Attesa la piena. Bassa Romagna in ginocchio. Richieste di calamità naturale. Consorzio Bonifica: «5-6mila ettari allagati»
STRADE RIAPERTE Migliora temporaneamente la situazione dello scolo Lama: sono state riaperte alla circolazione stradale via Romea sud e via Trieste che erano state parzialmente chiuse in mattinata.
PARCHI VIETATI Si segnalano numerosi allagamenti nei parchi, che possono mettere a rischio, insieme con il vento forte, la stabilità degli alberi. Per questo le autorità raccomandano di evitare di frequentare le aree verdi e di non transitare sotto gli alberi almeno per i prossimi cinque giorni.
SCUOLE CHIUSE Come già annunciato domani è sospesa l’attività didattica in tutte le strutture scolastiche dai nidi alle superiori a Ravenna.
BASSA ROMAGNA Allagamenti interessano tutta l’area tra il Sillaro e il Lamone a valle della San Vitale e alcune delle zone a monte della San Vitale, per esempio nelle campagne di Massa Lombarda, Mordano, Zagonara, Lugo e Pieve Cesato. I centri abitati più interessati da allagamenti sono Lugo, Bagnacavallo, Massa Lombarda, Rossettao. Le criticità maggiori si riscontrano lungo l’intera asta del Canale di Bonifica in Destra Reno, nei bacini degli impianti idrovori di Mandriole e Casal Borsetti, lungo i collettori Zaniolo, Arginello, Canal Vela, Fosso Vecchio e affluenti. È completamente riempita la cassa di espansione Brignani nella zona sud-ovest di Lugo. Ci sono inoltre allagamenti nella zona di Madonna delle Stuoie, sempre a Lugo, e si è riempita la cassa di espansione di Alfonsine.
CONSORZIO BONIFICA Un primo bilancio della situazione viene stilato da Vincenzo Bosi, direttore del Consorzio di Bonifica della Romagna: «Ci siamo trovati di fronte ad un evento ancora una volta diverso da quelli registrati negli ultimi due-tre anni, evento climatico composto da tre fattori eccezionali, alta marea, vento forte da est e pioggia abbondante di tipo ciclonico. Una situazione mai vista che ha mandato in crisi tutto il sistema degli scoli, dal via Cupa – che scende da Faenza passa per Russi e sfocia nella Piallassa e che è esondato sui canali che lo affiancano, al Fossoghiaia che ha rotto le arginature e invaso i campi. Giornataccia anche per tutta la rete di canali fronte costa, inginocchiatisi di fronte alla mareggiata». Il Consorzio stima che le aree agricole allegate nel ravennate siano pari a 5-6mila ettari: «Non si tratta di allagamenti consistenti – conclude Bosi – l’acqua dovrebbe rientrare tutta, ma ovviamente siamo legati all’evolversi della situazione a mare e al fenomeno della subsidenza».