Inseguimento terminato in una stretta strada di campagna, via Ca’ del Vento, dove i due malviventi nel tentativo di superarla, hanno tamponato una Fiat Punto con a bordo una coppia – fortunatamente illesa – finendo poi fuori strada e venendo fermati da poliziotti e carabinieri solo dopo una fuga a piedi, nei campi circostanti.

 

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