Caro Pd, ci stai a fare vere primarie?

Cari amici del Pd, vi scrivo non come giornalista ma come semplice lettore e potenziale (come potrei esserlo di diversi altri partiti) elettore. Siamo tutti in trepidante attesa di quale sarà il vostro candidato a sindaco alle elezioni del prossimo anno, anche perché solitamente da queste parti funziona che il vostro candidato poi sindaco lo diventa. Questa volta qualche dubbio in più potrebbe però esserci e quindi capisco la vostra insolita titubanza. Ma proprio per questo, vi prego, non cercate di prenderci in giro. Se avete deciso di fare le primare (sempre che Renzi non le cancelli coprendosi di ridicolo, visto il suo passato), fatele sul serio. Mettetevi in gioco, tirate fuori i nomi migliori che avete, convinceteli, e metteteli uno contro l’altro (si fa per dire). Date ad ognuno di loro le stesse opportunità e fate in modo che partecipi più gente possibile. Lo so, non ci siete abituati, e spesso quando le primarie sono vere il vostro candidato perde. Ma la novità sarebbe appunto quella di non scegliervi un vostro candidato. Se ci riuscirete, fidatevi, non spaccherete il partito. Tutt’al più innalzerete, e di molto, il livello del dibattito. Costringerete i candidati a pensare a qualcosa di forte, qualcosa di geniale, qualcosa di diverso, ad andare oltre, a discutere un vero progetto per una città che ha bisogno di uscire da una certa impasse, nonostante le inaugurazioni, le feste, i festival di questo ultimo periodo. E poi così avrete un vincitore più forte, in grado di affrontare con un piglio decisamente diverso la Lega Nord e il Movimento 5 Stelle, quest’ultimo in particolare pronto a fare sul serio con voi in un ipotetico ballottaggio, se riuscirà a trovare un nome autorevole e lontano dagli estremismi.
Il vostro problema, se posso permettermi, è però quello che mi pare siate già alla fase del promettere qualcosa a qualcuno per fare in modo che non si candidi. O per non fare incazzare i “suoi”. O del pensare a chi potrebbe avere più voti da questi o da quegli altri. O del cercare di capire in anticipo che tipo di sindaco potrebbe essere il vostro uomo. O del chi dovrà scegliere in giunta.
E così farete le vostre primarie già scritte. O al massimo quelle di coalizione con giovani esponenti di liste civiche piddine e magari qualche ex assessore di Sel o comunisti, che non vuole perdere l’occasione di restare ancora dalla parte di chi governa e che si accontenterà di prendere una buona percentuale. Poi sarà festa per tutti. Tranne che per noi, forse.

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