Il documento propone di rivedere le mansioni che gli amministratori locali andranno a richiedere a municipali e provinciali
Il documento si prefigge l’obiettivo di uniformare i servizi che gli amministratori locali andranno a richiedere (in base alle normative vigenti e alla struttura dei corpi di polizia locale) ai loro agenti, condividendo lo status e le prerogative della polizia di prossimità che contraddistingue le polizie locali nei territori della Regione Emilia-Romagna e nazionale. Il protocollo prevede che i sindaci, il presidente dell’Unione dei Comuni, il presidente della Provincia e il presidente della Città Metropolitana, nell’ambito delle rispettive funzioni e ai fini della realizzazione delle politiche integrate per la sicurezza urbana attiveranno accordi anche intercomunali con la prefettura e/o le questure per ottenere la divisione dei compiti definiti con le altre forze dell’ordine ed avranno a supporto negli incontri l’ausilio delle competenze dei comandanti della polizia locale per il coordinamento delle politiche integrate per la sicurezza nei territori regionali.