Centrosinistra: Ravenna Coraggiosa entra nel Pd. Verso il gruppo unico in consiglio

L’ingresso di nuovi iscritti a rafforzare la segreteria di Elly Schlein. Luca Cortesi, eletto nel 2021: «I dem di oggi condividono i nostri valori e programmi»

Ravenna Coraggiosa

Un momento dell’assemblea di Ravenna Coraggiosa

Dopo oltre quattro mesi dall’elezione di Elly Schlein a segretaria del Pd, l’assemblea di Coraggiosa Ravenna approva (con un solo voto contrario) un documento elaborato dal coordinamento in cui, di fatto, il movimento nato a sinistra ma alleato ai democratici si impegna a prendere parte al processo costituente del nuovo Pd dall’interno.

Una notizia che non desta particolare clamore per la verità: alcuni membri ed elettori avevano fatto questa scelta già in fase di primarie, del resto Elly Schlein è stata la fondatrice e ispiratrice proprio dell’esperienza Coraggiosa che includeva diverse realtà politiche. Tra queste Articolo 1 – composto da ex dem fuoriusciti ai tempi di Renzi – aveva già chiaramente espresso l’appoggio più o meno interno alla nuova segretaria. A livello locale, poi, partecipava alla lista anche Sinistra per Ravenna (in procinto di confluire nel Pd), Sinistra Italiana (che invece non ha partecipato all’assemblea e resterà autonoma ma non ha rappresentanti in consiglio comunale) e diversi esponenti della cosiddetta società civile.

Tra questi c’è Luca Cortesi, insegnante, attivista di Amnesty International, eletto consigliere comunale in quanto candidato più votato nel 2021 (dopo Giangi Baroncini di Art. 1, ora assessore) e fuori dai meccanismi dei partiti. A lui abbiamo chiesto un commento sulla novità. «Da parte dell’assemblea c’è stata innanzitutto un’analisi della situazione politica che vede il governo più a destra della storia repubblicana e che quindi ha quanto mai bisogno di una forza progressista di forte cambiamento per contrastarlo. Non è difficile ammettere che nella proposta congressuale di Elly ci siano molte sintonie con i principi e le proposte su cui si fondava Coraggiosa. Il documento vuole essere una presa di posizione collettiva, ovviamente resta poi ai singoli la libera scelta se iscriversi o meno perché l’iscrizione a un partito è sempre una scelta individuale».

La prospettiva è ora quella di un unico gruppo consiliare con il Pd che di fatto assorbirà i due consiglieri eletti nelle file di Coraggiosa. «Si tratta di un processo di confronto che inizia e su cui ci mettiamo al lavoro, il nostro intento è proprio quello di continuare a portare contributi rispetto ai temi che ci stanno più a cuore, a cominciare dall’ambiente e dal consumo di suolo, prendendoci anche le nostre responsabilità come si è visto anche con il voto di astensione della scorsa settimana su una delibera sulla variante urbanistica di viale Europa».

Un partito che a livello locale vede al momento i sostenitori di Schlein in realtà in netta minoranza. I nuovi ingressi hanno quindi evidentemente anche l’obiettivo di rafforzare la segreteria nazionale in un partito che negli anni ha letteralmente “bruciato” un segretario dietro l’altro in pochissimo tempo. Ma il “civico” per eccellenza Cortesi prenderà quindi la tessera del Partito democratico una volta che sarà consigliere del Pd a Palazzo Merlato?

«Credo che nel momento in cui abbiamo deciso di contribuire a questo processo costituente sia sensato cercare di farlo in tutte le sedi disponibili, quindi sì, credo che mi iscriverò». Immagina critiche da parte di alcuni suoi elettori? «Sicuramente qualcuno non condividerà la scelta. Il mio impegno sarà quello di portare anche nel nuovo Pd la maggior apertura possibile all’associazionismo e alle realtà che si adoperano sul territorio sui temi per noi più importanti come ambiente, lavoro, diritti sociali e civili».

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