Dopo le presunte irregolarità della cordata Zangaglia-Monaco salta anche l’assegnazione alla società bergamasca. Riapertura nel 2017?
Oggi, il giorno della vigilia di Natale, il Comune ufficializza anche l’esclusione della seconda (e ultima) società che aveva partecipato al bando. Esclusione già nell’aria da diverso tempo, dopo oltretutto le indiscrezioni pubblicate nei mesi scosi da Ravenna&Dintorni (vedi articoli correlati). A decadere in questo caso è stata la concessione all’impresa bergamasca Symposion srl. Le motivazioni – si legge nel comunicato del Comune – riguardano la mancata dichiarazione nei documenti per la partecipazione al bando di contenziosi in essere con altri enti pubblici in ordine alla gestione di strutture balneari e di esercizi pubblici in altre regioni (come avevamo rivelato invece nel nostro articolo). Inoltre, è emerso che la Symposion non avrebbe rispettato il pagamento di canoni concessori relativi ad altre aree demaniali marittime.
A tutt’oggi, essendo esaurita la graduatoria, «l’Amministrazione comunale sta mettendo a punto l’avvio di una nuova procedura per l’assegnazione dell’area demaniale ex Marina Bay di Marina di Ravenna». Un altro bando, quindi, che considerati i tempi tecnici e burocratici non permetterà di vedere riaprire il più grande stabilimento di Marina di Ravenna prima presumibilmente della stagione 2017. Quattro anni dopo la chiusura, a causa del fallimento e dei canoni non pagati della società di Reggio Emilia che lo gestiva ai tempi.