mercoledì
23 Luglio 2025
Rubrica L'opinione

Caro sindaco, serve anche un po’ di coraggio per fare la nuova giunta

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È un po’ come se il nuovo Ct della Nazionale fosse costretto a far giocare i calciatori più televotati dai tifosi (come va molto di moda oggi), gli stessi però che già faceva giocare il suo predecessore. E invece – diciamolo – se diventi il nuovo Ct della Nazionale sarai perfettamente in grado di scegliere in autonomia la tua squadra, i tuoi calciatori preferiti, anche se non piacciono ai tifosi, ma che potrebbero per esempio essere più consoni al tuo stile di gioco.

Ok, la chiudo qui con i paralleli calcistici, che ci siamo capiti. Ma l’attesa per la prima Giunta Barattoni è permeata da voci e indiscrezioni che spero siano spazzate via in modo netto dal nuovo sindaco in uno slancio di novità e coraggio che sarebbe un segnale forte per tutti.

Ma chi l’ha detto, in fondo, che gli assessori devono essere scelti tra i candidati al consiglio comunale che hanno preso più voti? Chi l’ha detto, anzi, che devono essere scelti tra i candidati al consiglio comunale? Chi l’ha detto, anzi – esagero – che devono per forza far parte di un partito? Il sindaco avrebbe la facoltà (se non il dovere) di scegliere la propria squadra sulla base delle competenze, non sulla base di un’appartenenza politica o di un risultato elettorale. Per quello, come noto, c’è già il consiglio comunale. E invece, già si parla di un assessore per ogni alleato del Pd e del rebus degli assessori dello stesso Pd, da risolvere solo facendo calcoli sulla base del numero di preferenze, del genere, della “corrente”. Un sistema che produrrebbe la giunta più scontata (e pure “vecchia”, nonostante qualche giovane) di sempre, senza un guizzo, senza un cambiamento significativo rispetto a De Pascale.

La verità è che per rendere tutto più trasparente, la giunta bisognerebbe presentarla in campagna elettorale, come ha fatto la sola Pigna (con la forza di chi sapeva benissimo che non avrebbe mai vinto, naturalmente). Forse ci sarebbero stati meno assessori uscenti tra i candidati, meno polemiche per il vicesindaco (ma davvero c’è la possibilità che possa essere ancora un Giannantonio Mingozzi o un Eugenio Fusignani?), meno calcoli post elettorali. Gli elettori avrebbero votato un programma ben definito, un sindaco con la sua squadra di governo già pronta e soprattutto un candidato al consiglio comunale che una volta eletto avrebbe fatto davvero il consigliere comunale. Troppo bello e facile per essere vero, me ne rendo conto. E sicuramente sarebbe stato più complicato trovare tutte queste motivazioni tra gli alleati.

Consapevole che non succederà mai, lasciatemi almeno sperare, in questi giorni, in un colpo ad effetto, in una prima sorpresa del nuovo sindaco Barattoni..

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