Entusiasmo e interminabili ovazioni per il primo concerto di Muti al Festival

In 3.500 al Pala De André

Entusiasmo e grandi classici; l’Incompiuta di Schubert, l’Ouverture Coriolano e la Quinta di Beethoven, sabato sera a Ravenna nel primo dei tre concerti (gli unici in Italia nel 2016) di Riccardo Muti al Festival.

Capolavori – scrive in un’agenzia che citiamo testualmente l’Ansa – che gli oltre 3.500 del Pala de André hanno applaudito alla fine di ogni tempo e con interminabili ovazioni alla conclusione della Sinfonia di Beethoven. Straordinaria la performance dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, che la direzione di Muti ha esaltato nell’insieme e nel virtuosismo.

Della lettura di Muti ha colpito la cura dei particolari strumentali nel grande flusso tematico di queste sinfonie e la profonda sintonia con la sua creatura, la Cherubini. L’Ouverture Coriolano ha richiamato alla memoria l’unica altra sua esecuzione nella storia del Festival, nel concerto di Carlos Kleiber del ’97, e se l’Incompiuta di Schubert ha riservato emozioni più profonde, la Quinta di Beethoven ha scatenato uno choc emotivo. Come nelle sale da concerto accade solo nei grandi eventi. (Ansa.it)

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