lunedì
11 Agosto 2025
il dibattito

Sgomberi in zona Spartaco, la Democrazia Cristiana al sindaco: «I Servizi Sociali sono stati coinvolti?»

Fa discutere la disponibilità di posti nei dormitori di Ravenna. «Garantire a tutti un tetto e un pasto caldo»

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Anche la Democrazia Cristiana, con una nota inviata alla stampa, entra nel dibattito sul centro sociale Spartaco, spostando l’attenzione sul tema dell’accoglienza delle persone senza fissa dimora. Nell’ambito della bonifica delle aree verdi attorno alla struttura di via Chiavica Romea, infatti, sono stati sgomberati piccoli accampamenti dove avevano trovato riparo persone in difficoltà, come aveva sottolineato anche il direttivo dello stesso centro sociale nei giorni scorsi.

«Come Democrazia Cristiana rivolgiamo una domanda diretta al sindaco – si legge nella nota -: è stato verificato, tramite i Servizi Sociali, lo stato effettivo di povertà e di indigenza di queste persone prima di procedere alla rimozione delle tende? La dignità della persona umana è al centro della nostra azione politica. La Costituzione Italiana (art. 3, art. 38) e la legge quadro 328/2000 affidano al Comune la responsabilità di garantire servizi essenziali per chi si trova in stato di bisogno, inclusi un alloggio e un pasto sicuro. A Ravenna, la rete dei dormitori evidenzia una crisi di capienza strutturale». La stessa Dc fornisce i numeri: via Torre 20 posti più 2 di emergenza, quasi sempre occupati; Re di Girgenti (Via Mangagnina) 21 posti, quasi sempre pieni; Buon Samaritano accoglienza notturna e servizi di base, con frequente saturazione; Ex Albergo Sociale 9 mini-appartamenti per nuclei madre-bambino, con liste di attesa. «Molti restano esclusi da queste strutture per mancanza di posti o per criteri di accesso restrittivi».

«Una città che si proclama civile e solidale – termina la nota della Dc – non può permettere che uomini e donne dormano all’aperto perché non esiste un posto disponibile in cui accoglierli. Distruggere tende significa cancellare i segni della povertà dalla vista, ma non affrontarne le cause. Chiediamo al Sindaco di riferire pubblicamente: se i Servizi Sociali siano stati coinvolti prima dell’intervento; quanti posti letto risultino realmente disponibili ogni notte; quali iniziative immediate intenda adottare per garantire a tutti un tetto e un pasto caldo. La povertà si vince con politiche di inclusione, non con atti di rimozione».

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