La ricetta di Bucci (La Pigna) per il rilancio della loggetta. E anche Cambierà attacca. Il prossimo grande evento nel 2018, dopo la Biennale
«Confinare l’attività del Mar a mere esposizioni biennali – è la critica anche di un altro consigliere comunale, Maurizio Bucci della Pigna – significa procurare una lenta agonia a una istituzione tanto prestigiosa a livello nazionale e internazionale e entrata, con i suoi appuntamenti, nel cuore dei ravennati».
Bucci in particolare se la prende con la politica di centrosinistra per aver sperperato risorse nel progetto Capitale della Cultura 2019 e in piccoli centri di potere «a beneficio di rappresentanti del Pd», piuttosto che finanziare un’istituzione come il Mar e ora auspica l’intervento dei privati.
«Per la messa a norma della Loggetta – continua Bucci entrando nel dettaglio – tra impianti di riscaldamento, raffrescamento e altre opere occorrerebbero oltre 500mila euro, impegno finanziario che una mostra biennale non sarebbe certo in grado di sopportare. Da parte del sottoscritto si rinnova la disponibilità, offerta già in passato alla giunta, a collaborare in chiave gestionale-promozionale-manageriale, avanzando serie e concrete proposte, ma il Pd non ha mostrato l’umiltà di ascoltare e valutare nuove idee: preferisce chiudere. Il progetto, in sé assai semplice, consiste nell’affidamento della Loggetta Lombardesca in contratto trentennale e nell’individuazione di una fondazione o istituto, di livello internazionale, per il rilancio del Mar. Solo i privati possono salvare la loggetta lombardesca e il Mar dalla fine che la politica ha già decretato».