Quei vaccini poco democratici

La premessa, mi pare doverosa, è che sono padre di due figli che neppure per un solo secondo ho preso in considerazione di non vaccinare, presentandomi anzi puntuale a ogni richiamo, obbligatorio o facoltativo che fosse. E dirò di più: ho sempre guardato strano altri genitori che invece hanno deciso di non vaccinare i propri figli, anche se amici o comunque persone naturalmente rispettabilissime. In generale, come molti hanno sottolineato con la solita ironia in questi mesi, vedo nell’antivaccinismo qualcosa di estremo e poco serio, molto legato alla teoria del complotto e a siti internet che producono bufale. Magari sbaglio, non ho studiato l’argomento abbastanza per poter essere più credibile di loro,  ma in effetti non è certo questo il punto. Il punto è che, malgrado le mie convinzioni, la nuova legge approvata dalla Regione, per cui potranno frequentare gli asili nidi solo i bambini vaccinati, mi fa un po’ paura. E ancor di più la standing ovation che l’ha salutata, da ogni dove, all’insegna poi degli sfottò verso chi crede, per esempio, che i vaccini siano stati creati solo per arricchire le multinazionali. No, io non lo credo affatto, lo si sarà capito, ma non credo neppure che lo Stato, o come in questo caso la Regione, possa prendere il posto dei genitori. E soprattutto non credo che le istituzioni debbano creare sconcertanti discriminazioni tra bambini di neanche tre anni, che non sanno nemmeno parlare, togliendo ad alcuni di loro la possibilità di usufruire dello stesso servizio educativo di tutti gli altri solo perché i loro genitori hanno una convinzione – secondo le linee guida scientifiche internazionali – sbagliata o perfino sbagliatissima. Perché ci sarà pur qualcuno che ci avrà pensato, che non basterù una legge regionale per far cambiare idea a un genitore, in un campo davvero minato come questo, e che la conseguenza sarà quindi quella di lasciare fuori alcuni bambini da un asilo nido per colpe non certo loro. E senza che siano poi neppure potenzialmente pericolosi nei confronti di tutti gli altri, che sono appunto vaccinati (l’unica eccezione è quella dei bambini che a causa di varie patologie non possono vaccinarsi, ma credo si potesse trovare una soluzione non discriminatoria…). E se pensare questo fa di me un «grullino» – visto che gli unici che hanno votato contro questa proposta di legge in Regione (vedi pagina 10) sono quelli del Movimento 5 Stelle – allora, per una volta, chiamatemi pure così…

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