La doppiatrice: «Il microfono è spietato Servono tanto mestiere e naturalità»

Voleva fare l’attrice a teatro poi il doppiaggio tra spot, reality e film è diventato il lavoro di una 32enne di Solarolo

Trentadue anni, residente a Solarolo, formatasi all’Accademia di teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna, Tamara Fagnocchi voleva fare l’attrice teatrale, ma in poco tempo il lavoro della doppiatrice è diventato una passione che ha preso tutto il suo tempo. «La recitazione teatrale è alla base di tutto quello che faccio non nel senso della tecnica, ma nel pensiero che mi guida, nel cercare di dare corpo alla voce». Ha messo la voce al servizio di spot, reality e anche di personaggi secondari sul grande schermo.

A lei abbiamo chiesto di raccontarci questa esperienza così singolare che le ha permesso di dar voce a giornaliste, infermiere: «Il doppiaggio di un personaggio è complicato: ti devi mettere nei suoi occhi soprattutto e nel suo respiro, sei un suo servente, non puoi improvvisare o creare liberamente. Devi immedesimarti proprio in lui e non nell’archetipo che rappresenta e che in teatro ti permette di fare una medea diversa dall’altra perchè diverse possono essere le attrici. Però quando succede che la tua voce è la sua voce è magico, anche perché a livello tecnico il microfono è spietato, e non ti perdona niente: devi avere un mestiere impressionante che riguarda la dizione, l’emissione, l’articolazione e la lettura veloce a cui va aggiunto tutto il lavoro dei sentimenti. Ma la base è una tecnica ineccepibile, condita però con una grande naturalezza o, come dico, naturalità. A volte i doppiatori possono essere bravi speaker pubblicitari e viceversa, a volte no».

NATURASI BILLB SEMI FAVE PISELLI 17 – 26 05 24
RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24