11mila donatori e 20mila donazioni Nel 2014 raccolta sangue in calo

Diminuzione tra il 7 e l’8 percento secondo le statistiche Avis Continuano le iniziative di informazione e sensibilizzazione

Nel 2014 le donazioni di sangue raccolte in provincia di Ravenna dall’Avis (associazione volontari italiani sangue) sono state 19.386 (14mila di sangue, il rimanente di plasma) in calo dell’8 percento rispetto al 2013. Alla raccolta hanno contribuito 10.970 donatori (di cui 603 alla prima donazione) in calo del 7 percento rispetto all’anno precedente. Sono le due statistiche principali che descrivono il panorama della raccolta sangue dal punto di vista Avis, la più grande delle associazioni convenzionate (11 punti di raccolta in provincia, 23 sezioni locali, sul territorio dal 1960): con la sua attività in provincia di Ravenna contribuisce per oltre il 40 percento del fabbisogno di sangue dell’area vasta Romagna.

Il donatore medio in provincia è uomo (il rapporto uomo/donna è di 2,2, ossia gli uomini sono più del doppio delle donne) e di età tra i 46 ed i 55 anni (a seguire, l’altra fascia di età dei donatori è quella tra i 36 ed i 45). Rispetto allo scorso anno, ci sono stati 603 nuovi donatori, per lo più nella fascia di età tra i 18 ed i 25 anni (per circa il 38 percento dei nuovi donatori), e in quella 26-35 anni (25 percento).

Andando nel dettaglio dei dati statistici annuali, emerge che ad Alfonsine si è registrato l’aumento più sensibile dei donatori, mentre le donazioni nel complesso sono risultate in aumento a San Pietro in Vincoli, Massa Lombarda e da Solarolo; hanno invertito la tendenza anche Bagnacavallo, Casola Valsenio e Conselice. Zoccolo duro, in termini assoluti, per la raccolta sangue provinciale si attestano, dopo Ravenna, Faenza, Lugo e Cervia; a conferma di questo, Faenza è stata la sezione a registrare il maggior numero di nuovi donatori, pari a 177. È di Riolo Terme la più alta percentuale di donatori uomini (76,8 percento), mentre a Faenza c’è quella delle donne (37 percento). In generale, in provincia, le donne che donano di più sono quelle tra i 36 ed i 55 anni (50 percento delle donatrici), mentre gli uomini più generosi (31 percento dei donatori) hanno tra i 46 ed i 55 anni. I donatori del Gruppo 0 sono quasi la metà del totale (47 percento), seguiti da quelli del gruppo A (39 percento), B (11) e AB (3).

Nonostante l’invecchiamento progressivo della popolazione (con conseguente uscita di donatori dalla fascia di donazione), l’aumento del numero dei donatori sospesi (temporaneamente, ossia in media per un periodo tra i 3 ed i 9 mesi), oltre appunto alla chiusura di alcuni punti di raccolta, non vi sono stati scostamenti che hanno messo in pericolo la disponibilità di sangue nel territorio. In provincia il fabbisogno è pari circa a 27mila unità, e il raccolto viene destinato prevalentemente all’ospedale di Ravenna, a seguire a quelli di Faenza e Lugo ed a strutture sanitarie private. È l’area chirurgica ad avere le maggiori necessità trasfusionali di sangue, seguita da quella medica e da quella dell’emergenza-urgenza. All’interno di queste aree, il dipartimento medico-internistico (medicina e geriatria in primis), con quello di patologia clinica e medicina trasfusionale e quello dell’emergenza-urgenza (a partire dai Pronto Soccorso di Ravenna e di Lugo e poi Rianimazione dell’Ospedale di Ravenna) sono quelli che beneficiano della maggior parte del sangue raccolto. Mentre la destinazione principale del plasma raccolto è l’area di emergenza-urgenza (anestesia e rianimazione a Ravenna il principale beneficiario), seguita da quella chirurgica; le piastrine disponibili vengono utilizzate primariamente in Area medica e, secondariamente, in quella ambulatoriale/domiciliare.

Nel 2014 un quarto del totale delle donazioni sono state programmate. Questa modalità, per cui in funzione del fabbisogno settimanale, vengono chiamati alla donazione un determinato numero di volontari, corrispondenti a specifici gruppi sanguigni, in relazione al plasma ed al sangue intero da reperire ha contribuito a fare di Ravenna una delle province con il minor indice di eccedenza (e quindi di “spreco”) di sangue in Italia. A Ravenna, infatti, solo lo 0,48 percento del sangue raccolto non viene utilizzato per trasfusioni (nel 2013 era lo 0,7), ma è destinato all’industria per la produzione di emoderivati e di farmaci. Un comportamento assai virtuoso, se si considera che l’obiettivo regionale è dell’1,5 percento.

Per favorire la cultura del dono, Avis provinciale Ravenna nel 2014 ha portato avanti iniziative di sensibilizzazione ed ha promosso la conoscenza della donazione del sangue, dei vantaggi per la salute e dei bisogni del territorio. In particolare, la campagna di sensibilizzazione alla donazione del plasma realizzata tra luglio ed agosto 2014, ha permesso di raccogliere nei due mesi successivi un centinaio di nuovi donatori di plasma; o quella che nel giugno scorso ha incentivato la prenotazione della donazione, che in previsione dell’estate è riuscita a garantire continuità nella disponibilità di sangue proprio in quello che è il periodo di “maggiore sofferenza” per l’approvvigionamento. È in corso un processo di ringiovanimento del popolo dei donatori e buoni risultati stanno dando le iniziative mirate che Avis ha intrapreso nei loro confronti, prima fra tutti la campagna permanente nelle scuole della provincia, dove vengono incontrati gli studenti ed effettuate verifiche di idoneità alla donazione, con l’intento di avvicinare i giovanissimi alla donazione del sangue e del plasma. Nel 2014 sono stati una sessantina gli istituti coinvolti (scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado), per un totale di 250 classi e 5.000 studenti, in 150 giornate di presenza del personale medico ed infermieristico dell’Avis provinciale con l’autoemoteca dell’Associazione. Tra tutti gli studenti incontrati, naturalmente solo per i maggiorenni si sono aperte le porte dei centri di raccolta Avis e ben 258 sono stati gli aspiranti giovani donatori.

Nel 2015 si intensificherà ulteriormente l’impegno per accogliere nuovi donatori, sia giovani che stranieri. Per i primi sta proseguendo già con un nuovo calendario di incontri con gli studenti delle scuole della provincia, che potranno effettuare le prove di idoneità alla donazione, intraprendendo così il percorso per diventare donatori. Non solo, Avis Provinciale Ravenna, interverrà con i propri volontari per fare prevenzione alla salute e dare informazioni sulla donazione del sangue (e non solo), ad eventi e feste dedicati ai giovani, come Frogstock Festival, ritrovi e, grazie ad una nuova edizione della SummerCard (circuito promozionale che coinvolge una cinquantina tra stabilimenti balneari, locali, ristoranti e strutture di divertimento della riviera), riserverà sconti ai giovani donatori e si potrà avvalere di una fitta rete di partner in tutta la provincia, con cui organizzare iniziative congiunte, all’insegna della solidarietà e del benessere. A maggio sarà riproposta una nuova campagna di sensibilizzazione per la donazione del plasma, mentre la giornata internazionale del donatore di sangue (14 giugno) coinvolgerà l’intera provincia di Ravenna.

SABBIONI BILLB SYBY 18 03 – 07 04 24
SAFARI RAVENNA BILLB 14 03 – 03 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24