«Per fare il candidato di una lista come la Pigna ci vuole un matto come me, non avrei mai potuto chiederlo a una “persona normale”». Maurizio Bucci chiude con una battuta il discorso in cui annuncia ufficialmente la propria candidatura per la neonata lista civica La Pigna, di cui è fondatore e presidente. Del resto tutto il discorso dell’imprenditore nella sede di via Circonvallazione al Molino (curiosamente ex sede di Forza Italia, il partito da cui Bucci è da poco fuoriuscito) è un mix fatto di grandi temi e impegni, ma che vuole trasmettere anche schiettezza, passione, sentimento dove non mancano aneddoti e qualche battuta che strappa più di una risata. Bucci in realtà parla per ultimo dopo persone provenienti dai diversi ambiti (insegnanti, architetti, traduttrici, attori, consulenti aziendali, avvocati, ingegneri, persone giovani e meno giovani, uomini e donne) che mettono nome e faccia a sostegno del progetto La Pigna come Silvia Gaudenzi, Stefano Cavina, Cristiano Caldironi, Micheline Lopez, Giulio Mongardi, Fatima Dehestany, tanto per citare alcuni. “Persone che magari”, spiega il vicepresidente Andrea Bandini “a livello nazionale hanno riferimenti politici diversi ma che hanno un’idea invece di cosa vogliono per Ravenna.”
E la prima cosa è l’idea appunto di “svolta”, di vera valorizzazione delle potenzialità della città che il sistema di potere vigente da ormai decenni secondo loro non è in grado di effettuare. “Passione, coraggio, trasparenza, entusiasmo, positività e anche umiltà” sono tra le parole d’ordine del candidato sindaco che propone un modello di intraprendenza, da imprenditore qual è (come è noto è lui ad aver dato vita al Mariani Lifestyle), in cui si riconosca il valore del “rischio”, del “mettersi in gioco”. Tutte caratteristiche che a suo dire mancano al candidato Pd e in generale a questa classe dirigente comunale che, sempre con un una battuta, Bucci dice “farebbe fallire anche un Sali e Tabacchi”.
Nel concreto, La Pigna ha già messo in chiaro alcuni punti qualificanti di un programma che sarà stilato, dicono, anche in base alle competenze e alle individualità di chi vorrà partecipare a un progetto aperto per una città più “libera”. Alcuni di questi aspetti sono quelli che storicamente hanno presentato i programmi di centrodestra in città ma che ora diventano appunto patrimonio di una lista civica trasversale come lo snellimento della macchina comunale (con una drastica riduzione dei numeri dei dirigenti e una revisione al sistema dei premi di produzione), una liberalizzazione dei servizi, l’attacco al sistema delle controllate e poi ancora sicurezza e lotta al degrado (qui l’esempio è quello di quanto fatto a Trento), sostegno alla famiglia come nucleo fondante della società, da non lasciare mai sola quando è in difficoltà. Altri sono invece quelli per cui La Pigna è nata prima come associazione culturale e solo in un secondo momento come formazione politica: la valorizzazione della cultura come volano anche economico, immaginando per esempio Ravenna come città del mosaico e di Dante con la realizzazione di musei e percorsi integrati. E in generale, auspica Bucci, una minor tendenza alla lamentela e un po’ più di positività, una diversa mentalità, più apertura e libertà e maggiore apprezzamento per il lavoro degli imprenditori che non devono vergognarsi della propria eventuale ricchezza.
Il sogno è quello di emulare Perugia e Spoleto che nel pieno dell’onda renziana pro Pd sono comunque passate all’opposizione in nome di una spinta al cambiamento, nel frattempo quella che si profila è una campagna elettorale che Bucci e i suoi immaginano a contatto con la gente, sul territorio, a “stringere le mani delle persone” e ad ascoltare, cosa che dice il consigliere comunale imprenditore “il Pd non è mai stato in grado di fare e questo lo so bene per l’esperienza ormai ventennale in consiglio comunale”. E non è escluso che vedremo presto circolare per le strade comunale il camper La Pigna.
Non è mancato il riferimento alla mancata alleanza, a lungo cercata, con le forze di opposizione del centrodestra. Un balletto di voci e promesse non mantenute tra Ancisi e la Lega che hanno spinto Bucci a scegliere di riutare l’invito a entrare nella Lega e a correre da solo e subito convinto anche, come si dice, che la candidatura di Elio Bagnari non sia davvero in campo. Obiettivo elettorale? “Partiamo dallo 0 percento, per noi tutto quello che arriva è buono. E puntiamo a vincere, certo non possiamo garantire nulla a nessuno, noi. In caso di ballottaggio, valuteremo”.
In sala, a dare l’idea davvero di un’impresa dove Bucci non è solo, tanta gente di diversa provenienza e sul fondo anche Giuseppe Roccafiorita, l’ex Pd renziano che come ci aveva rivelato è pronto a correre per La Pigna e che potrebbe addirittura rivestire il ruolo di capolista.