Il deputato replica a Metri, Guerra, Calisesi…
«La libertà di parola e anche di critica non può legittimare in nessun modo la libertà di calunnia, di diffamazione, d’offesa e di stravolgimento della realtà – continua Pini –. Non perderò tempo nel replicare all’incredibile sequela di stronzate che ho letto in questi giorni da parte di personaggi animati solo da frustrazioni personali: a questi soggetti e alle loro farneticazioni penseranno i nostri legali che hanno già predisposto un bel numero di querele».
Pini prosegue poi nel precisare il suo pensiero: «Quando si legge il pensiero di qualcuno è sempre bene sapere chi è sempre questo qualcuno, e allora, vediamo lo spessore di questi geni della politica: di Guerra (Paolo, il consigliere della Lega che si è dimesso a Ravenna nei giorni scorsi, vedi sempre correlati, ndr), abbiamo già detto: nonostante non abbia mai svolto veramente attività politica in sezione, voleva a tutti i costi una poltrona, per la quale none era all’altezza, e siccome non l’ha avuta, se ne andato tradendo la fiducia dei militanti. Del signor Calisesi (il suo intervento ancora nei correlati, ndr) penso sia sufficiente sapere, contrariamente a quanto afferma, che non è stato un fondatore della Lega, che più volte in passato ha restituito e ripreso la tessera e che soprattutto in questi ultimi anni non ha mai partecipato attivamente all vita del Movimento: sostanzialmente un fantasma, che ora sbuca fuori e trova spazio».
«Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo – conclude Pini –, questa sarà l’ultima volta che il sottoscritto e la Lega replicheranno a mezzo stampa a questi frustrati in cerca di un improbabile riscatto personale. Ci auguriamo che la stampa locale sia sufficientemente imparziale da dare a questi soggetti il peso che hanno (zero) e confidiamo nell’autorità giudiziaria affinché certifichi in tempi rapidi ed in modo certo che nel confronto politico non ci può essere spazio per la diffamazione».