Governo balneare, rimandato a settembre

Fausto PiazzaD’accordo è passato appena un mese dalle elezioni e non si può certo pretendere chissà cosa dal nuovo governo di Ravenna. Ma il consenso risicato e certe apodittiche intenzioni di cambiare volto e ritmo alla città, hanno insinuato in tanti cittadini una frettolosa curiosità di vedere l’effetto che fa, questo nuovo sindaco all’opera. Però De Pascale è silente: per ora si è limitato ad esternare i suoi obiettivi al minimo indispensabile. Solo alcuni assessori hanno espresso generiche dichiarazioni ma a proposito di eventi o progetti già programmati nella scorsa consiliatura.
In un paese dove a metà estate non succede praticamente nulla che non siano rinvii o cazzeggi è quasi inevitabile: ci dovremo accontentare di un governo balneare con tutte le aspettative e le valutazioni rimandate a settembre. A essere ottimisti. A proposito di balneare, la prima grana da affrontare per De Pascale potrebbe essere quella dell’economia turistica, che rischia un’ulteriore flessione con l’aggravante della spada di Damocle della liberalizzazione delle concessioni demaniali. Poi c’è la questione della governance del porto, fra la nomina del nuovo presidente dell’Autorità Portuale, la ristrutturazione delle funzioni Sapir e il piano dell’escavo dei fondali che langue. Per non parlare del tormentone Darsena di città: ora si profila un tesoretto di fondi europei da svariati milioni di euro, ma conquistarlo – visto che si tratta di finanziamenti per progetti esecutivi – non sarà così agevole. E il sistema delle istituzioni culturali? Il Mar è senza direzione artistica, la Clas­sense è guidata da un direttore ormai in pensione, la fondazione Raven­naAntica attende l’ingresso del Mibac nella gestione ancora tutta da definire del patrimonio archeologico che, fra l’altro, è anche un Museo che attende da anni l’apertura al pubblico. Senza contare una delle prime promesse di De Pascale in campagna elettorale: ricondurre l’assistenza sociale sotto la gestione diretta del Comune.
A questo punto immagino il Sindaco tutto concentrato, come un rimandato a settembre – per l’appunto – a esaminare in questo agosto afoso tutti i dossier delle beghe di cui sopra. Per agire bisogna conoscere, forse anche brigare un po’ e De Pascale mi sembra intenzionato a pelare certe patate bollenti per conto suo, senza supporti o troppi suggeritori. Vedremo se gli conviene. Poi magari al mare ci va anche lui, chi potrebbe biasimarlo.
Intanto, cari lettori, noi come di consueto chiudiamo per ferie tre settimane. Se nel frattempo succedesse qualcosa potete sempre stare aggiornati sul nostro sito web. Buone vacanze e arrivederci al 25 agosto.

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