«Sentiamo la responsabilità di avviare una discussione per assumere scelte condivise e concrete che rafforzino le tutele per le lavoratrici e i lavoratori, in ogni settore produttivo, a partire da quelli dove è più alta l’incidenza di infortuni e malattie professionali». Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, in merito alla morte di Astrit Elezi, il bracciante albanese di 38 anni morto sul lavoro il 3 giugno scorso mentre conduceva un mezzo agricolo a Solarolo, in un terreno in località Casanola. Nelle prossime ore dovrebbe riunirsi il Tavolo per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, previsto dal Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna.
De Pascale e Paglia esprimono il loro cordoglio e di tutta la comunità regionale alla famiglia di Elezi: l’uomo viveva nel Faentino da diverso tempo e di recente era stato raggiunto da moglie e due figli di 9 e 12 anni
«È purtroppo l’ultimo caso di una serie funesta che sta attraversando nel 2025 anche la provincia di Ravenna e che non può restare senza risposta – aggiungono de Pascale e Paglia –. La sicurezza e salute sul posto di lavoro devono essere al centro dell’attenzione di tutte le istituzioni, delle forze politiche e sociali, senza distinzione».