Le dimissioni del sindaco di Cervia Mattia Missiroli, comunicate ieri sera in seguito alle indagini per presunti maltrattamenti nei confronti della moglie, aprono alle elezioni anticipate. Lo prevede la normativa italiana in caso di scioglimento del consiglio comunale e dimissioni del primo cittadino. Nel frattempo sarà il commissario prefettizio a guidare il Comune fino al voto, che dovrebbe tenersi entro quattro mesi. È già certo che la prossima tornata sarà accorpata al referendum sulla giustizia, ma ancora la data non è stata fissata. Il governo nazionale puntava alle urne il 29 e 30 marzo, ma l’appuntamento potrebbe slittare di un paio di settimane perché c’è ancora una raccolta firme in corso sul referendum. A deciderlo sarà il presidente della Repubblica dopo le feste natalizie.
Nel frattempo il passo indietro di Missiroli ha scatenato varie reazioni da parte delle forze politiche. Il 44enne era stato eletto un anno e mezzo fa, a giugno 2024.
Pd: «Atto di rispetto verso le istituzioni»
Il Pd di Cervia, partito di Missiroli, giudica le dimissioni «un atto di profondo rispetto verso le istituzioni e la nostra comunità, nell’ambito della complessa vicenda che lo ha coinvolto. Ringraziamo Mattia non solo per il grande lavoro svolto, con grande competenza, professionalità e determinazione, sin dal primo giorno del suo mandato da sindaco di Cervia, ma anche per la disponibilità e la collaborazione dimostrata, anche nelle situazioni più difficili».
Prosegue la nota dei dem: «Ribadiamo che il Partito democratico ripudia la violenza di genere, in qualsiasi sua forma, supportando ogni strumento atto a combatterla. Riteniamo fondamentale che le indagini in questo senso procedano nel minor tempo possibile, nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti e sempre nel rispetto del principio di presunzione di innocenza. Auspichiamo che questa scelta permetta a Mattia, che ha sempre proclamato la sua estraneità ai fatti, di affrontare questa situazione libero da ogni peso relativo a responsabilità istituzionali, sottolineando il massimo rispetto, da parte del Partito Democratico, per il lavoro delle autorità competenti».
Fratelli d’Italia: «Un passo necessario per evitare ambiguità»
Da parte di Fratelli d’Italia intervengono la senatrice Marta Farolfi, il consigliere regionale Alberto Ferrero e la consigliera comunale Annalisa Pittalis: «Rendiamo atto al sindaco di Cervia di avere fatto la scelta giusta rassegnando le dimissioni. C’è un’indagine che deve fare il suo corso. Personalmente auspichiamo che le posizioni che lo riguardano possano alleggerirsi, ma dal punto di vista politico, come chiesto da Fratelli d’Italia era necessario sgombrare il campo da qualsiasi ambiguità e garantire l’istituzione municipale allontanando qualsiasi ombra e imbarazzo. Oggi si apre una nuova stagione che porterà alla nomina di un commissario che traghetterà il Comune a nuove elezioni. Condizione indispensabile per garantire a Cervia quella fondamentale stabilità di cui ora più che mai necessita».
Avs: «Scelta necessaria per la gravità dei fatti contestati»
«Nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza, prendiamo atto delle dimissioni di Mattia Missiroli dalla carica di sindaco, ritenendole un passo giusto e necessario alla luce della gravità dei fatti contestati», commenta Alleanza Verdi Sinistra Emilia-Romagna. «La violenza e i maltrattamenti non sono mai tollerabili e rappresentano una linea invalicabile per chiunque, a maggior ragione per chi ricopre ruoli istituzionali. Le dimissioni non costituiscono una condanna anticipata, ma un atto di responsabilità verso la comunità e verso le istituzioni, che devono poter operare senza ombre sulla loro credibilità. La violenza di genere non si combatte solo con dichiarazioni o nelle ricorrenze simboliche, ma ogni giorno, anche assumendosi la responsabilità di decisioni difficili all’interno delle nostre comunità politiche. Diversamente, ogni impegno sui diritti e sulla libertà delle donne rischia di restare vuoto e contraddittorio. Sui diritti umani e sui valori fondamentali della convivenza democratica non si può soprassedere. La politica e le istituzioni hanno il dovere di dare segnali chiari, sempre, e ancor di più quando sono coinvolte in vicende che ne mettono in discussione l’autorevolezza».
Forza Italia: «È il momento di esaminare le responsabilità politiche»
Secondo il segretario provinciale di Forza Italia Fabrizio Dore e il segretario comunale Simone Lucchi, le dimissioni sono «un atto non obbligatorio – tanto è vero che, dall’uscita della notizia sugli organi di stampa, nessun esponente azzurro ne aveva fatto esplicita richiesta – ma che dimostra una volontà di tutela verso l’istituzione che, fino a oggi, Missiroli ha avuto l’onore di rappresentare. Riguardo alla vicenda giudiziaria e personale, rimanendo fedeli alla storia e ai valori di Forza Italia: confermiamo la nostra posizione garantista, attendendo che il percorso della giustizia faccia il suo corso nelle sedi opportune. Siamo pronti ad affrontare la fase di commissariamento dell’amministrazione e le prossime elezioni che vedranno i cittadini cervesi tornare a scegliere la guida della città. L’inevitabile campagna elettorale sarà anche il momento giusto per esaminare, più che i comportamenti personali dell’ormai ex sindaco, le responsabilità politiche del Pd e dei suoi alleati nella comunicazione pubblica di questa vicenda».
Dc: «Cervia ritrova serenità e chiarezza»
Questo infine il commento di Luca Corelli, segretario comunale della Democrazia cristiana: «Le dimissioni del sindaco di Cervia segnano la chiusura di una fase difficile e dolorosa per la nostra città. Non è solo una vicenda politica: è una vicenda che richiama tutti noi alla responsabilità civile, al rispetto della famiglia e alla tutela delle persone più fragili. La Democrazia cristiana ribadisce con fermezza: ogni forma di violenza, privata o pubblica, è inaccettabile e incompatibile con la dignità della persona e la convivenza civile. Le donne, i figli, le famiglie hanno il diritto di essere ascoltati, protetti e sostenuti; nessun clamore mediatico potrà sostituire la giustizia e il rispetto per la verità. Chi ricopre incarichi pubblici ha il dovere di tutelare le istituzioni e la fiducia dei cittadini. Le dimissioni del sindaco rappresentano un atto di responsabilità istituzionale, che consente a Cervia di ritrovare serenità e chiarezza, senza compromettere il lavoro della magistratura».



