Dal 31 maggio al 29 giugno entra in vigore una nuova ordinanza del Comune di Cervia pensata «per tutelare il decoro urbano, la quiete pubblica e la sicurezza a Milano Marittima». Il provvedimento, adottato in via sperimentale per un mese, introduce restrizioni mirate in alcune aree sensibili della località turistica. L’ordinanza – fanno sapere dall’Amministrazione cervese – sarà poi valutata in base ai risultati ottenuti, per decidere eventuali proroghe o modifiche.
L’ordinanza si applica a due specifiche “aree di tutela della qualità del turismo”, individuate dall’Amministrazione come quelle dove si concentrano maggiormente episodi di disturbo e degrado. Zona 1: Porto Canale – Via Dante Alighieri – Via Ponchielli – Lungomare; Zona 2: Via Damiano Chiesa – Via Verdi – Canalino – Viale 2 Giugno (area che include noti locali come Pousada, Vanquish, Caino, Zouk Santana…).
Nelle zone indicate è consentita solo musica di sottofondo, nel rispetto dei limiti acustici previsti. Tutta la musica deve cessare entro l’1 nel centro di Milano Marittima ed entro mezzanotte negli stabilimenti balneari. Sono vietati l’uso di vocalist, i fuochi d’artificio non autorizzati dal Comune, la vendita di alcolici e superalcolici dalle 20 alle 6 nelle attività al dettaglio. L’unica eccezione è il 20 giugno, in occasione della Notte Rosa, quando saranno consentiti i trattenimenti musicali.
«La nuova ordinanza, i cui contenuti sono stati elaborati e condivisi nei giorni scorsi con le Associazioni di categoria e la Cooperativa Bagnini, è la conferma del modello turistico che vogliamo – dichiara la Giunta comunale di Cervia –. Tali misure fanno parte di quegli obiettivi che perseguiamo per valorizzare le bellezze e la cultura del nostro territorio, garantendo il divertimento, ma nel rispetto e nell’armonia della località. Milano Marittima deve tornare alla ‘dolce vita’, luogo del benessere qualità e pregio. Con questo provvedimento interveniamo con limitazioni più stringenti, relative alle emissioni sonore degli intrattenimenti, in alcune aree precise del territorio in cui maggiormente si concentrano i fenomeni di maggiore criticità. È una disposizione temporanea che andrà poi valutata a seconda dei risultati e delle esigenze che si presenteranno».