La Pigna: «Soldi comunali ad associazioni culturali dei fidanzati delle assessore»

La lista civica attacca Stamboulis, Bakkali, Morigi e tira in ballo
anche il consigliere Pd Sbaraglia e la figlia del direttore generale

Dopo le polemiche sui social network di questi giorni scatenate in particolare dalle accuse dell’ex assessora Elettra Stamboulis – che con la sua associazione Mirada da quest’anno ha deciso di trasferire (lamentando di non aver trovato qui sufficiente supporto da parte dell’Amministrazione) il festival di fumetto Komikazen a Rimini (si terrà tra poco più di un mese) – a entrare a gamba tesa sul tema delle convenzioni culturali ravennati è la lista civica La Pigna, che candida a sindaco Maurizio Bucci.

In una nota inviata alla stampa e firmata da Veronica Verlicchi, la Pigna ricorda innanzitutto come l’associazione Mirada, rappresentata anche del compagno di Stamboulis (l’illustratore di fama internazionale Gianluca Costantini), ricevesse contributi pubblici nel periodo in cui la stessa Stamboulis era assessore (all’Istruzione, durante la prima giunta Matteucci), precisando comunque come il contributo comunale fosse attivo già da prima del suo ingresso in giunta. E poi solleva il caso – di cui si parla da giorni appunto sui social network – legato a Strativari, l’associazione che riceve un piccolo contributo (circa 5mila euro) dal Comune per la realizzazione di un festival di rilievo internazionale di grafica ed editoria, “Fahrenheit 39”, appena svoltosi all’Almagià. Associazione «sorta solamente nel 2010 – scrive Verlicchi – e miracolosamente beneficiata da soldi pubblici comunali in breve tempo» e di cui fanno parte oggi – sottolinea la Pigna – l’attuale fidanzato dell’assessora alla Cultura del Comune, Ouidad Bakkali, il presidente della commissione Cultura del Comune (il consigliere comunale del Pd Fabio Sbaraglia, tra i candidati anche alle prossime elezioni) e la figlia del direttore generale del Comune, Gioia Boattini. Questi ultimi due sono entrati nell’associazione però solo in un secondo momento, con la convenzione già in atto.

«A fine ottobre 2014, poco tempo fa – continua la nota di Verlicchi –, una sorridente Ouidad Bakkali inaugurava la sede del suo comitato elettorale presso il circolo del Pd in via Tommaso Gulli alla presenza del segretario provinciale attuale del Pd e candidato a sindaco Michele De Pascale, con un comitato composto anche dalla moglie del sindaco attuale Simona Pepoli, del precedente candidato a sindaco Enrico Liverani, e guarda caso anche dai collaboratori della miracolata associazione Strativari, Gioia Boattini, Fabio Sbaraglia ed Emilio Macchia, compagno della Bakkali stessa».

Ma quella che dalla Pigna viene definita come una “cupola”, «arriva anche oltre». E così la lista civica ricorda la nascita, nel 2012 dell’associazione Ravenna Cinema con lo scopo di realizzare rassegne in ambito cinematografico (in questi giorni sta organizzando il nuovo festival Soundscreen. «L’associazione – si legge nella nota – è immediatamente “ miracolata” dalla Giunta Matteucci che sin dal 2012 sostiene diverse iniziative con contributi economici. E cosi appena nata beneficia di un contributo di 7.968 euro di cui il 70% immediatamente anticipati; nel 2013 di un contributo di 23.000 euro di cui il 70% immediatamente anticipati fino ad arrivare, con importi anche crescenti nel 2014 e 2015, nel 2016 a 22.500 euro. Ma anche questa associazione ha la sua santa in Paradiso, cioè nella giunta: il rappresentante dell’associazione è Alberto Bucci che firma le istanze di contributo al Comune che è il compagno di Valentina Morigi, assessore al Bilancio dal 1 giugno 2011, che ha abbandonato Sel per presentare la lista civetta (il riferimento è alla Sinistra per Ravenna, ndr) a sostegno di De Pascale».

«In questi 10 anni – termina la nota di Verlicchi – le risorse economiche sono gestite per erogare, con un sistema clientelare, i soldi pubblici non solo agli amici ma addirittura a organizzazioni di cui fanno parte compagni degli assessori, figli di alti dirigenti comunali e financo consiglieri comunali e poco importa se l’Assessore di riferimento è un altro, le rispettive fidanzate erano in giunta e approvavano le relative delibere. Si è arrivati addirittura a presentare progetti alla Fondazione del Monte ove il Comune designa alcuni componenti del Consiglio di amministrazione tra i quali il vicepresidente per conto di suddette associazioni e una volta ottenuto il contributo, viene girato all’associazione, pur assumendosi nei confronti della fondazione i rischi relativi al suo corretto utilizzo».

«La Pigna – scrive infine – intende demolire questo vergognoso sistema che privilegia le associazioni collaterali al Pd e ai suoi esponenti, per favorire invece l’accesso a quelle associazioni che pur meritevoli non sono oggetto di minimi sostegni o che addirittura vengono sistematicamente escluse. Sono anch’esse composte da cittadini ravennati ma che evidentemente danno fastidio alla cupola ravennate. Ci diranno, se risponderanno, visto il reiterato silenzio, che tutto ciò è perfettamente legale, trasparente e che le iniziative sono tutte di grande respiro. Sulla legalità e trasparenza eventualmente lo diranno gli organi preposti ai controlli, ma che vi sia stato e vi sia un gigantesco conflitto d’interesse questo è evidente. Per Matteucci, tutto questo è normale? E per De Pascale, segretario provinciale del Pd e candidato a Sindaco, è normale tutto questo? In fin dei conti come segretario del partito ha da sempre approvato questo modo di gestire la cosa pubblica».

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