Quanto poco coraggio sul traffico

Quello che mi ha colpito di più è stata la reazione dell’assessore competente il giorno dopo la pubblicazione della notizia. Il tema, in estrema sintesi, è quello dell’accesso delle auto in centro storico, alla luce del piano regionale che impone alle città di ampliare le zone a traffico limitato per arrivare nel 2020 a una superficie pari a quella dell’intero centro storico. Per fare questo ogni Comune della regione deve approvare entro il prossimo anno il proprio piano per la mobilità sostenibile, per cui a Ravenna è in corso già da mesi un percorso partecipato. La giunta però, intanto, a fine aprile ne ha approvato le linee guida, che indicano tra le altre cose nuove tre possibili aree di zona a traffico limitato (via Maggiore, via Paolo Costa e via Pascoli) e la possibilità in futuro di entrare con le auto in centro solo ed esclusivamente, magari, pagando un ticket. Naturalmente l’opposizione (e il popolo di Facebook) ha gridato allo scandalo e l’assessore Fagnani che si è ritrovato malvolentieri nel mezzo si è affrettato a dire che sono solo linee guida e che il Comune è stato praticamente costretto ad approvarle esclusivamente per poter accedere ai contributi europei sulla mobilità. Ma che, tranquilli, nulla è ancora deciso e al momento non c’è nessuna decisione da prendere. Sulla stessa linea, più o meno, il candidato sindaco del Pd, nonché grande favorito a diventare il nuovo sindaco di Ravenna, che dice che ci dovrà pensare il nuovo sindaco, appunto. Ne parliamo dopo le elezioni, insomma. Ma come, sono anni che sentiamo ripetere dichiarazioni di circostanza sulla mobilità sostenibile, il centro chiuso alle auto, il trasporto pubblico… Adesso che la Regione lo sta veramente facendo io mi aspettavo perlomeno che l’assessore e il partito che governa il Comune (e tra l’altro la stessa Regione) dicessero: molto bene, avanti così, era ora. E invece purtroppo questo è un altro esempio plastico di come il dibattito, le discussioni, siano continuamente falsati dalla campagna elettorale. Non si può dire troppo, non si può rischiare di perdere dei voti a poche settimane dalle elezioni, non si può scontentare qualcuno, men che meno i tuoi alleati. Eppure bastava dire che sì, il centro bisogna chiuderlo alle auto, ma che con quei finanziamenti europei di cui sopra potremo fare più parcheggi, piste ciclabili, potremo noleggiare bici, mettere in piedi una fitte rete di navette ecologiche, eventi per rendere il centro sempre più vivo. Sarebbero state forse solo altre promesse nel mucchio di questo periodo, ma mi pare siano arrivate solo da Raffaella Sutter di Ravenna in Comune. Che, certo, ha però il coraggio di chi sa che non governerà mai la città…

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