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    Categoria: politica

Fratelli d’Italia sposa la Pigna di Bucci «Contro la cappa del Pd che ci soffoca»

Nella lista civica anche l’ex renziano Roccafiorita: «Renzismo fallito»
Critiche a De Pascale: «Un politico di professione senza curriculum»

L’appello lanciato un mese fa dalla lista civica La Pigna per l’unità del centrodestra a Ravenna raccoglie la prima adesione: Fratelli d’Italia sposa il progetto nato da Maurizio Bucci, consigliere comunale del gruppo misto dopo l’addio a Forza Italia, «per una rinascita culturale, economica e sociale della nostra città» da concretizzare vincendo le prossime elezioni comunali e liberando Ravenna dalla cappa del Partito democratico. «Vogliamo raccogliere le forze della società civile e vogliamo vivere il sogno di vincere».

L’ex forzista dà il benvenuto a Luciano Fosci, portavoce provinciale del partito di Giorgia Meloni, in una conferenza stampa aperta al pubblico in cui siede accanto all’avvocato Giuseppe Roccafiorita, ex Pd e promotore dei movimenti per Renzi all’inizio dell’ascesa politica dell’ex sindaco di Firenze. Vuole essere la plastica rappresentazione dell’apertura del progetto a chiunque sia animato da spirito di rinnovamento, senza misurare le provenienze passate. Ecco perché le porte restano aperte a chiunque, compresa Forza Italia da cui è uscito Bucci: «La sua mancata adesione alla nostra lista non è avvenuta per colpa nostra». Mauro Bertolino, esponente di Forza Italia presente tra il pubblico della conferenza stampa, è intervenuto dicendo che «anche nel nostro movimento c’è una forte voglia di cambiamento, che potrebbe in futuro sposarsi molto bene con il progetto della Pigna». E c’è disponibilità pure nei confronti della Lega Nord, anche se quell’alleanza in divenire tra Lega Nord e Lista per Ravenna lascia perplessi: «È un accordo tra il deputato Gianluca Pini e il consigliere comunale Alvaro Ancisi, la maggioranza dei leghisti non capisce questa strana alleanza con un movimento che fa una statica opposizione da quasi cinquant’anni. Noi siamo il nuovo», commenta Bucci. Che accoglie a braccia aperte le nuove energie: «Roccafiorita ha condiviso lo spirito di rinnovamento che Renzi ha portato all’interno del suo partito, vanificato poi nel nostro territorio dal Pd locale. Con Fosci ci avvicina il fatto che abbiamo un percorso politico comune. Lo spirito che ci unisce è condividere un reale progetto di rinnovamento, l’onestà e la voglia di mandare a casa un regime di governo della città basato solo sull’autoreferenzialità e sulla concertazione che non hanno prodotto sviluppo, ma solo spartizione, speculazione, devastazione del territorio e spreco di ingenti risorse pubbliche».

A un particolare tutti e tre tengono molto: «Nessuno di noi fa attività politica di professione e la nostra comune provenienza è di carattere civico». Bucci è un imprenditore del turismo, Roccafiorita è un avvocato, Fosci è in pensione dopo quindici anni da operaio in agricoltura. «E invece non esiste un curriculum di quello che con ogni probabilità sarà il candidato del Pd, De Pascale, mentre noi il nostro ce lo siamo costruito negli anni con il lavoro e il sudore».

Il concetto ribadito più e più volte e quello della volontà di cambiamento, mettendosi dalla parte dei cittadino. «Ma per davvero, non solo come operazione di facciata – dice Roccafiorita –. Il mio ex partito sta andando verso la stagnazione, in direzione contraria a ogni movimento di evoluzione. Il governo della città deve dare una risposta ai bisogni dei cittadini, smettendo di rispondere solo agli interessi di alcune lobby di potere. Far rinascere Ravenna si tratta di un impegno gravoso che la squadra che si sta formando attorno a questa lista civica vuole prendersi». Che ci fa un ex piddino renziano nella Pigna? «Il renzismo è fallito, soprattutto a Ravenna. E per uno come me ossessionato dalla volontà di cambiamento era inevitabile sedersi a questo tavolo». Per Fosci «la nostra città è come una Ferrari parcheggiata nel garage»: tante potenzialità che restano inespresse perché la logica è sempre stata quella di andare «verso amici degli amici».

Inevitabile un commento sulle ultime manovre in casa democratica. De Pascale verso la candidatura a sindaco e Roberto Fagnani in giunta ora con le deleghe che furono di Enrico Liverani per proseguire l’esperienza nell’eventuale futura giunta. Proprio Fagnani condivise con Roccafiorita i primi tempi del renzismo ravennate: «Nel 2013 andai contro Manuela Rontini, ho perso il congresso appoggiando Danilo Manfredi e ho lasciato tutti i comitati. Fagnani ora ha ottenuto un posto in una municipalizzata e verrà messo in giunta. Questo è la negazione del renzismo, è poltronificio».