Tra danni agli arredamenti e preziosi rubati si arriva a un valore di 80-100mila euro: questa la prima stima ancora da definire nel dettaglio del colpo andato a segno verso le 3.40 del 24 agosto alla gioielleria Sì Anelli dentro il centro commerciale Esp di Ravenna. A fare i conti è il titolare Marcello Casadio: «Il negozio ha già riaperto in mattinata grazie al lavoro del personale che dalle 4 del mattino si è messo a ripulire vetri per rimettere in ordine gli spazi per il pubblico». Restano evidenti i segni del raid notturno in attesa della completa riparazione.
Le telecamere di videosorveglianza del punto vendita hanno filmato sei uomini in azione (non è escluso che altri siano rimasti all’esterno del centro commerciale): con i volti ben coperti sono entrati spaccando la porta a vetri dell’ingresso est, quello accanto alla libreria, e si sono diretti alla gioielleria dove hanno sollevato la serranda facendo leva con un piede di porco per poi spaccare i banconi di vetro a colpi di mazzate e alcune vetrinette a armadio portando via oro e orologi, tralasciando prodotti di minor valore, lasciando supporre che prima del blitz avessero compiuto sopralluoghi.
Non è questo l’unico dettaglio che mette in mostra lo spessore criminale della banda in azione, subito riconosciuto anche dagli inquirenti al lavoro (indagini affidate alla squadra mobile della polizia intervenuta sul posto per raccogliere elementi utili). Da alcuni anni all’Esp non è presente un servizio di vigilanza interno durante la notte: al momento dell’allarme intervengono le guardie giurate con l’ausilio di polizia o carabinieri. Sapendo che l’ingresso nel centro commerciale avrebbe fatto scattare gli allarmi, i malviventi si erano coperti le spalle posizionando alcuni pneumatici in fiamme sull’asfalto agli ingressi del parcheggio per bloccare l’accesso alle forze dell’ordine (è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per spegnere l’incendio).
«Siamo all’Esp dal 1983 ed è la prima volta che subiamo un furto – spiega Casadio –. Purtroppo da qualche tempo le gioiellerie nei centri commerciali sono nel mirino di queste bande. Dalla questura mi dicono che si tratta di persone ben organizzate, come si intuisce dai movimenti e da certi dettagli. Non ho ancora un preventivo dei danni all’arredamento ma credo che si tratterà di almeno 30mila euro. Il resto è il valore dei gioielli e ci tengo a sottolineare che i prodotti rubati non erano coperti da assicurazione».