Raccolta rifiuti a Ciclat per quattro mesi Un centinaio di posti di lavoro a rischio

Hera dovrà preparare un nuovo bando. L’affidamento temporaneo costerà circa mezzo milione di euro in più rispetto a Ambiente 2.0

Per quattro mesi a partire dal 25 maggio sarà il raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) guidato dalla cooperativa ravennate Ciclat Trasporti Ambiente a occuparsi della raccolta rifiuti e dello spazzamento per conto di Hera in provincia di Ravenna. Nella mattinata di oggi, 19 maggio, è arrivato l’accordo tra la multiutility e l’Rti con un affidamento a trattativa privata con procedura d’urgenza resasi necessaria dopo la risoluzione contrattuale consensuale con il consorzio Ambiente 2.0 per i disservizi emersi sin dal 16 aprile scorso quando era entrato in servizio dopo essersi aggiudicato il bando di gara superando proprio Ciclat e le altre coop (Astra di Faenza, Csr di Rimini, Formula Ambiente di Cesena) che avevano l’appalto precedentemente.

L’affidamento temporaneo è  una soluzione ponte per riportare la situazione a livelli soddisfacenti di qualità e dare tempo a Hera di allestire una nuova gara. Per il quadrimestre è stato stabilito un corrispettivo determinato che equivale all’incirca al ribasso del 7 percento proposto da Ciclat. Ambiente 2.0 si era aggiudicata la gara offrendo il 14 percento. La differenza tra i due è misurabile in circa 120mila euro al mese: in totale mezzo milione su quattro mesi.

Il passaggio di consegne apre una questione particolarmente spinosa sul fronte occupazionale. Nel cambio di fornitore nell’appalto non tutti i lavoratori di Ciclat avevano scelto di passare alle dipendenze di Ambiente 2.0 potendo contare su altre mansioni proposte dalle cooperative romagnole e costringendo di fatto i nuovi fornitori a fare un centinaio di circa di assunzioni. Ora che Ciclat riprende in mano il servizio non ha bisogno di arruolare il centinaio di neoassunti da Ambiente 2.0. E trattandosi di una procedura d’urgenza il codice di appalti non impone l’obbligo di riassunzione (obbligo che comunque riguarderebbe solo i lavoratori operativi sul cantiere da almeno 240 giorni).

I dipendenti di Aimeri, Pianeta Ambiente e Orso Blu (le realtà che compongono Ambiente 2.0) ieri 18 maggio si sono riuniti in assemblea aperta in piazza del Popolo a Ravenna. Chiedono alla direzione Hera di garantire tutti gli attuali dipendenti nel passaggio al nuovo gestore, ai sindaci dei comuni della provincia di Ravenna (responsabili della sicurezza dei cittadini nonché azionisti di Hera) e al Prefetto di farsi garanti del percorso in atto. «Nello specifico – si legge in una nota inviata dai sindacati – chiediamo la piena occupazione di tutte le lavoratrici e lavoratori oggi assunti in Aimeri, Pianeta Ambiente e Orso Blu; il mantenimento integrale ed inderogabile del contratto oggi in essere ed il suo pieno riconoscimento con il nuovo gestore come previsto dal protocollo regionale relativo alle procedure di affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani; la garanzia da parte di Hera, anticipatamente alla liquidazione delle spettanze del consorzio Ambiente 2.0, di verificare il regolare e corretto pagamento di tutto quanto maturato nel rapporto di lavoro con Aimeri, Pianeta Ambiente e Orso Blu».

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