#10yearschallenge: come è cambiata Ravenna in dieci anni

Impazza da qualche giorno sui social il #10yearschallenge, una sorta di sfida a mettere a confronto foto di oggi con quelle di dieci anni fa. Il giochino si è poi inevitabilmente allargato un po’ a qualsiasi cosa, tanto che a Ravenna il Pd ha simpaticamente postato la foto di piazza Kennedy di dieci anni fa, quando era uno squallido parcheggio, con una di quest’ultimo periodo in cui invece è piena di gente durante un evento (non succede spesso, ma c’è da dire che hanno scelto la foto giusta), tralasciando ovviamente gli anni di ritardo del cantiere e le discutibili scelte progettuali.
Ma ci sta, meglio oggi piazza Kennedy che dieci anni fa, certo.

Mica poi tante altre cose però sono migliorate, a Ravenna, in dieci anni.
Restiamo in centro, per esempio, e pensiamo al mercato coperto: dieci anni fa era piuttosto triste, è vero, ma almeno era un luogo vivo e soprattutto aperto. Oggi è ancora più tristemente chiuso, con la riapertura in ritardo di anni e ora annunciata dall’assessore al Commercio «tra maggio e agosto», quindi con ulteriori ritardi, questa volta pare a causa della crisi della Cmc (sulla Cmc meglio non infierire con il #10yearschallenge, siamo d’accordo).

Passiamo al Mar, che nel 2009 chiudeva la sua grande mostra con quasi 50mila visitatori. Oggi, dieci anni dopo, ci aggrappiamo a quella in arrivo di Oliviero Toscani, mentre quella appena conclusa, la prima della nuova era De Pascale, ha registrato 17mila ingressi, di cui solo 10mila a pagamento.

E allora meglio pensare a qualcosa di più importante, tipo il porto, per esempio, il principale settore economico della città. Nel 2009 terminavano i lavori di escavo dei fondali a -11,50 metri, con l’obiettivo poi di scendere in futuro di un altro paio di metri per poter ricevere navi sempre più grandi. Da allora invece il porto si è solo insabbiato e dopo anni di attese e attese, oggi l’unica certezza è che i fondali sono addirittura meno profondi di dieci anni fa.
A quei tempi si stava sognando poi in grande con il progetto del terminal crociere, partito due anni dopo con 162mila passeggeri in un anno, numeri che sarebbero dovuti crescere nel corso del tempo con promesse di ulteriori investimenti. Oggi, dieci anni dopo, ne sono previsti per il 2019 circa 18mila, punto più basso mai toccato in questa un po’ surreale storia.

Nel 2009, poi, la riqualificazione della Darsena sembrava imminente, in particolare l’arrivo di un ponte pedonale (il sindaco Matteucci nel febbraio del 2010 incontrò perfino l’archistar Calatrava nel suo studio a Zurigo, ricordate?) in grado di collegarla con il centro. Oggi, dieci anni dopo, dovrebbe uscire (se va bene) il bando.

E arriviamo al tema da sempre più discusso, quello dell’isolamento di Ravenna: in dieci anni nessuna nuova infrastruttura ma in compenso la Ravegnana è chiusa da mesi, franata o quasi, e l’E45 (nel 2009 si parlava della nuova E45, ma figuriamoci) a un certo punto si blocca perché un viadotto è a rischio crollo.
Meglio risentirci tra dieci anni…

Ravvena&Dintorni: l'editoriale
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