mercoledì
31 Dicembre 2025
Rubrica L'opinione

Cartoline dal 2025, con un grande auspicio per il 2026 (e oltre)

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L’augurio più scontato che mi sento di fare ai nostri lettori è quello di non ritrovarsi più dentro un incubo come quello dell’ultimo Natale, trascorso in molte zone di diversi comuni della provincia in apprensione per l’allerta rossa e il livello dei fiumi. Ma lo sappiamo, ormai, che l’incubo invece è destinato a tornare e quindi l’unico auspicio che mi sento di fare è che gli enti competenti possano davvero trovare soluzioni anche di breve periodo (come in alcuni casi, in effetti, è stato fatto) e che gli interventi di “somma urgenza” (sigh) possano essere completati, consapevoli che – come ribadiscono gli esperti – la vera soluzione è solo quella che si potrà ottenere nel lungo periodo, dando ai corsi d’acqua quello spazio di cui sono stati privati dall’uomo e che ora stanno cercando di riprendersi, con interventi quindi anche impopolari, ma di vera e propria ridefinizione del territorio. Un territorio che ha pagato – ce lo dicono anche in questo caso tutti gli esperti, senza bisogno di fare polemiche sterili – scelte di sviluppo troppo legate al cemento, ma da cui ora almeno a parole gli amministratori pare vogliano prendere le distanze. Noi cercheremo come sempre di fare il nostro mestiere, analizzando senza sconti il loro operato (“Ancora cemento” era proprio il titolo di uno degli ultimi numeri del nostro settimanale) e più in generale continuando a raccontarvi quello che succede a Ravenna e nei suoi dintorni tutte le settimane sul nostro giornale cartaceo (torneremo in distribuzione da giovedì 8 gennaio) e tutti i giorni su Ravennaedintorni.it, reduce da un fresco restyling che ci ha permesso nel 2025 di aumentare ulteriormente le visualizzazioni, già in crescita.

Un 2025 che per Ravenna resterà l’anno della storica visita dei Reali d’Inghilterra, con una visibilità che si spera possa portare qualche ritorno dal punto di vista turistico, in un periodo storico in cui il nostro territorio è chiamato a una sorta di ripensamento del modello, con il nuovo terminal crociere che la farà da padrone ma a fronte di lidi in sofferenza e in attesa di capire quali saranno realmente le conseguenze della Bolkestein. Dal punto di vista politico, il 2025 è stato l’anno in cui Ravenna ha scelto il nuovo sindaco, chiamato a dare nuovo impulso a una città un po’ ferma, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo urbanistico, e spesso travolta da polemiche che riguardano la sicurezza e la sua “percezione” (Cit.). Un incrocio di temi che dovrebbe portare a novità sia in zona stazione che in darsena… Aspettando, nel 2026, di veder terminare molti cantieri Pnrr (utilizzato soprattutto per costruire nuove palestre nelle scuole, che saranno poi utilizzate anche dalle società sportive, coprendo quindi una carenza tutta comunale) e di capire quale sarà l’esito del voto in due comuni molto importanti come Faenza e – sorpresa – Cervia, ancora scossa dalle dimissioni del sindaco Missiroli, accusato di maltrattamenti ai danni della moglie.

Da ultimo, da segnalare il nuovo entusiasmo attorno al mondo dello sport, e in particolare il calcio, creato a Ravenna nientemeno che dal nipote di Raul Gardini, con Ignazio Cipriani che ha parlato addirittura di serie A ed è stato in grado di portare nel giro di un anno e mezzo il Ravenna dai dilettanti al primo posto in serie C.

Per restare aggiornati su questi temi e molti altri, continuate a seguirci. E nel frattempo cercate di godervi questi ultimi giorni di festa. Tanti auguri.

 

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