Il fenomeno dilaga anche a Ravenna, una testimonianza: «In sei mesi ho ospitato 50 persone da tutto il mondo. Le tasse? Non so ancora…»
Abbiamo chiesto a un ragazzo di Ravenna, che preferisce restare anonimo, di raccontarci la propria esperienza con Airbnb, dove ha messo a disposizione una camera del proprio appartamento nei mesi scorsi, con ottimi risultati, riuscendo ad arrotondare a fine mese e a divertirsi allo stesso tempo.
«Ho scoperto Airbnb grazie ad amici, inizialmente ero un po’ titubante. Poi un giorno di fine maggio 2015 ho deciso di addentrarmi nel sito. Semplicissimo, un gioco. Metto i miei dati, password, piccola descrizio- ne della casa, foto, prezzi, il tutto molto semplice e divertente».
Quando è arrivata la prima prenotazione?
«Il giorno dopo. E da lì non mi sono più fermato».
Quante persone hai ospitato?
«In sei mesi sono arrivati più di 50 ospiti da tutto il mondo».
Che tipo di persone sono?
«Una comunità che si muove all’interno del sito, affidabile, sicura. Persone sconosciute che diventano immediatamente tuoi complici e collaborano nella gestione della casa. Molti guest (gli ospiti, ndr) sono anche host (come vengono definiti i proprietari dell’appartamento sul sito, ndr) e quindi conoscono il funzionamento e ci tengono a rispettare le regole, per avere poi buone recensioni».
Ti aspettavi questo successo?
«No, non mi sarei mai aspettato tutta questa richiesta, sinceramente è stata una sorpresa. Anche questi mesi di ottobre e novembre sono stati comunque movimentati».
Hai rapporti con i gestori del sito?
«Il team Airbnb è super efficiente, risolve problemi in tempo reale con una semplice telefonata o una mail. Poi, un giorno mi ritrovo sul sito un badge vicino alla mia foto con la scritta “super host”, insomma, un attestato di affidabilità che porta maggiore visibilità e forse anche più guest. Senza alcuno sforzo mi sono ritrovato questo titolo perché avevo ospitato almeno 10 persone in tre mesi con recensioni a 5 stelle, risposte entro 24 ore e nessuna cancellazione. Ora però la sfida è mantenere lo status».
Quali sono i costi?
«Airbnb si tiene una piccola commissione sul prezzo che definisce l’host e la trattiene sia al guest che all’host, oltre a questa cifra necessaria per la gestione del sito e un minimo di assicurazione non ci sono spese aggiuntive».
Ma le transazioni sono in nero?
«Il sito invita a seguire la propria legislazione e a dichiarare le entrate, io sinceramente devo ancora capire come farlo, parlando con un commercialista, ho iniziato da poco e non ho ancora fatto la mia prima dichiarazione dei redditi di Aribnb ma conto di mettermi in regola».
E la tassa di soggiorno?
«Non la sto pagando, non c’è chiarezza, vedremo quando dovrò dichiarare i redditi».
Comunichi la presenza di ospiti a questura o istituzioni?
«No, gli ospiti sono registrati e recensiti sul sito e basta».
Come descriveresti questa esperienza?
«In definitiva un bell’impegno divertente e dinamico che mi ha portato a vedere la mia città e la mia casa con occhi diversi e nuovi».