Una nota del Movimento ammette l’apertura del confronto ma ritiene che attualmente non ci siano le condizioni: «Destra inaffidabili, Pd e alleati autoreferenziali»
La situazione insomma potrebbe anche cambiare nel caso ci sia un «progetto serio da scrivere insieme, di una discontinuità totale rispetto ai nomi ed alle persone messe in campo, con un occhio di riguardo alla società civile». Questo presupposto è «chiaro e vincolante» ma il Movimento 5 Stelle faentino ritiene che «i nomi usciti nei giorni scorsi, non si sa quanto autocandidature di correnti interne od espressioni di partito, vanno assolutamente nella direzione opposta, chiudono a chiave la porta ad ogni eventuale futura discussione e rafforzano la convinzione di presentarci da soli».
Il M5S ritiene al momento di essere a Faenza « l’unica reale alternativa ad una destra pericolosa, incompetente ed inaffidabile e ad una sinistra autoreferenziale, priva di visione e di coraggio. Fuori e dentro le aule consiliari, dove il nostro gruppo politico si è rivelato in questi anni, dati alla mano, di gran lunga il più produttivo ed operativo ed è stato protagonista di una opposizione dura e seria, ma anche propositiva, costruttiva e non pregiudiziale».