Martedì 21 ottobre, il consiglio comunale di Ravenna è stato chiamato dalla giunta Barattoni ad approvare una variante urbanistica che consentirà al supermercato Conad di Sant’Alberto di abbattere la sua attuale struttura, posta nel centro urbano, per costruirne una nuova, aumentando la superficie di vendita da 459 a 908 metri quadrati, su 3.657 metri quadrati di terreno agricolo, in zona classificata “Zona di particolare interesse paesaggistico e ambientale”.
L’opposizione ha affermato di condividere l’ingrandimento del supermercato, “col giusto obiettivo di fornire un servizio più completo”, dicendosi però favorevole, con un ordine del giorno di Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, all’altro preesistente progetto della Conad stessa, che prevedeva di ampliare, non di demolire, l’edificio esistente, avendone in mano il permesso di costruzione tuttora valido.
«Costruire il nuovo supermercato in area agricola di pregio ambientale – si legge nell’ordine del giorno di Ancisi – contraddice la legge regionale n. 24, che impose ai Comuni emiliano-romagnoli, fin dal 2017, di adottare un nuovo Piano Urbanistico Generale (Pug) cosiddetto “a consumo zero di suolo”. La Giunta Barattoni, con enorme ritardo – mentre in questo Comune sono stati consumati ovunque, nel frattempo, terreni agricoli come da nessun’altra parte d’Italia per almeno 6/7 milioni di metri quadrati – ha presentato solo due mesi fa al Consiglio comunale, fino a prima del tutto all’oscuro, la propria proposta di nuovo Pug da adottare nei prossimi mesi. Il progetto Conad di ampliare il proprio attuale supermercato di Sant’Alberto resta la soluzione più corretta ed auspicabile. È peraltro inattendibile la giustificazione di costruirne un altro fuori paese per presunte difficoltà alla circolazione stradale, perché il Comune stesso le aveva giudicate inesistenti avendone approvato il progetto e rilasciato il permesso di costruzione col parere favorevole dei suoi servizi Strade, Mobilità/Viabilità e Ambiente. Il nuovo progetto in area agricola produce inoltre maggiore inquinamento da rumori sulle case e sulla viabilità circostanti, aumentando la classificazione acustica della zona ex agricola dalla classe III “Aree di tipo misto”, alla classe IV “Aree ad intensa attività umana».
Avendo la maggioranza mantenuto la sua posizione, la proposta di deliberazione della giunta è stata approvata col voto favorevole dei 18 suoi consiglieri presenti e l’astensione dei 7 consiglieri di opposizione. L’ordine del giorno di Ancisi è stato viceversa respinto, col voto favorevole degli stessi consiglieri di opposizione e quello contrario degli stessi di maggioranza.