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    Categoria: politica

Pini candidato al consiglio territoriale La commissione vuole spiegazioni

Ricorso di tre forze di opposizione: il deputato leghista dovrà dimostrare l’esistenza di un’attività prevalente nell’area di riferimento

Il deputato ravennate della Lega Nord, Gianluca Pini, ha tempo fino al 9 marzo per fornire la documentazione che possa comprovare l’attività prevalente di lavoro o di studio nell’area che ricade sotto la competenza del consiglio territoriale del Mare. Così ha deciso la commissione elettorale comunale di Ravenna dopo il ricorso presentato da tre capigruppo di opposizione – Maurizi Bucci (Pigna), Raffaella Sutter (Ric), Michela Guerra (Cambierà) – contro la candidatura del parlamentare leghista al parlamentino. In altre parole la commissione decide di procedere a un controllo di merito della autocertificazione presentata da Pini. La commissione ha però anche deciso che Pini va considerato candidabile perché l’incarico di deputato non è in contrasto.

A giudizio dei tre ricorrenti, Pini non avrebbe i requisiti per la candidatura perché «come noto non risiede nel comune di Ravenna» e, in alternativa, «non svolge la propria attività prevalente di lavoro e di studio nell’area territoriale in cui si candida», come prevede invece il regolamento. «È infatti noto a tutti – scrivono i tre capigruppo – che Gianluca Pini svolge ininterrottamente dal 28 aprile 2006 a oggi la propria attività lavorativa prevalente in qualità di deputato per il gruppo Lega Nord e che tale prevalenza è testimoniata sia dai redditi da deputato presente nelle sue dichiarazioni che dall’attività parlamentare svolta».

Proprio ieri sera, 2 marzo, si è svolta un’assemblea di presentazione deicandidati al consiglio territoriale del Mare (elezioni il 12 marzo): «L’onorevole Pini – commenta Sutter sulla base di quanto riportatole dai presenti – ha dimostrato un reale interesse ai problemi del territorio del mare, pur rimarcando i suoi molteplici impegni istituzionali; indubbiamente la sua candidatura dimostra che la Lega Nord intende affermare la propria forte presenza nel consiglio territoriale del mare; cosa che dal punto di vista politico ovviamente non auspico, ma comprendo». Collegandosi al ricorso presentato, Sutter rimarca «l’incongruità del regolamento elettorale per i consigli territoriali, regolamento che dichiara incandidabili i consiglieri comunali, ma non i parlamentari la cui attività lavorativa prevalente, a mio parere, si svolge e si deve svolgere alla Camera dei Deputati o al Senato. Ritengo urgente una modifica del regolamento».