I comunisti al prefetto: «Negare il permesso all’adunata neofascista per Muti»

Si scalda il dibattito in vista della manifestazione al cimitero di fine agosto

CERIMONIA ANNIVERSARIO ETTORE MUTI CIMITERO RAVENNA 2017Come ogni anno, con l’arrivo dell’ultima domenica di agosto si scalda il dibattito sulla commemorazione al cimitero di Ravenna del gerarca fascista Ettore Muti.

E così i partiti di estrema sinistra (Rifondazione, Pci, Potere al Popolo e Pc) chiedono nuovamente al prefetto di vietare qualsiasi tipo di adunata.

«Ricordiamo – si legge in una nota inviata anche alla stampa – che esistono  normative che dovrebbero evitare che continuino a ripresentarsi ogni anno. L’articolo 4 della legge 645/52 “Norme di attuazione della XII disposizione della Costituzione” recita così: “Apologia del fascismo. Chiunque esalta pubblicamente esponenti, principi, fatti e metodi del fascismo oppure le finalità antidemocratiche proprie del partito fascista è punito con la reclusione fino a 2 anni oppure con una multa. La pena è aumentata se il fatto è commesso col mezzo della stampa e con altro mezzo di propaganda o diffusione“. Esiste la Legge Mancino e anche il Comune di Ravenna ha emanato un’ordinanza di divieto di manifestazioni nel piazzale antistante al Cimitero. Riteniamo che nella Repubblica italiana tali manifestazioni debbano essere vietate e severamente perseguite. A nostro avviso non è lecito appellarsi alla libertà di manifestazione per fare propaganda ad un regime che le negò e le represse per oltre un ventennio e che nessuna tolleranza deve essere consentita verso gli eredi di quello che fu il periodo più buio della storia italiana».

Il caso è finito anche in tribunale, qui il riassunto delle “puntate precedenti”.

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