Rifiuti, i disservizi continuano. «Violata l’ordinanza. Ora sconti in bolletta»

Il Comune di Ravenna attacca nuovamente Hera. La prossima
settimana sarà decisiva per il futuro dell’appalto per la raccolta

A due settimane dalla situazione di emergenza del servizio di raccolta dei rifiuti – come testimoniano anche le continue segnalazioni dei cittadini – permangono disfunzioni e disservizi significativi. Lo dichiara anche il Comune di Ravenna in una nota inviata alla stampa, in cui rivela come la Polizia Municipale abbia accertato numerose situazioni di violazione della recente ordinanza del Sindaco sul punto dell’accumulo a terra di rifiuti attorno ai contenitori della raccolta differenziata. «Da più parti il Comune riceve in questi giorni segnalazioni di inefficienze e ritardi della raccolta del “porta a porta” e del ritiro dei rifiuti ingombranti», aggiungono da Palazzo Merlato.

«Hera – si legge in una nota congiunta firmata dall’Amministrazione comunale – deve assicurare adesso il 100% di funzionalità del servizio. A oggi, per ammissione della stessa Hera, il nuovo fornitore del servizio si è rivelato inadeguato per mezzi e personale. È adesso il momento di decidere. Il Comune di Ravenna non ha nessuna competenza e responsabilità sulla gara che è stata effettuata, ma Hera non può sbagliare una seconda volta.
Delle due l’una: o Hera valuta che il nuovo fornitore è in grado di assicurare il buon livello dei servizi di cui Ravenna ha usufruito negli ultimi anni, oppure assuma decisioni efficaci sull’affidamento del servizio, così come ha fatto per il servizio di pulizia della spiaggia. In ogni caso Hera deve assicurare immediatamente il 100% della qualità e dell’efficienza del servizio, impegno che fin qui Hera non ha rispettato».

Il Comune di Ravenna comunica poi di aver già avviato i contatti con Atersir per definire, quando tutti i disservizi saranno cessati, la penalità da fare pagare ad Hera, penalità che – assicurano da Palazzo Merlato – 1si tradurrà in uno sconto nelle bollette della Tari».

«Insieme ai Comuni romagnoli azionisti di Hera – termina la nota – promuoveremo un’iniziativa per definire criteri che nell’affidamento di questo servizio poggino su un equilibrio sostenibile fra garanzie della qualità del servizio e ribassi economici e perché siano assicurati meccanismi di controllo realmente efficaci sulla effettiva adeguatezza dei mezzi e dell’organizzazione del soggetto che svolge il servizio».

Intanto va segnalato che a Bologna il 10 maggio è in calendario l’udienza al tribunale amministrativo regionale cui ha fatto ricorso il raggruppamento di imprese capeggiato dalla ravennate Ciclat, uscito sconfitto dalla gara per la gestione del servizio di raccolta rifiuti andata al consorzio Ambiente 2.0 del gruppo Biancamano: la cooperativa ravennate chiede l’affidamento dell’appalto dopo l’annullamento dell’assegnazione decisa dalla multiutility e ritenuta illegittima perché non si sarebbero tenuti in dovuta considerazione i presunti errori professionali che costellano il passato delle società riunite in Ambiente 2.0. La decisione del Tar potrebbe arrivare il giorno stesso: nei giorni scorsi si era ipotizzato uno slittamento dovuto al ricorso aggiuntivo presentato da Ciclat su una mossa tentata da Hera ma gli ultimi sviluppi delle parti in causa lasciano spazio alla possibilità di una sentenza. Per il 14 maggio invece dovrà pronunciarsi Hera che a fronte dei palesi disservizi sotto gli occhi di tutti ha avviato la procedura di contestazione che potrebbe concludersi con la rescissione del contratto. Come previsto dal codice degli appalti è stata inviata l’intimazione a sanare le mancanze: Hera dovrà valutare l’effettiva risoluzione e decidere quindi se ritenerla soddisfacente o meno, applicando eventuali penali. Queste ultime potranno essere richieste anche qualora il Tar dovesse aver già deciso a favore di Ciclat quattro giorni prima. Nel caso in cui invece il Tar si esprimesse per Ambiente 2.0, Hera potrebbe rescindere il contratto e la legge a quel punto prevede che venga consultato il secondo classificato in graduatoria che potrà accettare se subentrare ma dovrebbe farlo alle condizioni previste dal vincitore (in parole povere applicando il ribasso del 14 percento con cui Ambiente 2.0 ha battuto Ciclat).

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