Certe immagini hanno il potere di saper raccontare i fatti meglio delle parole. Questa settimana pubblichiamo una di quelle immagini. La trovate a pagina 10. Il prossimo mese quella fotografia avrà otto anni, serviti per farle maturare la sua forza. È una foto scattata all’apertura di un cantiere edile per la costruzione di un albergo a Ravenna, di fatto l’ultimo albergo inaugurato a Ravenna. Racconta molto della città perché alcuni degli uomini immortalati a quel tempo rappresentavano un’imprenditoria rampante, la Ravenna da bere l’avrebbero chiamata qualche anno prima, e otto anni dopo ancora dominano una certa scena imprenditoriale pur con il peso del coinvolgimento in alcune vicende giudiziarie (di cui vi raccontiamo in questo numero perché ci auguriamo che le parole possono aiutare le immagini). A Ravenna e ai ravennati lasceranno in eredità molto cemento, è innegabile. Perché quello era ed è il loro core business: il mattone.
Nella foto ci sono anche due uomini politici. Un sindaco eletto da pochi giorni e il suo predecessore da poche settimane eletto senatore. E quel mattone che tiene in mano il primo, sotto lo sguardo vigile del secondo, è una metafora del passaggio del testimone nel governo della città. Per certi versi nel solco della continuità, quantomeno di colore politico, e per altri versi in rottura totale, di sicuro nello stile e nell’approccio al ruolo ricoperto. Molti degli interventi edilizi realizzati dalla cordata di imprenditori negli anni successivi alla fotografia hanno le radici nelle pianificazioni urbanistiche e nella progettazione degli anni precedenti. Poi è piombata la crisi economica su tutto il globo e il motore che viaggiava a tutto gas ha cominciato a ingolfarsi.
Quello che colpisce fermandosi a riflettere di fronte alla scena è che in un certo senso rappresenta plasticamente una certa immobilità per Ravenna. Qualcuno vorrà chiamarla continuità, certo. E non saremo noi a smentirlo. Noi ci limitiamo a prendere atto che le redini di una fetta dell’economia locale sono nelle mani di un ristretto gruppo di amici, cementati da amicizie e in alcuni casi anche passioni sportive.