Carabiniere nello staff, Guerra risponde: «La Lega non conosce la legge…»

Ma il deputato Pini chiede la rimozione del comandante provinciale
Sui presunti conflitti di interessi in Cambierà replica anche Donati

Arriva la replica di Michela Guerra del Movimento Civico Cambierà alle dichiarazioni del segretario provinciale della Lega Nord, che aveva sollevato il caso del presunto conflitto d’interessi del carabiniere Giovanni Morgese, tra i collaboratori (ma non candidato al consiglio comunale) di Guerra e tra i potenziali assessori di una sua ipotetica giunta futura, con la delega alla Sicurezza.

«Sorrido sinceramente divertita all’apprendere l’imperterrito e perseverante affannarsi di figure politiche minori nel vano tentativo di screditare me e la mia squadra con attacchi che veleggiano fra il ridicolo ed il passibile di denuncia – scrive Guerra –. Potrei iniziare dicendo che esistono anche delle leggi e che sarebbe, se non doveroso, quantomeno auspicabile conoscere; il nostro ordinamento italiano consente ai militari dell’Arma di presentarsi come candidati per le elezioni politiche ed amministrative e di venir nominati come assessori di giunta. Potrei continuare dicendole che esistono sentenze del Tar (ad esempio Tar Veneto del 4 dicembre 2012) che riconoscono in sostanza il diritto di elettorato passivo, ma servirebbe a qualcosa?».

«Seguendo il pensiero del segretario provinciale della Lega Nord – continua Guerra –, chi si candida o chi dà l’appoggio politico, non deve aver mai trattato la materia di cui si discute altrimenti si corre persino il rischio di far bene…».

In precedenza era arrivata sul web anche la replica di Filippo Donati, noto albergatore ravennate anche lui nella squadra dei “tecnici” sostenitori di Guerra e anche lui finito nel mirino della Lega Nord per presunti conflitti di interessi per il suo ruolo di presidente nazionale Assohotel Confesercenti.

«Non ho alcun ruolo politico nella Lista di Michela – ha commentato Donati tra le altre cose –, che mi ha chiamato semplicemente per redigere il programma riguardante turismo e commercio. Sono Presidente Nazionale di Assohotel Confesercenti che ha migliaia di iscritti, basta chiamarli per chiedere loro se ho mai chiesto o suggerito per chi votare o se ho mai detto di essere candidato. Anche FederAlberghi ha un Presidente Nazionale, Bernabò Bocca che risulta però essere Senatore tra le fila di Forza Italia, partito alleato proprio della Lega Nord… Farete una interrogazione anche su questo?».

Il riferimento è alla minaccia della Lega di presentare un’interrogazione al ministero della Difesa per sollevare il caso del carabinieri Morgese. Come conferma anche il deputato leghista ravennate, Gianluca Pini, in una nota inviata alla stampa sempre in queste ore. «Regole violate da chi dovrebbe farle rispettare. È assurdo – scrive Pini – che un carabiniere in servizio, senza candidarsi e quindi senza attivare le procedure normative attribuite ai candidati, appoggi pubblicamente una lista civica, proclamandosi anche responsabile per la sicurezza della lista stessa. L’operato del luogotentente Giovanni Morgese che, senza candidarsi, ha appoggiato pubblicamente il Movimento Civico “Cambierà”, non può passare sotto silenzio. Per questo ho già informato il ministro della difesa di questa scandalosa violazione delle regole e confermo che lunedì prossimo depositerò un’interrogazione parlamentare sul caso, affinchè Morgese venga subito sollevato dal servizio. Un uomo in divisa è tenuto a essere al servizio di tutti i cittadini e non a sostenere personalmente un candidato sindaco. Allo stesso tempo chiederò al ministro di rimuovere anche il comandante provinciale Massimo Cagnazzo, che non solo non ha rimosso immediatamente Morgese ma fino ad oggi non ha preso alcuna distanza dall’operato di Morgese».

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