Lotta alla zanzara tigre Trattamenti in 70mila tombini

In corso il primo ciclo antilarvale eseguito da Azimut per il Comune L’ordinanza impone misure anche ai privati. Sanzioni fino a 516 euro

Azimut ha avviato, per conto del Comune, il primo degli otto cicli di trattamento antilarvale contro la zanzara tigre previsti nei circa settantamila tombini e caditoie pubblici presenti nel territorio comunale. È una delle iniziative previste nell’ordinanza in vigore fino al 31 ottobre, per il contenimento dello sviluppo della zanzara tigre, che impone ai soggetti privati – cittadini e imprese – di contribuire alla eliminazione di ogni microfocolaio possibile. I ristagni d’acqua non eliminabili vanno trattati con costanza, attraverso l’impiego dei prodotti antilarvali distribuiti gratuitamente nelle sedi comunali decentrate e in vendita nelle farmacie. Il mancato rispetto delle disposizioni prevede una sanzione amministrativa che può andare da 103 a 516 euro.

Il primo ciclo fatto da Azimut nei tombini è stato avviato il 18 aprile e si concluderà entro qualche giorno. Una volta terminato, Azimut pubblicherà sul proprio sito Internet (www.azimut-spa.it) un report con l’elenco completo dei pozzetti trattati, strada per strada, e il giorno nel quale è stato effettuato il trattamento. I passaggi successivi saranno effettuati ogni 24/26 giorni.

Gli interventi vengono effettuati da addetti dotati di pompe elettriche automatizzate. Grazie all’utilizzo di questi apparati, a cui è stata applicata una sofisticata tecnologia informatica/elettronica (geolocalizzatore Gps) si riesce a controllare la quantità del prodotto distribuito, la data e l’ora del passaggio e la zona dell’erogazione eseguita. Le aree pubbliche trattate da Azimut per conto del Comune corrispondono solo al 20-30 percento dei siti a rischio di infestazione. Il rimanente 70-80 percento delle zone a rischio è di proprietà privata.

Per quanto invece riguarda le zanzare appartenenti alle specie Culex Pipiens, Aedes Caspius e Detritus (cosiddette zanzare comuni) Azimut effettua interventi antilarvali nelle aree naturali, in base all’andamento climatico (dai primi di aprile sono già stati effettuati diversi interventi).

In sintesi bisogna: trattare regolarmente con prodotti larvicidi (in base alle indicazioni riportate in etichetta, da 7 giorni a 4 settimane a seconda del tipo di prodotto) i tombini e le zone di scolo e ristagno; eliminare i sottovasi e, ove non sia possibile, evitare il ristagno di acqua al loro interno; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese; tenere pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori delle larve di zanzara tigre. Non si deve: accumulare copertoni e altri contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante; lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiale e legna; lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l’apertura verso l’alto; lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni di acqua per più giorni; svuotare nei tombini i sottovasi o altri contenitori

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