Ricorso di tre forze di opposizione: il deputato leghista dovrà dimostrare l’esistenza di un’attività prevalente nell’area di riferimento
A giudizio dei tre ricorrenti, Pini non avrebbe i requisiti per la candidatura perché «come noto non risiede nel comune di Ravenna» e, in alternativa, «non svolge la propria attività prevalente di lavoro e di studio nell’area territoriale in cui si candida», come prevede invece il regolamento. «È infatti noto a tutti – scrivono i tre capigruppo – che Gianluca Pini svolge ininterrottamente dal 28 aprile 2006 a oggi la propria attività lavorativa prevalente in qualità di deputato per il gruppo Lega Nord e che tale prevalenza è testimoniata sia dai redditi da deputato presente nelle sue dichiarazioni che dall’attività parlamentare svolta».
Proprio ieri sera, 2 marzo, si è svolta un’assemblea di presentazione deicandidati al consiglio territoriale del Mare (elezioni il 12 marzo): «L’onorevole Pini – commenta Sutter sulla base di quanto riportatole dai presenti – ha dimostrato un reale interesse ai problemi del territorio del mare, pur rimarcando i suoi molteplici impegni istituzionali; indubbiamente la sua candidatura dimostra che la Lega Nord intende affermare la propria forte presenza nel consiglio territoriale del mare; cosa che dal punto di vista politico ovviamente non auspico, ma comprendo». Collegandosi al ricorso presentato, Sutter rimarca «l’incongruità del regolamento elettorale per i consigli territoriali, regolamento che dichiara incandidabili i consiglieri comunali, ma non i parlamentari la cui attività lavorativa prevalente, a mio parere, si svolge e si deve svolgere alla Camera dei Deputati o al Senato. Ritengo urgente una modifica del regolamento».