Cordoglio a Ravenna e dintorni per la morte di Dante Maioli, ex assessore e poi (nei primi anni novanta) Presidente della Provincia. Fu segretario provinciale del Partito Socialista e fondatore e presidente dell’Associazione Diabetici ravennate. Dal punto di vista professionale, fu direttore amministrativo dell’Amga (l’azienda municipalizzata di gas e acqua).
Maioli aveva 87 anni, lascia la moglie Paola e i figli Giovanni, Paolo e Matteo. I funerali si sono svolti oggi (4 luglio) alla chiesa del Redentore, a Ravenna.
«Apprendiamo con profondo dispiacere della scomparsa di Dante Maioli – dichiara la presidente della Provincia di Ravenna Valentina Palli – amministratore attento e competente. Se ne va un uomo delle istituzioni attento e appassionato, animato da un leale spirito di collaborazione e una grande sensibilità, qualità che pose anche al servizio del volontariato durante i suoi vent’anni alla guida dell’associazione diabetici della provincia di Ravenna. A nome mio e di tutta l’amministrazione provinciale esprimo le più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari».
«Esprimo sincero cordoglio – scrive il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni – per la scomparsa di Dante Maioli, qui ha lasciato un’impronta importante: la sua lungimiranza e generosità gli hanno permesso di far crescere un’associazione (quella Diabetici, ndr) che è diventata punto di riferimento per migliaia di persone, sia pazienti pediatrici che adulti. Un esempio di solidarietà e volontariato di cui siamo grati e che testimonia la ricchezza del nostro fare comunitario».
Tra i tanti, lo ricorda anche il Partito Socialista, in una nota: «Dirigente socialista stimato e attivo per il Partito e la comunità, viene ricordato con affetto e rimpianto da tutti i socialisti della provincia di Ravenna che lo ricordano anche come apprezzato fondatore e presidente dell’Associazione Diabetici Ravennate che, grazie al suo impulso, ha stretto proficue relazioni con l’Azienda Usl per percorsi d’avanguardia nella cura del diabete. I socialisti si uniscono alla famiglia in un fraterno abbraccio».