In piazza Kennedy reperti del Seicento Il Comune: «Pronti a rivedere il progetto»

Si scaverà fino a 2,50 metri alla ricerca della chiesa di Sant’Agnese

A oltre tre mesi dall’inizio dei lavori e dopo alcuni ritrovamenti senza importanza, spuntano i primi reperti in piazza Kennedy. In queste ore anche i passanti sono attirati dalle due arcate e dalla pavimentazione spuntate nell’angolo della piazza di fronte a Palazzo Rasponi delle Teste, di fronte al palazzo del Mutilato. Nel cantiere dell’ormai ex parcheggio più frequentato del centro storico di Ravenna, che la prossima estate secondo i piani del Comune dovrà diventare una grande piazza pedonale, gli archeologi e gli uomini della Soprintendenza lavorano fianco a fianco con le ruspe. Secondo i primi riscontri si tratterebbe di reperti del 1600 che potrebbero essere collegati alla chiesa di Sant’Agnese – evocata fin dall’inizio dei lavori –, eretta nel V secolo ma ricostruita in parte proprio alla fine del Seicento.

Finora si è scavato fino a un metro e venti centimetri – come rivela l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune, Enrico Liverani, al Carlino – ma l’obiettivo è quello di arrivare fino a 2,50 metri per capire quanto resta di Sant’Agnese. E nel caso riaffiorassero reperti importanti della chiesa – ha assicurato sempre Liverani, che è anche il candidato sindaco del Pd alle elezioni della prossima primavera, al Corriere Romagna in edicola oggi, mercoledì 30 settembre – il Comune è disposto a rivedere il progetto della piazza, “in modo che l’intera città si possa godere la scoperta”. Per questo saranno necessari nuovi fondi, che l’assessore assicura di avere intenzione di cercare.

Qui sopra la foto pubblicata su Facebook dal consigliere comunale di Lista per Ravenna Nicola Grandi, che in maniera ironica ha commentato: «Mi raccomando, coprite in fretta…».

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