Fondato negli anni Novanta dal compianto campione imolese, dal 2015 la squadra ha la sede nella città delle ceramiche
A guidare il progetto (tornato in MotoGp da team indipendente 7 anni dopo l’ultima volta) ora è la vedova, Nadia Padovani (nella foto con Bastianini dopo la vittoria in Qatar, diplomata all’istituto magistrale e per 18 anni al lavoro come infermiera e assistente domiciliare), sostenuta dallo zoccolo duro della Gresini Racing (tra cui due figli del campione). «Piangendo – ha dichiarato recentemente in un’intervista a Repubblica -, ho giurato a me stessa che ci avrei provato: scegliere ingegneri, meccanici e campioni, convincere gli sponsor e firmare contratti, scoprire tutto su motori, pneumatici ed elettronica, viaggiare per il mondo da un circuito all’altro».
La sede di Faenza, inagurata nel 2015, comprende sia gli uffici amministrativi che il nuovo reparto corse, nel quale trovano spazio una sala per l’assemblaggio motori e una dedicata ai lavori di carrozzeria, una zona officina e una per la realizzazione delle grafiche delle moto.