I più votati: Rontini (Pd) regina con 7mila preferenze, Liverani primo della Lega

Il podio provinciale è tutto dei democratici, nella top ten compaiono quattro liste. Ancarani ha la percentuale più alta per lista: il 13 percento degli elettori di Forza Italia ha scritto il suo nome. Per la Lega nel capoluogo Rolando batte la segretaria Gardin

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Manuela Rontini

È Manuela Rontini del Pd la candidata più votata alle Regionali nella circoscrizione della provincia di Ravenna. La faentina consigliera dem uscente ha incassato 7.198 preferenze: un elettore su dieci dei democratici ha scritto il suo nome sulla scheda. Rontini ha staccato Andrea Corsini, compagno di partito e assessore uscente, di un migliaio di voti: il cervese si è fermato a 6.271. A completare il podio un altro piddino: Gianni Bessi, anch’egli consigliere nella passata legislatura, ha raccolto 4.119 preferenze. Un dato significativo: nel 2014, alle precedenti Regionali, il più votato fu Mirco Bagnari (5.753 che anche allora corrispondevano a un decimo dei voti Pd) e Rontini arrivò a 5.639.

Continuando a scorrere la graduatoria arriva il nome di Andrea Liverani. Il leghista sedeva nell’assemblea di Bologna negli ultimi cinque anni ed è stato il primo del centrodestra a muoversi per la campagna elettorale: in totale 3.045 preferenze. Il faentino ha superato la segretaria provinciale Samantha Gardin che siede nel consiglio comunale di Ravenna e ha messo in tasca 2.018 voti. Appena una manciata in più della quarta candidata Pd: 1.993 per Mirella Dalfiume.

Al settimo posto delle preferenze provinciali un altro esponente del Carroccio: Gianfilippo Rolando fa cifra tonda (1.500). Il compagno di banco di Gardin anticipa di un solo voto Luca Ortolani (1.499) della lista Coraggiosa, il primo in graduatoria non del Pd e non della Lega.

Al nono posto il capolista di Fratelli d’Italia: Alberto Ferrero incassa 1.162 preferenze. Chiude la top ten un’altra rappresentante di Coraggiosa: Federica Francesca Vicari che sfiora la quarta cifra e si ferma a 994.

Fuori dai primi dieci ci sono alcune prestazioni da registrare. Ad esempio quella di Domizio Piroddi: l’ex assessore di Faenza, uscito dalla giunta in contrasto con Malpezzi, ha conquistato 750 preferenze (di cui 574 nel suo territorio) con la lista Bonaccini Presidente. Nella stessa lista compariva Pietro Vandini, ex grillino ora con Italia in Comune: 186 voti. La performance del forzista Alberto Ancarani mostra il suo peso nel partito: se Forza Italia incassa 4.780 che valgono il 2.47 percento, il capolista e consigliere comunale porta 630 preferenze. Numeri che gli valgono il miglior risultato per lista: il 13 percento dei forzisti ha scritto il suo nome. Nella debacle dei Cinque Stelle la più votata è stata Cinzia Pasi con appena 276. Un’occhiata tra le foglie dell’Edera (il simbolo compariva in quello di Più Europa della Bonino): il segretario comunale del Pri Stefano Ravaglia è il più gradito (441) mentre Gabriele Armuzzi, vicesindaco di Cervia, fa 311.

Vale la pena dare un’occhiata ai dettagli nei due comuni più popolosi della provincia, Ravenna e Faenza (in quest’ultima si voterà per le amministrative fra pochi mesi al termine di due mandati con Giovanni Malpezzi del Pd). Nel capoluogo il re delle preferenze è Bessi che con 2.751 supera Corsini (2.413). Significativo anche il dato leghista: Rolando batte Gardin 1.065 a 754. Se ci spostiamo nel comune manfredo le cifre targate Pd fotografano il dominio rontiniano: 3.275 preferenze, dieci volte quelle degli altri due sfidanti interni. Sempre a Faenza come previsto Liverani fa il pieno con 1.414 (per Gardin 114).

Ecco la top ten delle preferenze:

Rontini (Pd) 7.198
Corsini (Pd) 6.271
Bessi (Pd) 4.119
Liverani (Lega) 3.045
Gardin (Lega) 2.018
Dalfiume (Pd) 1.993
Rolando (Lega) 1.500
Ortolani (Coraggiosa) 1.499
Ferrero (Fdi) 1.162
Vicari (Coraggiosa) 994

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