Raccolta sangue: dall’Ausl ogni anno 1,3 milioni di contributi alle associazioni

In provincia due realtà convenzionate: Avis e Advs con 18mila associati. Il tariffario: per una sacca di plasma fino a 68 euro

Sono due le associazioni legalmente riconosciute presenti in provincia di Ravenna nell’ambito della donazione sangue. Si tratta di Advs (associazione donatori volontari sangue) che ha sede in viale Randi all’interno dell’ospedale e Avis (associazione volontari italiani sangue) che ha sede in via Gulli e conta anche diversi punti raccolta in altri comuni. A livello regionale Avis ha 335 sezioni mentre Advs è presente in quattro città (Ferrara, Bologna e Parma le altre). In totale i ravennati associati tra Advs e Avis sono circa 18mila. Altre due associazioni sono riconosciute a livello nazionale ma non sono presenti su questo territorio: Cri e Fratres e contano solamente poche decine di donatori ognuna in regione.

Tutte le associazioni riconosciute dal sistena sanitario nazionale, e accreditate dal sistema trasfusionale, operano sul territorio di riferimento tramite una convenzione definita dalla Conferenza Stato-Regioni, adottata da tutte le Regioni e a cascata da tutte le Ausl. Al 31 dicembre scorso è scaduta l’ultima convenzione: è stata prorogata di altri dodici mesi in attesa di sottoscriverne una nuova nazionale cui tutti dovranno adeguarsi. La nuova convenzione che sarà stipulata dall’Ausl Romagna con Avis di Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena e Advs di Ravenna dovrà essere fatta sulla base della convenzione tipo in fase di emanazione.

Le leggi che in questi anni si sono succedute hanno sempre riconosciuto il ruolo delle associazioni o federazioni dei donatori per il raggiungimento dell’autosufficienza nazionale. La scelta di agire attraverso l’accreditamento di realtà esterne è dettato dalla capillarità che l’associazionismo riesce a garantire, altrimenti difficile per il pubblico. Al sistema trasfusionale spetta comunque il coordinamento. Advs e Avis svolgono attività di promozione e sensibilizzazione. Inoltre Avis si occupa anche dei servizi di chiamata e raccolta (con il proprio personale) mentre Advs solo di chiamata (per la raccolta si appoggia al personale sanitario Ausl). La raccolta fatta dalle associazioni è di poco superiore alla metà del totale raccolto in provincia (24mila sacche).

Per le loro attività la convenzione stabilisce anche i rimborsi minimi alle associazioni. In caso ci si occupi solo della chiamata viene corrisposto un contributo di 19,49 euro per ogni donazione di sangue e 23,71 euro per ogni di plasma. Si sale rispettivamente a 57,18 euro e 67,88 euro se ci si occupa anche della raccolta (nel caso ravennate questo accade solo con Avis). Annualmente perciò l’Ausl corrisponde circa 1,3 milioni di euro (450mila all’Advs, 850mila all’Avis) che servono alle spese del personale e delle attrezzature.

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